La Ferrari chiude al meglio la prima parte di campionato andando a vincere in Germania una vittoria che dimostra l’effettiva escalation potenziale della F2012.
Vettel agguanta la seconda posizione, ma nella sua gara sono presenti errori dovuti al nervosismo che il tedesco non riesce a controllare. Button ritorna davanti, ma soprattutto ritorna la McLaren che ha dimostrato di essere veloce anche con Hamilton durante i bizzarri sdoppiamenti ai danni delle Red Bull di Vettel. Benissimo le Sauber: entrambi i piloti autori di rimonte e sorpassi hanno messo in chiara luce la coerenza della C-31.
PARTENZA – La gara comincia con la notizia che le Red Bull non verranno squalificate nonostante la FIA abbia riscontrato che le mappature delle due macchine non rispettano il limite. Al via Fernando è velocissimo: lo spagnolo scappa e da quel momento sarà sempre primo, mai in lotta. Riuscirà a gestire benissimo le gomme, grazie alla perfetta collaborazione con il suo ingegnere di pista Andrea Stella.
Mentre Vettel e Schumacher si accodano alla Ferrari, nelle prime curve avvengono diversi contatti che incidono pesantemente sulla prestazione dei piloti. Felipe Massa perde tutto il musetto e sporca la pista con diversi detriti. Il brasiliano al secondo giro sarà costretto a rientrare ai box e alla fine non riuscirà a rientrare in zona punti. Per lui solo un dodicesimo posto.
Anche Grosjean e Senna sono sfortunati. I due entrano in collisione e vengono chiamati ai box per le opportune riparazioni. Chi ha la peggio è Lewis Hamilton che raccolto un detrito della Ferrari di Massa, fora la gomma posteriore sinistra, perdendo circa 1 minuto già a pochi giri dall’inizio. Per l’inglese il ritiro finale ai box sembra quasi una strategia per poter apportare modifiche senza incorrere in penalità in vista dell’Ungheria.
PARTE CENTRALE – Mentre Alonso e Vettel fanno l’andatura, dietro Schumacher perde terreno. E’ chiaro che la Mercedes ha gravi problemi con le gomme Pirelli. Sia Michael che Nico Rosberg saranno gli unici tra i piloti di testa a utilizzare la strategia delle 3 soste.
Bene invece la rimonta di Button dalla sesta posizione. Si capisce subito che l’inglese è veloce, grazie al fatto che è stato l’unico durante il venerdì, a sfruttare l’asciutto per poter testare le gomme Pirelli sui long-run.
Anche Raikkonen è autore di una buona gara, ma non è chiaro il lavoro della Lotus: la macchina è veloce, ma non in qualifica ed in gara è come un’altalena. La coerenza dimostrata all’inizio sembra stia perdendo consistenza.
Gli episodi più emozionanti si sono visti quando Hamilton, doppiato da Alonso e Vettel, ha cominciato a correre velocemente, tanto da riuscire a sdoppiarsi dal tedesco che non ha risparmiato gesti e critiche verso l’inglese.
Da li Sebastian perde ritmo. Mostra di essere poco tranquillo e quando corre fa più volte uso dell’asfalto oltre il limite della pista. Un Sebastian irrequieto che riceve il colpo di grazie quando al rientro della seconda sosta viene sorpassato da Jenson Button.
PARTE FINALE – Per Alonso e la Ferrari il finale è vissuto con tranquillità. Fernando guadagna terreno dai suoi rivali e vince così la sua terza gara nel 2012. Lo spagnolo al termine della prestazione viene ufficialmente indicato quale principale contendente al titolo iridato di questa stagione, andando a spezzare l’imprevedibilità creata dalla Pirelli.
La Ferrari trionfa in territorio tedesco, ma a due giri dalla fine, dietro di essa la lotta per i gradini più alti del podio non ha fine. Sebastian Vettel sorpassa Button, ma il tedesco sfrutta ancora una volta zone fuori dal bordo pista: proprio per questo motivo a fine gara i commissari gli comunicano l’inchiesta.
L’episodio ricorda quello di Alonso e Kubica a Silverstone nel 2010. In quell’occasione lo spagnolo uscì fuori pista, ma riuscì a sorpassare il polacco, anche se poi nel dopo gara venne sanzionato.
Un grande plauso va fatto alla Sauber. Entrambi i piloti partiti dietro hanno regalato parecchi sorpassi grazie ad una macchina molto consistente.
La Formula 1 si appresta adesso ad andare in Ungheria per l’ultima gara prima della pausa estiva. La Ferrari gioca sicuramente in una situazione di vantaggio grazie alle abilità di Alonso che riesce a tirare il massimo da una macchina che si conferma gara dopo gara sempre più veloce: Budapest però è un circuito dove le Red Bull hanno dominato in modo incontrastato per via del fondamentale peso che il carico aerodinamico svolge sulle prestazioni in pista.
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