C’è sempre Verstappen di mezzo quando si parla di scorrettezze al volante e adesso, anche i commentatori, non concordano più sul fatto che siano errori dovuti alla gioventù: Verstappen ha uno stile di guida per nulla pulito. Bast vedere quel che è successo con Rosberg, che poi ha reagito.
Secondo una regola non detta, anche quando si sbaglia facendo delle scorrettezze, bisogna fare in modo che siano pulite ovvero che non incappino nel regolamento. In pratica i piloti dovrebbero andare alla ricerca della scorrettezza perfetta che si ottiene quando si guida con malizia e si sbaglia ma in modo tale da non essere puniti. In F1 è una consuetudine che riguarda i piloti così come gli ingegneri che si mettono in testa di fare impercettibili modifiche per aggirare in modo non evidente, le regole per la costruzione della vettura.
Una scorrettezza perfetta è quella che ha fatto Hamilton quando, attaccato dal compagno di squadra Rosberg, con la ruota l’ha costretto ad andare nella via di fuga. Stessa cosa è successa tanti anni fa quando Michael Schumacher ha deciso di buttare via Villeneuve per eliminarlo dalla gara ed era il 1997. In quel caso però a Schumi furono tolti dei punti in ottica mondiale.
Nel GP di Germania è successo qualcosa di simile tra Rosberg e Verstappen. Il primo dei due nella curva 6 ha fatt un fallo di reazione e così è passato dalla parte del torto. La giuria gli ha inflitto ben 5 secondi di penalizzazione da scontare al box prima del pit stop o in classifica. Ad ogni modo il problema è Verstappen che spesso non dà spazio o occupa gli spazi altrui viaggiando ai limiti del regolamento.