Pochi giorni all’inizio del GP di Cina, ma la Formula Uno è distratta dalla prossima gara in medio oriente.
Jean Todt si incontrerà con i team solo sabato, ma oggi la FIA ha pubblicato una lettera di John Yates, l’ex capo della polizia metropolitana, dove con rassicurazione è stata riportata l’attuale situazione in Bahrain. Intanto dalla Casa Bianca arrivano diverse notizie, dove il portavoce Jay Carney ha detto che gli USA sono preoccupati per la situazione nel paese del Golfo, invitando le autorità locali a non utilizzare metodi violenti per la repressione
STORIE DIVERSE – John Yates era l’ex capo della polizia metropolitana. E’ attualmente il responsabile delle operazioni di sicurezza alle Olimpiadi di Londra del 2012, ma sta anche ricoprendo un ruolo collaborativo in ambito sicurezza in Bahrain. Dalla sua lettera si evince che la situazione è sotto controllo e che a differenza di quanto ingrandiscono i media, le proteste in Bahrain non sono realizzate da gruppi che rappresentano la maggioranza della popolazione, ma da piccoli gruppi costituiti da giovani che comunque non costituiscono minaccia per il personale dei team di F1. Yates ha scritto
le proteste sono portate da una piccolissima minoranza, spesso costituita da gruppi di 15-20 giovani. Questi sono atti criminali contro la forza di polizia inerme che, di fronte a tali attacchi, sta agendo con notevole moderazione. Queste persone sono intenti a causare danni alla polizia e nella comunità in cui vivono. Essi non sono rappresentanti della stragrande maggioranza dei cittadini, i quali sono rispettosi della legge che rappresenta il Bahrain reale che vedo ogni giorno. Insieme con la mia famiglia, mi sento completamente sicuro. Anzi, più sicuro di quanto ho spesso sentito a Londra.
LA VERSIONE DEGLI USA – Questa situazione tranquilla non sembra essere condivisa dal Governo degli Stati Uniti, che nella richiesta inviata mercoledì ha mostrato serie preoccupazioni
Gli Stati Uniti continuano ad essere profondamente preoccupati per la situazione in Bahrain, ed esortiamo tutte le parti a respingere la violenza in tutte le sue forme. Condanniamo la violenza rivolta contro le istituzioni di polizia e governo, tra cui recenti incidenti che hanno causato gravi lesioni ad agenti di polizia. Chiediamo inoltre alla polizia di esercitare la massima moderazione e condannare l’uso della forza eccessivo e l’uso indiscriminato di gas lacrimogeni contro i manifestanti, che hanno provocato vittime civili
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