Martedì la Ferrari ha lanciato la sua nuovissima SF-23 e sembra che abbiano continuato con la filosofia dell’anno scorso. Mark Hughes conferma che hanno concentrato le loro idee sul design piuttosto che un rifacimento totale basandosi sulle 12 pole position avute dalla Ferrari nel campionato scorso, anche se non sono bastate per battere la Red Bull. Il fattore più importante che ha smussato la sfida per il titolo dello scorso anno è stata l’affidabilità del propulsore. Dopo i doppi ritiri a Baku, la macchina ha corso in forma depotenziata per il resto della stagione mentre il team ha intrapreso il lungo progetto di rendere più robusto il sistema ERS-H. Durante l’inverno hanno lavorato per la convinzione di rendere il propulsore più sicuro da gestire e tornare all’aggressività mostrata nella prima parte della stagione scorsa. La speranza di Ferrari è riposta in questi due fattori di design e propulsione.
“La nostra vettura 2023 è un’evoluzione di quella con cui abbiamo corso l’anno scorso, ma in realtà è stata completamente ridisegnata. Sul lato aerodinamico, abbiamo aumentato il carico verticale per adattarci ulteriormente alle nuove normative aerodinamiche e ottenere le caratteristiche di equilibrio desiderate. Anche le sospensioni sono state ridisegnate, per supportare l’aerodinamica e aumentare la gamma di regolazioni che possono essere apportate alla vettura al traccia. I cambiamenti più evidenti sono nella zona della sospensione anteriore dove siamo passati a un track rod basso. Anche l’ala anteriore è diversa, così come la costruzione del muso, mentre la carrozzeria è una versione più estrema di quanto visto ultima stagione.” ha dichiarato il responsabile dell’area telai Enrico Cardile delineando le modifiche.
Sembra una versione più snella della Ferrari dell’anno scorso, con l’angolo inferiore anteriore delle fiancate smerlato, suggerendo che, come praticamente ogni altra auto lanciata finora, parte dell’area del radiatore è stata spostata fuori da lì e più in alto intorno al spalle dell’auto. Mantiene i contorni della “vasca da bagno“ nella parte superiore delle fiancate, con una depressione ribassata che favorisce l’estrazione dell’aria e la canalizza verso l’ala della trave posteriore. La riorganizzazione del raffreddamento non ha comportato l’emulazione del “cannone” della carrozzeria Red Bull verso un’uscita dell’aria estratta posteriormente. Invece, la carrozzeria in cui il cofano motore e le parti superiori dei sidepod si fondono dietro l’abitacolo rimane ampiamente a persiana. Il muso appare leggermente appiattito e l’ala anteriore con cui è stata lanciata l’auto presentava separatori di slot gap che erano angolati in modo tale da creare vortici, che contribuiranno ad accelerare il flusso d’aria verso le prese d’aria sul pavimento nella parte inferiore dei sidepod. Bella poi la scritta Ferrari sull’alettone posteriore, anche se si spera di vederla col giallo fluorescente che mandò i fan in visibilio nelle scorse stagioni.