F1, la FIA studia i parabrezza per le monoposto del futuro

Andy Mellor, consulente tecnico della FIA,è stato incaricato per testare presso l’aeroporto di Suffolk in Inghilterra un nuovo sistema di protezione atto a garantire la sicurezza dei piloti sulla zona del casco.

FIA Institute Roll-Hoop Test from FIA Institute on Vimeo.

L’allarme lanciato dai precedenti eventi come quello di Felipe Massa nel 2009 durante le qualifiche del GP d’Ungheria e la morte del giovane Henry Surteers, colpito da una ruota in Formula 2, hanno costretto alla FIA ad intraprendere le prime ricerche che rivoluzioneranno l’estetica delle future macchine da corsa.


fia parabrezza f1
FASE SPERIMENTALE – Durante l’evento è stato montato un cannone alimentato ad azoto in grado di lanciare alla velocità di 225 Km\h uno pneumatico da corsa di 20 kg. In totale sono stati effettuati 3 tipi di test. Il primo esperimento, con esito negativo, è stato realizzato con un parabrezza di policarbonato. Successivamente è stata studiata una tettoia con materiali aerospaziali che è riuscita a deviare la gomma, ma al termine della giornata l’esito migliore è stato raggiunto con il terzo test che ha visto l’impiego di una struttura trapezoidale in titanio prodotta e realizzata dal team Lotus, il rool-hoop, il quale per la sua caratteristiche è in grado di essere montato nella parte anteriore delle monoposto.
Andy Mellor ha così spiegato i risultati conseguiti:

Il roll-hoop ha fatto un ottimo lavoro. E’ stato in grado di mantenere una ruota distante dalla testa del conducente. Abbiamo testato sparando la ruota sia dal centro della vettura che anche da un angolo

Il successo dell’esperimento ha ottenuto anche degli inaspettati risultati, infatti la gomma oltre ad essere deviata è stata sgonfiata, evitando così il classico effetto mina vagante che nel 2000 provocò la morte durante il Gran Premio d’Italia di un commissario di gara.
red bull f1 prototipo
FORMULA FUTURO – Questa iniziativa è al momento alle fasi primordiali. Tutto ciò che la FIA sperimenta deve passare sotto il rispettivo gruppo di lavoro della Formula 1, unico e vero banco di prova per tali soluzioni ed innovazioni. Questo però rappresenta l’inizio di quello che probabilmente sarà il futuro delle auto da corse, anche se sono presenti degli effetti collaterali, come la perdita di visibilità da parte del conducente e forse, ma meno importante, l’estetica delle monoposto stesse.

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