La principale accusa che si muove al settore dell’auto elettrica è che di solito queste auto sono tanto pulite quanto limitate nell’uso. Di solito una ricarica al 100% dura in media 160 km, con punte di 250 e nulla di più.
ECOmove, un’azienda danese piuttosto sconosciuta da noi, ha invece deciso di entrare nel mercato con un’auto elettrica rivoluzionaria. Si chiama Qbeak e garantisce un’autonomia fino ad 800 km! La collaborazione con Insero E-Mobility e Serenergy ha prodotto un concetto modulare di vettore energetico (detto più semplicemente MECC) che permette ad un’auto elettrica di avere prestazioni al livello delle vetture tradizionali, pur mantenendo la sua impronta ecologica.
I due motori da 70 Kw permettono una velocità massima di 120 km/h che permette all’auto anche di accedere all’autostrada. Per avere un’idea della potenza di questo modello basti pensare che le automobili elettriche già oggi in commercio hanno mediamente una capacità massima energetica di 24 kw/h, mentre questa ne ha 27. Inoltre utilizza componenti più leggeri che permettono alla batteria di faticare di meno in fase di trazione.
TUTTO RICICLATO – Trattandosi poi di un’auto elettrica, tanto vale andare fino in fondo con la mentalità ambientalista, e così si è deciso che quasi tutto il suo equipaggiamento debba provenire da elementi riciclati. Sedili (fino a 6 passeggeri), cruscotto e interni sono completamente riciclati e, nel caso in cui ci fossero delle componenti da sostituire, si possono ri-ordinare alla casa produttrice che ricicla altro materiale.
Migliore della media anche il sistema di raffreddamento e riscaldamento che utilizza una tecnica più efficiente, anche questa realizzata in modo da utilizzare meno energia possibile. Infine, nonostante sia leggera, alla ECOmove hanno spiegato che si aspettano le 5 stelle dai crash test in quanto è molto resistente agli urti. Per poterla vedere in strada bisognerà attendere il prossimo anno (anche se non è detto che arrivi in Italia), e sicuramente sarà uno stimolo per le altre case automobilistiche a creare un modello con un’autonomia maggiore.
[Foto: Ecomove]
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