Anche la Formula Uno rientra nel calderone della politica. Le elezioni francesi sono talmente sul filo di lana che si tenta di racimolare i voti praticamente di chiunque, sia di chi ama lo sport, ed in particolare l’automobilismo, sia chi invece lo osteggia.
E così, a pochi giorni dal secondo turno delle presidenziali che vedrà scontrarsi il presidente uscente Sarkozy e lo sfidante Hollande, si discute sul ritorno del Gran Premio di Francia che manca da quattro anni. Sarkozy lo vuole, Hollande no.
In questo modo chi è indeciso, ma è appassionato di Formula Uno, sarebbe spinto ad andare a votare a destra; viceversa chi per qualsiasi motivo non è contento di motori rombanti nella propria città voterebbe a sinistra. Di mezzo c’è sempre lui, Bernie Ecclestone, che ha dichiarato di aver già trovato l’accordo per il ritorno del GP di Francia nel 2013 con l’attuale Governo, ma che sa che se non dovesse essere riconfermato Sarkozy, tutto sfumerebbe. Per questo le carte sono pronte ma non sono state ancora firmate.
MAGNY-COURS O RICARD? – Ad ogni modo, anche se dovesse vincere lo sfidante, non tutto sarebbe perduto. Il tracciato scelto dal Premier Fillion era il Paul Ricard, in Borgogna. Ma una parte del partito socialista non si è completamente opposta al far correre il Gran Premio in Francia, ma solo alla scelta del tracciato. Se anziché il Paul Ricard si tornasse al vecchio Magny-Cours, non tutti si opporrebbero, e spinto dalle richieste del popolo (e dai soldi che arrivano nelle casse statali dal giocattolo automobilistico) può darsi che alla fine anche Hollande ceda alla Formula Uno. Resterebbe da vedere se Magny-Cours sia in condizione di essere agibile sin dal 2013, o bisognerà attendere di più, ma certamente dopo le elezioni sapremo con certezza se torneranno i Gran Premi anche in Francia.
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