In Malesia la strategia ha funzionato, vedremo se questa volta si otterrà lo stesso effetto.
A pochi giorni dalla partenza del Gran Premio di Cina, la Ferrari tutta ritorna a piangersi addosso e tra piloti e staff tecnico il concetto che ricorre in continuazione è “siamo indietro rispetto agli altri”. Ma sarà vero?
La nostra posizione è dovuta a una serie di circostanze, soprattutto legate al fatto che Fernando ha disputato due grandi gare. In Malesia il meteo ha giocato in nostro favore, la vettura si è comportata bene sul bagnato: abbiamo tratto il massimo dalle opportunità che si sono presentate e fatto le chiamate giuste per la strategia. Per Fernando è bello essere in testa al Mondiale, non me lo sarei aspettato qualche settimana fa, visto che già dai primi test ci eravamo resi conto che avevano problemi da risolvere. Tutti in fabbrica hanno lavorato duramente, ma c’è ancora tanta strada da fare
ha dichiarato il direttore tecnico Pat Fry, il quale ha sottolineato come gli agenti esterni possano condizionare una gara. Ed a Shanghai questa variabile potrebbe essere rappresentata dalle gomme che, come la Pirelli stessa ha ammesso, saranno una vera incognita. Ad ogni modo, per evitare di deludere i fans, Fry mette le cose in chiaro:
Credo che la nostra prestazione sull’asciutto sia ancora a circa otto decimi dai migliori, mentre sul bagnato va meglio. La monoposto è piuttosto difficile da guidare: Fernando è riuscito a spremerne il massimo mentre con Felipe abbiamo faticato a trovare il bilanciamento giusto per metterlo nelle migliori condizioni.
Dunque che gara sarà? Secondo Fry chi ha le carte in regola per far bene in Cina sono la Lotus, la McLaren e la Mercedes, anche se quest’ultima ha più problemi delle altre con le gomme. Le Red Bull sono difficilmente inquadrabili, tutti si aspettavano di vederle davanti ma risultano più lente del previsto. La Ferrari non rientrano nei suoi pronostici, ma speriamo sia solo per scaramanzia e non per limiti tecnici evidenti.
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