La crisi del mercato dell’auto sta per raggiungere il suo apice. Secondo Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fiat, porterà ad una vera e propria rivoluzione dalla quale usciranno indenni solo 6 gruppi: quelli che hanno una produzione annuale superiore a 5.5 milioni di auto e che decideranno di “sedersi a un tavolo“.
Peccato che il gruppo torinese non riesca a produrre nemmeno la metà di quanto considerato dal suo AD come punto cruciale per la sopravvivenza. Le uniche case automobilistiche oltre la “soglia” delimitata da Marchionne sono: Toyota, General Motors (che non vive proprio un bel periodo!), Volkswagen, Renault-Nissan e Ford, il che fa prevedere alleanze di Fiat con grandi gruppi internazionali (nonostante siano state dichiarate “sufficienti” le risorse per affrontare il prossimo anno senza troppi problemi).
Non ci resta che attendere sviluppi.