Tornano in Formula Uno i grandi nomi. Precedentemente avevamo visto il ritorno di Rosberg, con il figlio Niko e forse in futuro si potrà rileggere il nome del grande Senna, grazie ad un possibile esordio del nipote Bruno. Il 2008 ha visto ritornare un Piquet in F1, il giovane figlio del tre volte campione del mondo esordisce con la Renault insieme al campione Alonso. Per Piquet il 2008 è l’anno della grande occasione.
Tutti sono consapevoli che Piquet non ha una grande macchina, ma adesso è ritornato Alonso, il campione che potrebbe migliorare la vettura, il campione dal quale imparare il mestiere, il campione pronto al riscatto dopo lo sfratto dalla McLaren. Piquet non può permettersi di avere una macchina competente tanto come quella del suo rivale Hamilton, col quale ha già lottato in GP2 nel 2006. Tanto più non può permettersi di esordire come fece l’inglese alla McLaren nel 2007, mettendo in cattiva luce Alonso, che adesso gode della protezione del caro Briatore.
A Piquet non viene chiesto di fare miracoli, anche perché il pilota è privo di esperienza e poco adatto alla Renault. Il suo campionato è tra i peggiori in F1. Si ritira in Australia, Bahrein e Spagna. Solo undicesimo posto in Malaysia. Quindicesimo in Turchia, mentre a Monaco e in Canada ancora due ritiri. In Francia conquista qualche punto grazie alla settima posizione, mentre a Silverstone si ritira nuovamente.
Il suo miglior piazzamento l’ottiene in Germania con la seconda posizione davanti ad Hamilton. Piccoli miglioramenti nel finale con la conquista di qualche punto in Ungheria, Giappone e Cina. Il resto dei Gran Premi sono solo frutto di ritiri e piazzamenti oltre la top ten.
Ripetutamente Piquet rischia di essere sostituito a metà campionato, delude tutti, soprattutto la sua squadra, ma alla fine completerà la sua stagione. Sarà per via del padre, sarà per comodità di Alonso avere un compagno inferiore, ma Piquet verrà riconfermato anche per il campionato 2009.