Parlando sempre di novità targate Detroit, il gruppo Chrysler ha presentato un’azzeccata interpretazione del concetto di ibrido attraverso una concept: è cosi nata la Chrysler ecoVoyager concept.
Finora la moda dei crossover, ovvero di quei veicoli a metà strada tra categorie differenti, ha visto come base soprattutto i SUV, per assomigliare a station wagon o addirittura a coupè, o magari le utilitarie, che negli ultimi anni non sono rimaste indifferenti di fronte alla praticità delle monovolumi. Solo Chrysler ha avuto il coraggio di rivoluzionare una monovolume per darle l’eleganza e il dinamismo di una berlina di classe superiore.
La ecoVoyager concept è dotata di un motore elettrico alimentato da batterie Li-Ion e di cella a combustibile (idrogeno) in grado di erogare 268 cavalli e di percorrere 480 km in piena autonomia.
In termini di design l’ecoVoyager concept “proietta il marchio Chrysler in una nuova direzione, quella dell’eleganza e della semplicità”, come ha detto Greg Howell, capo del progetto. Le forme ricordano molto quelle del Voyager di serie, ma ne enfatizzano le peculiarità e nel complesso avvicinano il corpo vettura al probabile stile automobilistico che vedremo su strada nei prossimi anni.
Esternamente la vettura misura 4,85 metri di lunghezza, 1,91 m di larghezza ed è alta 1,6 metri. Non molto soddisfacente il vano bagagli, che a giudicare dalle fotografie offre poca capacità di carico.
L’abitacolo invece promette grande luminosità grazie alle numerose superfici vetrate, disegnate da una linea fortemente aerodinamica. Enfatizzano la spaziosità a bordo sia il colore prescelto per i rivestimenti, che la semplicità della plancia e la disposizione dei quattro sedili.
Tra le note negative, da citare sicuramente le prestazioni su strada che non sono certo il top basti pensare che ecoVoyager raggiunge i 100 km/h in quasi 9 secondi ma in realtà molto soddisfacente se si considera le dimensioni generose della vettura, il cui peso per altro è di circa 1.300 kg.
Ovviamente occorrerà aspettare ancora un pò prima che la ecoVoyager raggiunga il suo stato definitivo ma la strada percorsa dagli ingegneri della Chrysler sembra essere quella giusta.