Gran Premio del Giappone è stato disputato per 27 volte, dal 1976 al 2011, in particolare 4 volte sul circuito del Fuji dove Massa detiene il giro record (Ferrari-2008) e 23 volte a Suzuka, circuito che nella sua storia ha avuto 5 versioni, l’attuale venne introdotta nel 2003.
Michael Schumacher detiene il record di vittorie a Suzuka: con 6 successi precede Sebastian Vettel a 2, lo stesso di Senna, Hakkinen e Berger, poi Alonso, Button e Raikkonen con un’unica vittoria.
I numeri del quarantaquattrenne sono sorprendenti e mai eguagliati: 8 pole position, 9 posti sul podio, 10 le volte che è partito in prima fila, 4 giri veloci, 309 giri in testa durante la gara.
Qui il tedesco ha ottenuto la sua 10° e 50° pole in carriera, eppure le disavventure hanno lasciato pesantissimi segni nella sua storia: nel 1998 perde il mondiale per via di un malfunzionamento in partenza e una gomma forata durante la rimonta; nel 1999 fallisce il suo tentativo di far diventare Eddie Irvine campione del mondo, contro un incontrastabile Hakkinen; nel 2006 subisce una rimonta in classifica da Alonso, per colpa del ritiro causato dalla rottura del motore.
Quest’anno la situazione è completamente diversa, anche se le statistiche dal suo ritorno in F1 non sono di scarso conforto: sia nel 2010 che nel 2011 Michael si è classificato 6° battendo sempre il suo compagno Rosberg, dimostrando costanza e ottima conoscenza del circuito (l’anno scorso però, il pilota è stato graziato dall’ingresso della Safety Car). Questa domenica con la retrocessione di dieci posizioni, causa incidente con Vergne nel GP di Singapore, si allontana la speranza di assistere ad una buona prestazione, accompagnata dall’umore non alle stelle del pilota che in prossimità della nuova stagione è stato scaricato dalla sua squadra.