F1, GP Ungheria: all’Hungaroring Pirelli super soft

La Formula 1 in Ungheria: domenica il circus si sposta nello lo stretto e tortuoso circuito dell’Hungaroring dove toccherà con ogni probabilità fare i conti con il caldo e le temperature elevate. In tal senso, la Pirelli è pronta ad affrontare il clima bollente attraverso l’utilizzo di pneumatici soft e supersoft, in controtendenza rispetto alle temperature fredde dei Gp di Silverstone e Nurburgring.

A preparare team e spettatori rispetto allo scenario differente, è Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, che, forte dell’esperienza regressa, anticipa qualche scenario:

“L’Ungheria non potrebbe essere più diversa rispetto alle gare che abbiamo visto di recente, come abbiamo avuto modo di constatare quando, lo scorso anno, siamo andati all’Hungaroring per la nostra prima stagione di GP3 Series. Dato che gli pneumatici per la GP3 sono completamente diversi da quelli di Formula Uno, non abbiamo tratto indicazioni specifiche, a parte farci un’idea di ciò che dobbiamo aspettarci: temperature elevate e superficie scivolosa”.

L’obiettivo imprescindibile cui sono chiamati scuderie e piloti è quello di riuscire a controllare il degrado delle gomme, un pericolo evidentemente notevole e condizione tale da determinare – lei sola – vincitori e vinti.

“Abbiamo già usato – rassicura Hembery – i P Zero Yellow soft in queste condizioni e hanno dimostrato di avere una buona performance. Le mescole supersoft quasi sicuramente garantiranno giri veloci in qualifica ma, ovviamente, non hanno la stessa resistenza al degrado”.

Oltre alle temperature, il dettaglio che rischia di essere decisivo sul circuito di Ungheria è quello della superficie sporca che si gomma progressivamente nel corso del weekend: le curve strette rendono il circuito adatto agli pneumatici più morbidi. La temperatura prevista per la gara è di 26-27 gradi centigradi:

“Il modo in cui i team si destreggeranno tra i parametri di velocità e durata – continua Hembery – sarà per l’ennesima volta cruciale per le diverse strategie», sottolinea Hembery. Al pari di Montecarlo, l’Hungaroring è noto per essere un circuito su cui è difficile superare, perciò i team avranno la possibilità di guadagnare posizioni solo sfruttando in modo intelligente la strategia degli pneumatici”.

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