F1, Singapore 2009: oltre i fantasmi, l’entusiasmo di Raikkonen

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Foto scelta apposta: la faccia pulita di Kimi Raikkonen, sperando che porti bene all’intero contesto. Caso Briatore a parte (ma quanto poco se ne riesca  a prescindere in questo momento, è evidente) il circuito della Formula 1 è proiettato al prossimo appuntamento motoristico, quello – guarda caso – di Singapore.

Si torna sul luogo incriminato ma stavolta, tra i fantasmi della safety car e di Nelson Piquet jr., della Renault e di ordini di scuderia, occorrerà fare in modo che la pista asiatica venga ricordata per attimi di gloria, anzichè per scandali da prima pagina.

Per la Ferrari, per esempio, si prospetta l’occasione di riprendere il cammino laddove lo si era lasciato a Monza: il terzo posto di Kimi Raikkonen e il quattordicesimo di Giancarlo Fisichella.

Il finlandese riparte dalla quinta posizione della classifica piloti, dove viaggia ad un distacco evidente dal leader Jenson Button (80 punti per l’inglese, la metà quelli di Raikkonen) ma ha le carte in regola per risalire la china. Non fino ad agguantare il campione provvisorio, certo, ma al punto da scalare più di una posizione. L’umore non può che essere buono, le aspettative non mancano affatto.

“Sono contento di andare a Singapore. Il luogo lo apprezzo: è una città molto bella, mi piace il cibo e non mi dà fastidio l’orario serale della corsa. E poi è un altro circuito cittadino (leggi lento, ndr) e quest’anno più il tracciato mancava di velocità e più siamo andati bene, vedi le gare di Valencia e Monaco: non c’è motivo perché non sia così anche a Singapore”.

Dalle pagine del suo blog, il biondo alla guida di una delle due monoposto Rosse, si lascia andare a più di una considerazione:

“Ho un conto in sospeso con questa gara. L’anno scorso sono finito contro il muro nelle ultime fasi della corsa quando stavo lottando per il quarto posto: ancora mi infastidisce. La prima gara in notturna ha suscitato l’entusiasmo di tutti. L’intero tracciato era illuminato alla perfezione: non c’era alcuna differenza con la luce naturale. Come in tutte le piste di questo tipo, i sorpassi sono quasi impossibili. Il Kers sarà un vantaggio. Dovremo cercare di ottenere il massimo dal pacchetto a disposizione e trovare il miglior bilanciamento: se faremo tutto alla perfezione allora potremo aspirare a lottare per il podio, il nostro obiettivo primario. Ci siamo saliti cinque volte di seguito nelle ultime cinque gare e io ho fatto gli stessi punti dei migliori dal Nurburgring in avanti: speriamo di continuare così fino alla fine del campionato. Più che alla classifica piloti, penso a quella costruttori: faremo di tutto per conservare il terzo posto”.

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