Il vecchio detto: “Donna al volante pericolo costante“, è un pensiero esercitato molto spesso dagli uomini e in verità molte volte smentito dai fatti, visto che tabellari e dati relativi agli incidenti sono spesso in controtendenza rispetto alla diceria poc’anzi citata.
Eppure, colpisce in tal senso il risultato di un sondaggio fatto dalla YouGov, che vede il gentil sesso in difficoltà su una quattro ruote per motivi di stress, per la poca pazienza mostrata nel districarsi all’interno del traffico, e soprattutto per i grandi litigi con il partner rispetto alle modalità di guida.
Facile scherzarci su, anche perché basta un giro su internet per trovare una infinità di video e foto che prendono in castagna signore pronte a fare acrobazie di retromarcia, e ostinate nel volere infilare un’Ulysse (tanto per fare un esempio) nello spazio in cui ci andrebbe a malapena una Fiat Cinquecento.
Per il 63 per cento di un campione composto da 753 guidatrici italiane intervistate online, la guida è un elemento molto stressante. Solo il 36 per cento delle aventi diritto ha dichiarato di essere tranquilla quando è seduta al volante. Numeri a sviscerarli tutti raccontano miolto altro ancora: il 70 per cento ha dichiarato di avere difficoltà nel parcheggio, il 61 per cento di trovasi in difficoltà nel caos cittadino a tal punto da far spegnere il motore della vettura soprattutto in occasione delle partenze in salita.
Il 41 per cento non sa manovrare bene il servosterzo, figuriamoci, poi, se ci si mette anche la pioggia a complicare le manovre. Il 28 per cento invece entra nel panico se squilla il cellulare e non riesce a trovare l’auricolare. Il 22 per cento, ancora, si trova in difficoltà se deve accendere la radio e guidare con una sola mano. Però ci sono anche i benefici procurati dalla guida: per il 51 per cento la macchina è un ottimo strumento per rilassarsi e prendere una boccata d’aria con il finestrino aperto (peccato poi che nei centri urbani questa operazione comporti l’inalazione di parecchie particelle di CO2).