Dopo la lunga sosta dovuta al trasferimento della Formula Uno dall’Asia all’Europa, ecco che ricomincia a salire la “febbre” delle gare che contano.
Messi alle spalle i test del Mugello, sono tutti più o meno ottimisti per il proseguio del campionato. Detto già della Ferrari che dovrebbe quasi “rifondarsi” sul circuito spagnolo, sono molto fiduciosi anche gli altri piloti, primo dei quali proprio Hamilton che, da quando Vettel ha cominciato a mostrare segni di cedimento, è diventato il favorito per la vittoria finale.
La nostra performance a Barcellona durante i test invernali sembra promettente, ma la stagione è ancora molto difficile da interpretare e non si può prevedere chi sarà il favorito nel prossimo finesettimana. L’anno scorso ho spinto Sebastian per tutta la gara fino al traguardo ma credo che quest’anno abbiamo una macchina relativamente più forte. Spero in una buona performance nelle qualifiche, in modo da avere una gara più semplice
ha dichiarato il pilota McLaren che ha paura della difficoltà nei sorpassi sul circuito catalano. Un problema che costringerà i team più importanti a spingere al massimo sin dalle qualifiche, senza troppe strategie. Ma tra i fiduciosi c’è anche una delle sorprese di quest’anno, Kimi Raikkonen, tornato dopo due anni di latitanza, ma che con la Lotus si sta dimostrando la Cenerentola del campionato. L’ex ferrarista finora non è mai riuscito a vincere, ma si dice soddisfatto della macchina ed è fiducioso che d’ora in avanti i podi dovrebbero essere più alla portata. Se non è arrivato finora non è colpa della macchina ma solo di qualche piccolo errore.
Qualche parola sui test del Mugello invece l’ha spesa Kamui Kobayashi, uno dei più positivi sulla pista italiana:
Gli aggiornamenti che abbiamo provato sulla macchina al Mugello sono decisamente un bel passo avanti per noi. Ho l’idea che potremo tornare a fare una bella gara, anche se il circuito spagnolo è un po’ particolare e quindi non si può mai dire. Ma lo sviluppo è stato buono, per cui ho un buon feeling per le prossime gare. Una nuova ala anteriore, differenti forme di carrozzeria, un diverso diffusore e una differente uscita degli scarichi, con risultati incoraggianti. Ovviamente vedremo solo alla prossima gara se con questo importante sviluppo abbiamo davvero recuperato qualcosa rispetto ai miglioramenti avuti anche dagli altri team e saremo dunque in grado di confermare i risultati del Mugello.
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