Con la mancata proroga agli incentivi decisi dal Governo, oltre ad avere un crollo totale delle vendite, anche lo Stato ha minori introiti. Ma non c’è solo questo, i troppi aumenti costanti del carburante hanno indotto il 25% degli italiani a non prendere la macchina per andare al lavoro ed usarla meno possibile solo in caso di spostamenti ad uso personale. Tutto questo però comporta ad un grave danno economico, infatti, il gettito fiscale è in netto calo rispetto agli anni precedenti, meno introiti arrivano dai pedaggi autostradali (-0,8%), 3,2 dalle Assicurazioni, 1,1% dalle multe, e 2,2% dai parcheggi. Quindi facendo conti alla mano se si dovesse bloccare un settore ne coinvolgerebbe molti altri, ed a rimetterci non sono i consumatori ma anche lo Stato. Quindi per cercare di rialzare un ‘economia che sta vivendo una delle pagine nere più brutte della sua storia, occorre trovare soluzioni diverse, come nel settore automobilistico, gli incentivi del Governo che se non altro spingevano gli italiani a compiere un grosso sacrificio economico per acquistare una vettura nuova. Infine dimenticavamo il dato finale, cioè il pagamento dell’Iva nel settore specifico immatricolazioni che dal 2008 ad oggi ha avuto un crollo del 4,2%.
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