Rubens Barrichello è stato autore di una bellissima gara oggi sul tracciato dell’Albert Park, nell’appuntamento di apertura della stagione 2008, ma la soddisfazione del sesto posto è stata presto cancellata dalla delusione per essere stato estromesso dalla zona punti a causa di un irregolarità in pitlane.
Il primo GP dell’anno si è rivelato una gara a eliminazione, nella quale solo sette piloti sono giunti al traguardo, con Jenson purtroppo compreso nell’elenco dei ritirati vittime della sfortuna. Button ha effettuato un’ottima partenza, infilando subito Fernando Alonso, ma nella mischia alla prima curva è stato urtato da Sebastian Vettel, con conseguente rottura della sospensione posteriore sinistra e ruota di traverso, e lì è finita la sua gara.
“Sono scattato bene, superando Alonso e affiancando Vettel” ha affermato Jenson. “Purtroppo, c’è stato quel contatto, come capita in gara, che ha danneggiato la mia monoposto mentre in tre o quattro macchine molto vicine stavamo approssimandoci alla prima curva, stretta e veloce. Ho toccato la fiancata della macchina di Vettel, la quale per un attimo è sembrata andare in testa coda, poi lui ha sterzato colpendo la mia ruota posteriore mentre stavo passando. Ho pensato di riuscire a raggiungere i box per un’eventuale riparazione, ma poi ho realizzato di non potere proseguire a causa della rottura del braccetto posteriore sinistro“.
Poco dopo, il team ha chiamato Rubens per il secondo dei due pitstop previsti, ma negli stessi momenti Timo Glock ha avuto un incidente che ha causato l’ingresso in pista della safety car. Il muretto Honda non aveva alternative. Il brasiliano rischiava di restare senza carburante e quindi il team non ha rimandato la sosta, pur sapendo che in regime di safety car la corsia box viene chiusa e che quindi il suo pilota sarebbe incorso in uno stop and go di 10 secondi.
Durante il pitstop, il lecca-lecca è stato sollevato in leggerissimo anticipo mentre un meccanico stava estraendo il dispositivo di rifornimento dal bocchettone. Rubens è quindi ripartito, uscendo dai box con il semaforo rosso e commettendo così un’infrazione.
Una serie di circostanze davvero negative per un Rubens che per il resto si è distinto con una gara molto determinata. Il brasiliano è infatti partito bene, riuscendo a tenere a bada Kimi Raikkonen per 19 giri e questo è uno degli aspetti positivi che confortano il team dopo questo week-end.
“Nonostante il risultato finale della gara sia deludente”, ha commentato Rubens, “sono molto soddisfatto della mia prestazione e che siamo riusciti a sfruttare la macchina al massimo. È stata una gara davvero strana nella quale, dopo il primo pitstop, ho inoltre perso il controllo degli ammortizzatori anteriori, con conseguenti maggiori difficoltà fino all’arrivo. È durissima giungere al traguardo in quelle condizioni”.
“Le conclusioni che si traggono da questo week-end sono che la macchina dispone di un grosso potenziale e che i ragazzi presso il nostro stabilimento hanno svolto un lavoro di sviluppo fantastico nelle ultime settimane. Avere completato interamente la distanza di gara ci ha inoltre consentito di approfondire ulteriormente la conoscenza della nostra monoposto. Ora, pensiamo alla Malaysia e a come ottimizzare le prestazioni della macchina per quel tracciato”.
Ross Brawn, Team Principal alla prima gara con l’Honda Racing F1 Team, parte da Melbourne con vari riscontri positivi, non ultimo la conferma del grande potenziale della RA108. Il tecnico inglese ha affermato: “Nelle qualifiche, abbiamo visto che il passo ci posizionava a metà classifica e la gara di oggi ha confermato che disponiamo del potenziale per lottare per i punti, che è il nostro obiettivo. Il pacchetto aerodinamico preparato per la gara di Melbourne ha dato buoni risultati, ma occorre migliorare ancora per risalire di qualche posizione in griglia e accedere con regolarità al 3° turno delle qualifiche”.
Il team, dopo le fortune alterne di ieri, ha una sola settimana per preparare la prossima gara in calendario, il Gran premio di Malaysia del 23 marzo, nel quale punterà a portare entrambe le macchine al traguardo.