Continuano in casa Ferrari i test pre-Mondiale, ma continua anche lo studio della stessa auto. Infatti rispetto alle prove svolte ad Jerez alla macchina sono state apportate alcune modifiche, ma nonostante ciò i piloti stanno ancora cercando di capire quali sono le reali potenzialità dell’auto. Una cosa è certa, rispetto alle vetture precedenti, l’attuale è in grande di centrare tempi importanti fin dai primi giri, come confermato dallo stesso Alonso nella conferenza stampa
per quello che abbiamo visto finora siamo sempre riusciti a riscaldare bene gli pneumatici e a tirarne fuori il potenziale subito. Quest’anno la prestazione dei diversi tipi di gomme è molto più vicina: non ci sono più quelle differenze fra una mescola e l’altra che avevamo nel 2010.
Al tempo stesso però il pilota Ferrari ha anche spiegato su cosa bisogna ancora lavorare
Sicuramente dobbiamo fare dei passi avanti sull’aerodinamica, in particolare nell’uscita delle curve. Ogni pilota vuole avere sempre più aderenza e più carico ma non posso giudicare da fuori gli altri. Poi magari avremmo voluto essere in grado di avere sin da subito un quadro completo della vettura ma preferisco avere una macchina performante e poi trovare l’affidabilità piuttosto che una solida ma lenta. Questo è un inverno più laborioso per noi rispetto al passato, perché abbiamo una macchina più complessa, che presenta delle idee molto innovative ma che richiede un impegno maggiore da parte di tutti: piloti che la devono guidare, tecnici che la devono gestire e migliorare, meccanici che ci devono lavorare sopra venti ore al giorno. E’ sempre bello avere una vettura subito pronta, veloce ed affidabile ma non sempre è sinonimo di vittoria. L’anno scorso abbiamo fatto una simulazione di gara alla fine del primo test e poi a Melbourne eravamo ad un secondo e mezzo dalla pole position”.
Dopo aver spiegato su cosa in casa Ferrari si deve ancora lavorare, lo stesso Alonso analizza la situazione attuale
In questo momento non siamo dove volevamo essere e dove vogliamo essere in Australia, ma io resto ottimista. Ci sono ancora sei giorni di prove e vedremo come andranno. E’ difficile dire anche dove sono gli altri: sicuramente la Red Bull è molto forte, come del resto è normale visto quello che hanno fatto negli ultimi tre anni ma nessuno può dire che ad esempio McLaren o Mercedes, che sembrano dietro, non siano forti, magari anche più della Red Bull”.
Cosi il pilota spagnolo arriva alle conclusioni finali, in cui spiega quali i progetti suoi e del team
I nostri obiettivi sono ambiziosi, non potrebbe essere altrimenti essendo la Ferrari, e restano inalterati: vorremmo essere in condizione di vincere sin dalla prima gara. Penso che probabilmente non siamo i più veloci oggi ma non siamo nemmeno i più lenti. In Australia, quando magari le temperature saranno ben diverse, sapremo dove saremo rispetto agli altri”