Da Silverstone a Donington. Sembrava decisione presa già da un po’ e invece, a quanto pare, la situazione non è affatto lineare rispetto al passaggio di consegne tra i due circuiti britannici. Servivano delle migliorie da apportare sul tracciato – storico per il mondo dei motori – di Silverstone ma sembra che tali miglioramenti non siano eseguibili causa elevato costo. Già Max Mosley, in occasione dell’ultimo Gp britannico, aveva ribadito il concetto senza giri di parole:
“Dopo molti anni di pazienza e negoziazioni infruttuose con la BRDC, siamo stati costretti a trovare una nuova sistemazione al GP di Gran Bretagna che rischiava di sparire dal calendario del Circus. Donington ha un serio programma e dà garanzie, per cui abbiamo deciso di cambiare la sede dell’evento”.
Ipse dixit, ancora una volta. Perchè oggi arriva una dichiarazione di Bernie Ecclestone con cui il patron della Formula 1 tende ad allontanare tale ipotesi. Alla base dell’ipotetico dietro front, problemi finanziari e ritardi nei lavori che potrebbero far saltare l’appuntamento.
Bernie Ecclestone attendeva entro ieri (lunedì 12 ottobre 2009) le garanzie finanziarie ben sapendo che non sarebbero state sufficienti: “Anche se hanno i soldi, non vedo come potrebbero essere pronti in tempo”, aveva detto al Times qualche giorno fa,
“potrebbero venire da noi e dire che hanno trovato il denaro, ma non è possibile che siano pronti in tempo. Sembra che dobbiamo ricominciare a programmare dall’inizio”.
L’accordo intavolato con i referenti del circuito prevederebbe un contratto della durata di 17 anni. Oggi Ecclestone ha immediatamente voluto smentire qualunque voce circa una proroga in concessione a Simon Gillet, patron del circuito: intervento resosi necessario dopo che lo stesso Gillet aveva riferito di un’ulteriore settimana concessagli dal circus F1. Le parole di Ecclestone rilasciate al Telegraph Sport:
“Non abbiamo deciso di dare a Gillett un altro termine. Lo abbiamo informato della violazione del contratto che gli dava 14 giorni di tempo. La gente interpreta le cose come vuole. Sarebbe difficile per lui se ci trovassimo in un tribunale dimostrare ciò che ha dichiarato. La scadenza non è cambiata. Non ho parlato con lui e non ho motivo per farlo”.
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