Continua la lite tra la McLaren e la Red Bull in scia al Gran Premio di Hockenheim.
Dopo che Sebastian Vettel se l’era presa con Hamilton che, con quel sorpasso per “sdoppiarsi” aveva (a suo dire) rallentato il pilota tedesco, con tutto ciò che ne è conseguito, e dopo la risposta di Hamilton che, in maniera poco british, aveva dato dell’immaturo a Vettel, oggi interviene nella diatriba anche Jenson Button.
L’intervento a gamba tesa del secondo pilota McLaren arriva il giorno dopo lo sfogo di Vettel che, seppur giunto secondo, è stato retrocesso in quinta posizione dopo la penalizzazione di 20 secondi inflittagli per la manovra scorretta al momento del sorpasso proprio su Button. Vettel infatti per superare il pilota inglese aveva superato con tutte e quattro le gomme la linea bianca che delimita la pista. In pratica siccome Button non lo lasciava passare, ha deciso di superarlo al di fuori della carreggiata consentita.
IL REGOLAMENTO – La mossa ovviamente non è consentita dal regolamento, e nonostante Vettel si sia giustificato con i commissari di gara, affermando che non aveva avuto altra scelta, secondo i giudici non era così perché sarebbe bastato rimanere dietro all’avversario e tentare il sorpasso in qualche altro punto della pista.
L’unica cosa che non volevo fare era entrare in contatto con lui, stavamo lottando tutti con le gomme
ha spiegato il pilota Red Bull. E Button? Al momento se l’è cavata con un laconico “no comment”, ma oggi, forse stimolato dal dibattito ed anche dalla concorrenza del pilota tedesco, ha spiegato che
Le regole dicono che non si può andare fuori pista per ottenere un vantaggio. La situazione è chiara non ci sarebbe stata più opportunità per lui prima della fine della gara perché eravamo al penultimo giro. Le mie gomme posteriori erano danneggiate perché ho dovuto spingere al massimo per cercare di prendere Alonso, il che significava non avevo più niente per la fine della gara.
Insomma, se non si può fare non si può fare, nemmeno se sei il campione del mondo in carica.
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