Max Mosley, personaggio davvero controverso negli ultimi periodi per le sue uscite in ambito professionale e – ancor di più – per quelle extralavorative (lo ricordiamo paparazzato in abiti estremamente succinti e discutibili assieme ad accompagnatrici da Mille e una notte) lascerà la presidenza della Fia.
E, visto l’ostracismo delle maggiori scuderie, il passaggio è sembrato piuttosto inevitabile. Al suo posto, ecco la bagarre dei successori: tra i nomi caldi – il suo venne addirittura avanzato da Mosley stesso che lo ha indicato quale erede naturale – l’ex ferrarista Jean Todt.
Il francese dovrà vedersela il prossimo ottobre con l’altro candidato: l’ex rallysta finlandese Ari Vatanen. E’ lo stesso Todt a rompere il ghiaccio e sostenere la propria candidatura:
“Sarei un presidente neutrale. E’ fondamentale agire come il guardiano dell’indipendenza della federazione. All’inizio qualcuno affermava che io fossi la prima scelta della Ferrari per la presidenza. Poi, si diceva che la Ferrari non mi volesse. La scuderia ha risposto dicendo che era neutrale. Sono pienamente d’accordo: dovrebbero essere neutrali come lo sarò io nei confronti di tutti i team, se sarò eletto”.