Ritorna un francese un Formula Uno. L’ultimo era stato Olivier Panis che dopo diversi anni nella massima categoria aveva appeso il chiodo dopo gli anni passati in Toyota. Bourdais è un pilota promettente, perché in diverse categorie minori ha stravinto, dimostrando di avere la stoffa del pilota campione. Purtroppo il suo anno in Toro Rosso è tra i peggiori in campionato, pochissimi punti rispetto al compagno che spicca e vince un Gran Premio. Forse per Bourdais la F1 sarà solo uno splendido sogno da ricordare.
Al contrario di Vettel, che all’inizio del campionato è vittima quasi sempre di ritiri, il francese finisce la sua prima gara in settima posizione conquistando i suoi primi punti. Il primo ritiro arriva in Malaysia. Qui la Toro Rosso mostra di avere seri problemi di adattabilità, soprattutto per il fatto che la vettura è quella dell’anno precedente, ma con qualche modifica. Nel Bahrein riesce a finire la sua gara, ma solo quindicesimo, mentre in Spagna e Turchia è vittima del doppio ritiro.
Arriva la nuova vettura nel Gran Premio di Monaco, ma Sebastian non finisce la gara. Da qui in poi il pilota finirà sempre le sue gare, mostrando di aver acquisito una buona esperienza, ma purtroppo i risultati ottenuti non serviranno a conquistare la fiducia della squadra. In Canada finisce alto in classifica, mentre durante il suo GP di casa, ovvero in Francia finisce diciassettesimo.
Sempre fuori dalla top ten in Gran Bretagna, Germania, Ungheria. In Europa arriva decimo ma senza ottenere punti. In Belgio arriva settimo, ma il finale del campionato è davvero deludente. A Monza finisce diciottesimo, a Singapore dodicesimo, mentre in Giappone al limite della top ten. Le sue ultime gare si chiudono con la tredicesime e quattordicesima posizione.
Prospettive per il 2009 molto scarse, Sebastian si gioca il sedile col giapponese Takuma Sato, che oltre a possedere una maggiore esperienza, è accompagnato da moltissimi sponsor che incrementerebbero l’entrate della Toro Rosso.