Per Peugeot il 2010 comincia come era finito l’anno prima: ecoincentivi per automobilisti intenzionati a sostituire la propria vettura. Dopo il mancato sostegno da parte del Governo – annunciato dal Ministro Claudio Scajola – che ha reso nota l’intenzione di non portare avanti la politica degli incentivi statali, i grandi costruttori europei, tra essi Volkswagen, PSA Peugeot Citroen e Renault, hanno prontamente lanciato un campanello d’allarme rispetto ai volumi di vendita dell’anno corrente.
C’è la preoccupazione di un mercato che possa andare a peggiorare i dati del 2009 e le compagnie a quattro ruote non possono esimersi dal fare da sè. Proponendo ecoincentivi rispetto all’acquisto di una vettura griffata con il rispettivo marchio di fabbrica. Peugeot, quindi, decide non mancare all’appuntamento con la boccata di ossigeno con cui rifocillare le finanze in rosso dei cittadini, in piena emergenza economica. Sulla vasta gamma Peugeot – dall’agile e compatta 107 al nuovo Crossover 3008 con tecnologia Grip Control – sono garantiti sconti e vantaggi: con qualsiasi usato da rottamare, infatti, arrivano a pioggia gli incentivi di Peugeot, casa automobilistica e motociclistica francese che fa parte del gruppo PSA Peugeot Citroën controllato dalla famiglia Peugeot.
La scadenza iniziale per garantirsi gli ecoincentivi del marchio transalpino era quella del 21 febbraio 2010 ma la casa ha ben pensato di prolungare tale possibilità per una settimana. L’offerta degli incentivi Peugeot è valida sui modelli Peugeot 107, Peugeot 206 Plus, Peugeot 207, Peugeot 308, Peugeot 3008, Peugeot 4007, Peugeot 1007, Peugeot Bipper Tepee, Peugeot Partner Tepee, Peugeot Expert Tepee. Che sia la mossa giusta per andare a tappare una falla di bilancio sempre più visibile, pare non esserci alcun dubbio. Lo dicono i numeri: dopo la perdita netta del 2009 che ha toccato 1,161 miliardi di euro (tre volte più alta di quella del 2008), a consentire un calo inferiore al previsto è stata la ripresa nel secondo semestre (arrivata grazie agli incentivi alla rottamazione). Stessa sorte per la prima mensilità 2010, con un gennaio chiuso in attivo.
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