Il Gran Premio di Singapore si svolge in notturna, sotto i bagliori dei riflettori, nel rispetto di orari e tradizioni che scandiscono le preparazioni nei match europei (si corre infatti alle 14 italiane) ma trovandosi a distanza di migliaia di chilometri di distanza dall’Europa. Il fascino di questa gara, che sballotta gli orari dei piloti, è però altissimo.
Per la Ferrari di Fernando Alonso, quella di Singapore, è una prova decisiva. Se infatti il distacco di 53 punti che al momento divide Alonso da Sebastian Vettel non dovesse essere diminuito, si comincerà a pensare più al 2014, concentrandosi sulla conquista del secondo posto nel Mondiale costruttori. Con sei gare ancora da disputare solo un miracolo potrebbe ancora consentire allo spagnolo di recuperare. Ma questo è un discorso che sarà affrontato domenica sera.
Alonso sa che è giunto il momento dello sprint finale, errori non ne sono concessi, se poi la Red Bull sarà superiore, allora si dovranno alzare entrambe le mani.
Lo spagnolo ha le idee chiare:
Il calendario sta entrando in una fase piuttosto stressante. Ci saranno 7 trasferte extra-europee. Ho usato il periodo di vacanza nel mese di agosto per preparami fisicamente al meglio in vista del finale di campionato, una fase che alle difficoltà ordinarie aggiungerà continui cambiamenti di fuso.
Una pista gradita
Alonso si è preparato al simulatore e spera che la sua tradizione positiva sul tracciato cittadino di Marina Bay possa portargli fortuna: “Questa è una gara molto impegnativa sia dal punto di vista fisico che mentale – conferma l’iridato – lo svolgimento notturno comporta il cambiamento di tutti gli orari del weekend a cui siamo abituati. La corsa è impegnativa, non c’è margine di errore, ma è una pista che mi piace sulla quale ho ottenuto buoni risultati, quattro podi nelle cinque gare finora disputate. Anche quest’anno affronto questo appuntamento con la consapevolezza di poter ottenere buoni riscontri e con la fiducia che ci sia tutto quello che occorre per far bene”.