In un momento di pausa della Formula 1 ci si ritrova spesso a fare il punto della situazione e gli argomenti che vanno per la maggiore sono senz’altro l’ipotesi sempre più accreditata della realizzazione di una competizione parallela per i piccoli team e le necessarie modifiche che dovrà apportare la FIA alla gestione delle gare. Non ultima la questione sicurezza che richiama alla memoria Jules Bianchi.
Rispetto allo sfortunato bianchi c’è da dire che i genitori gli sono sempre stati vicino in questi mesi. Dopo l’incidente Jules Bianchi è stato curato in Giappone, nell’ospedale dove ha ricevuto anche le prime cure dopo l’incidente. Poi i genitori che sono volati in Giappone, hanno deciso di trasferirlo in Francia ed ora è ricoverato nell’ospedale universitario di Nizza.
Il padre del giovane pilota della Marussia ha rilasciato un’intervista a Var Matin, un quotidiano locale spiegando quali sono le situazioni di salute del suo ragazzo:
Jules resta stabile, ma servono tempo e pazienza. E quando ci sarà un vero progresso, lo comunicheremo. Jules è forte e cerchiamo di esserlo anche noi. Siamo sempre al suo capezzale e non ci arrendiamo. Cerchiamo di dargli tutta l’energia positiva che abbiamo.
Il danno assonale diffuso che interessa Bianchi sembra sia stato causato dalla forte decelerazione dopo l’urto della vettura di Bianchi con il mezzo che stava soccorrendo la vettura di Sutil. Nessuna parola comunque sulla relazione redatta dalla Commissione sicurezza della FIA che ha certo attribuito una parte della colpa dell’incidente di Bianchi alle condizioni della pista ma poi ha diviso le responsabilità considerando altre due variabili: l’inadeguatezza tecnica della Marussia MR03 e l’atteggiamento del pilota alla guida che non ha decelerato in prossimità della curva dove poi è uscita di pista.