“Attenzione a giudicare i nuovi arrivati in Formula 1”. A lanciare il monito è il proprietario della Red Bull Racing, Christian Horner, secondo il quale avere un giudizio preventivo sui team che si affacciano per la prima volta nel Circus sarebbe un grave errore, avvisando le scuderie che sarebbe meglio attendere prima di valutare gli avversari. Dopo la perdita di quattro produttori che hanno deciso, vista la crisi mondiale, di uscire dalla F.1 – ossia Honda, Bmw e Toyota tra i costruttori, oltre alla Bridgestone per la fornitura degli pneumatici – anche la Renault ha recentemente ridotto la partecipazione al mondiale. Sin dalla metà della scorsa stagione, per far fronte all’emorragia, la Formula 1 ha deciso di aprire le porte a nuovi investitori, soprattutto per volere dell’ex presidente della Fia e di Bernie Ecclestone, ritrovandosi con ben cinque nuovi team, come l’USF1, la Campos Meta 1, la Virgin Racing, la Lotus e la Sauber (ma è solo un ritorno dopo l’addio della Bmw) che stanno ultimando i lavori per presentarsi in griglia nel Gran Premio d’apertura in Bahrain (14 marzo). Significa quindi che dalla prossima stagione in gara ci saranno solo due scuderie che sono anche produttori: Ferrari e Mercedes Gp che ha rilevato il team campione mondiale della Brawn Gp.
“Nel 2008 c’erano sei produttori, adesso ce ne sono solo tre (c’è anche la Renault, nonostante il disimpegno, ndr), ma questo non significa che le grandi squadre non ci siano più” afferma Horner citando, tra le grandi anche la sua Red Bull. “È importante che nel campionato ci siano produttori e indipendenti, d’altra parte è già successo nella F.1, non è nulla di strano”. Ma attenzione a considerare il mondiale 2010, una gara tra i team più esperti. “Non dobbiamo giudicare i nuovi arrivati – prosegue il boss della Red Bull –perché stanno tutti lavorando molto duramente e quindi non possiamo abbassare la guardia”. Sul futuro della F.1, Horner non ha dubbi: “La F.1 è in buona forma e i costi sono sempre più contenuti e questo ha permesso anche agli indipendenti di accedere al mondiale. Lo scorso anno, ad esempio, la Red Bull è stata in grado di ottenere ottime prestazioni pur non eccedendo con le spese”.