Come accade spesso, le notizie cariche di clamore arrivano – con largo anticipo rispetto all’evoluzione dei fatti – dalla Spagna, fonte il quotidiano sportivo “As”. La notizia riprende la recente diatriba tra Nelson Piquet jr e Flavio Briatore, con il primo fermo nell’accusare il suo ex direttore generale per quanto accadde nel corso del Gp di Singapore del 2008.
La versione del minore dei Piquet è che Briatore lo averbbe spinto a causare un incidente col fine di favorire una buona prestazione di Fernando Alonso. La replica dell’italiano non si è fatta attendere: secca smentita e minaccia di denuncia.
Ora, per togliersi dall’embasse del caso, pare che la Renault stia pensando alla sostituzione dello stesso Briatore: in tal modo, si eviterebbero eventuali conseguenze disciplinari legate all’episodio e la compagnia francese scamperebbe un contrasto “da punto interrogativo” con la Fia.
Come si arriva alla formulazione di tale ipotesi? Per una serie di riflessioni lanciate dal quotidiano stesso. Nell’ordine: il fatto che Max Mosley, presidente della Fia, sia in rapporto poco idilliaci con Flavio Briatore e il caso Piquet rappresenterebbe una ghiotta opportunità per riprendere vecchi sassolini. Al punto da caldeggiare una espulsione della Renault dal Mondiale.
Scenario ovviamente non gradito a Bernie Ecclestone patron della F1 tant’è che – stando a quanto riportato da As – gli incontri dell’ultimo week end tra Mosley e Briatore avrebbero una spiegazione proprio nell’intento di giungere ad una mediazione che metta a posto capra e cavoli.
E la mediazione sarebbe questa: essendo Mosley in scadenza di mandato (a ottobre le elezioni tra i due candidati Jean Todt e Ari Vatanen), Briatore sarebbe chiamato a farsi da parte temporaneamente lasciando il posto a Frederic Vasseur – attuale numero 1 del team ART in GP2 – o ad Alain Prost. Ad elezioni avvenute, ogni cosa tornerebbe come era. l’italiano potrebbe riprendere normalmente il suo posto in cima al team.