La grande sorpresa, mista a rammarico per tutti gli appassionati di Formula 1, è stata la rottura tra Fia e Fota – di cui abbiamo relazionato – che porterà inevitabilmente a conseguenze drastiche. Uno dei chiamati in causa, nonchè tra i principali artefici del braccio di ferro è proprio il presidente della Fia, Max Mosley, il quale attraverso un’intervista rilasciata agli inglesi della Bbc, è stato ancora una volta perentorio:
“Non ho alcuna intenzione di dimettermi, questo sia chiaro a chi lo auspica per trovare una soluzione. Se io lasciassi, non ci sarebbe comunque pace e nulla cambierebbe rispetto alla situazione che si è venuta a creare. I team vogliono il potere da gestire in autonomia e in tal senso chiedono la mia testa così come chiederebbero anche la testa del mio successore. Io non voglio andare avanti troppo a lungo, non sono masochista e punterei ad una pacifica soluzione ma i problemi che mi stanno creando rendono difficile il mio addio a ottobre.
Il personale della Fia mi dice che abbiamo tutto questo caos, che siamo sotto attacco e che devo rimanere. Non mollo in tale contesto, io ci sono stato e io ci sarò. Se fossimo in una situazione tranquilla ed io mostrassi la volontà di lasciare ad ottobre, tutti sarebbero gentili con me. Mi direbbero di restare, ma tutto sommato non si preoccuperebbero e al mio posto arriverebbe un’altra persona. Tutto quello che stanno facendo è controproducente: non per la Fia, per la Fota o per chissà che istituzione. Tutto ciò porterà a compromettere in maniera irrimediabile il mondo della Formula 1, verrà tradita la fiducia e la passione della gente”.
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