La crisi attacca il Circus che risponde mettendo nelle peggiori condizioni la Caterham e la Marussia che per motivi diversi rischiano di non prendere parte al prossimo campionato e di non finire quello in corso. Vediamo i due casi.
La Caterham è nel caos e la situazione del team di Leafield si complica giorno dopo giorno. Il team anglo-malese che probabilmente non prenderà parte alla prossima stagione, forse non riuscirà a correre nemmeno nel GP degli Stati Uniti. In pratica la società 1Malaysia Racing che si occupa di dipendenti e licenze di corsa in F1 è stata ceduta ma i venditori non hanno fatto quello che avrebbero dovuto e non hanno trasferito le loro azioni al compratore. La gestione della faccenda e della squadra, è diventata caotica e macchinosa fino a che si è deciso di fare un passo indietro. Gli acquirenti infatti, si trovano a finanziare una squadra che non possono gestire e questa situazione non può andare avanti a lungo.
Il gruppo Caterham dovrebbe quindi tornare nelle mani di Tony Fernanes che però si difende dalle accuse esterne riguardo il caos nella gestione della squadra dicendo che è colpa della Engavest che non ha pagato creditori e personale come avrebbe dovuto fare. Per questo la Caterham è entrata in liquidazione.
Non se la passa bene nemmeno la Marussia che dopo aver perso un suo pilota importante, adesso rischia di perdere il posto in F1. Le compagnie russe che finanziano la squadra hanno detto che sarà tutto come prima e anche Bianchi è stato rimpiazzato da Rossi per il GP americano. Il rischio fondato per la Marussia è quello di non poter partecipare al prossimo campionato. Di fatto con due squadre in fin di vita potrebbe essere ritirata in ballo dal Circus l’ipotesi della terza vettura.
Commenti (1)