Bernie Ecclestone si schiera dalla parte di quelli che credono che non esiste la cattiva pubblicità. Minimamente sfiorato dalle critiche internazionali sulla questione Bahrain, il patron della F1 non si tira indietro e alla domanda se in futuro il suo sport tornerà in Medio Oriente, ha confermato senza indugi.
Nel frattempo l’alternanza tra Valencia e Barcellona è stata confermata a partire dal 2013. Meno appuntamenti in Europa si traduce così per Ecclestone quale possibilità di poter internazionalizzare la Formula 1 verso i mercati emergenti dell’Asia e delle Americhe.
FUTURO BAHRAIN – Nel 2004 il Medio Oriente apriva le porte alla massima categoria automobilistica, grazie al circuito di Sakhir. Cinque anni dopo, nel 2009, il secondo appuntamento veniva svolto ad Abu Dhabi in una gara disputata sia di giorno che di notte.
La recente gara in Bahrain non ha riscontrato problemi in termini di sicurezza. All’interno del circuito non è successo niente, ma fuori le proteste erano presenti, con i manifestanti che hanno dovuto pagare un’altra vita per portare le richieste di libertà e democrazia al governo Sunnita.
Anche se Ecclestone ha smentito, i danni di immagine della Formula Uno sono considerevoli. Lo sport è stato strumentalizzato dalla famiglia Al Khalifa e forse anche dall’opposizione che ha cercato di sfruttare l’evento per mettere in luce a livello internazionale i propri malcontenti.
Così è stato chiesto a Bernie Ecclestone se in futuro la F1 sarà presente in Bahrain. Il britannico ha risposto
Assolutamente. Per sempre. Nessun problema. Penso che sia buono perché la gente ne parla. Sai non esiste una cosa come la cattiva pubblicità. E’ in continua crescita(in medio oriente) e in altri luoghi interessati
MENO EUROPA PER LA F1 – L’alternanza tra Barcellona e Valencia del Gran Premio di Spagna a partire dal 2013, permetterà a Bernie Ecclestone di introdurre nel calendario nuovi appuntamenti fuori dal continente europeo. Questa soluzione non è una novità. Da molti anni il Gran Premio della Germania viene diviso tra due circuiti, quello del Nürburgring e quello di Hockenheim e forse questa strategia potrebbe essere utilizzata per alternare il Gran Premio del Belgio con il candidato entrante GP in Francia. Qua con le imminenti elezioni, la volontà di portare la gara sul circuito del Paul Ricard potrebbe fare marcia indietro, in quanto il candidato Hollande, essendo socialista potrebbe indirizzare il ritorno della Formula Uno sul circuito di Magny-Cours.
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