Ad inizio anno il capo del team Boullier aveva detto che lo scopo della squadra era quello di conquistare la quarta posizione nel campionato costruttori.
Questo obiettivo è momentaneamente raggiunto e con le grandi potenzialità della macchina si sta pensando a qualcosa di più ambizioso. Boullier non vuole ripetere il 2011, quando la sua squadra venne penalizzata dall’originale sistema di scarico e per il GP di Monaco James Allison ha spiegato quelle che saranno le modifiche per la gara più glamour dell’anno.
NESSUN RIPOSO – Chi dorme in Formula 1 non piglia pesci. La corsa a gli armamenti è sempre attiva e Boullier sa che la costanza è il miglior strumento per rimanere sul lato del successo
Dopo la difficoltà nelle prime gare, dove il nostro ritmo in pista non si convertiva con i risultati a termine gara, abbiamo avuto due risultati forti e se continuiamo a segnare in questo modo potremmo essere costretti a rivedere le nostre aspettative. Detto questo, niente sta fermo in Formula Uno e saremmo sconsiderati se sottovalutassimo l’opposizione. Le cose cambiano molto rapidamente, non possiamo dormire sugli allori
PREVISIONI MONACO – Quest’anno la Lotus sta dimostrando grande consistenza, come l’ho ha fatto la Williams nell’ultima gara. Stranamente questi sono i due team che in Spagna hanno portato meno modifiche rispetto a gli altri, indi per cui in questa stagione è più pagante riuscire ad avere una macchina semplice, ma ben guidabile e che sappia lavorare con le gomme. James Allison, direttore tecnico, spiega quelle che sono le modifiche per il Gran Premio di Monaco
Avremo una grande ala posteriore perché abbiamo bisogno di più carico aerodinamico a Monaco. Se si guarda più da vicino vedrete che la zona intorno alle pance e nei tamburi posteriori sarà diversa. Dobbiamo apportare modifiche alla sospensione per poter intraprendere correttamente le curve Loews e Rascasse. Abbiamo anche apportato alcuni cambiamenti, per Kimi in particolare, per rendere lo sterzo un po’ più reattivo per Monaco
Secondo Allison due sono i segreti per poter fare bene sulle stradine di Monte Carlo: la prima è l’abilità del pilota e la seconda è la fiducia che questo ha nella sua macchina e fortunatamente la E20 ha dimostrato di essere molto prevedibile e facile da guidare.
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