Volvo XC60, Pedestrian Detection e nuovo sistema di infotainment per il SUV

Dal termine del mese di novembre, il SUV Volvo XC60 viene equipaggiato con il dispositivo di sicurezza denominato Pedestrian Detection – introdotto con le nuove Volvo S60 e Volvo V60 nella gamma del costruttore svedese -, che aiuta a rilevare la presenza di pedoni e che interviene con una completa frenata automatica nel caso ve ne sia la necessità. Inoltre, anche per XC60 viene reso disponibile un nuovo sistema multimediale, presentato per la prima volta su Volvo S60 e V60 come nel caso precedente, che permette di visualizzare tutte le informazioni relative al crossover all’interno di uno schermo da 5 o 7 pollici a colori, disposto sulla zona superiore della plancia dell’autoveicolo.

Volvo potrebbe produrre una media a cinque porte

Torniamo ad occuparci di Volvo e del suo tentativo di risollevarsi, dopo la cessione da parte di Ford Motor Company a Geely, il deus ex machina cinese che potrebbe trarre in salvo il costruttore di Göteborg e portarlo ad un accettabile diffusione di mercato. Qual’è il progetto di Geely e Volvo? Di riuscire ad arrivare ad un volume di vendita annuale pari ad 800.000 veicoli entro l’anno 2020, partendo da risultati molto meno confortanti (nel 2009, Volvo ha costruito circa 350.000 unità). A dirlo è il CEO (Chief Executive Officier, l’amministratore delegato dell’azienda) di Volvo Cars, Stefan Jacoby, promosso a comandante delle attività da qualche mese.

Volvo, pulire la gamma dalle imperfezioni è l’imperativo

Dopo l’acquisizione da parte di Geely e il riassetto del settore manageriale, il costruttore svedese Volvo sta mettendo ordine all’interno della gamma, per diventare ancora maggiormente competitivo nei confronti delle casa automobilistiche Premium del mercato, in special modo le teutoniche (il trio Audi BMW Mercedes). Lo fa dopo l’introduzione all’interno della gamma di Volvo S60 e Volvo V60: scrive le prime pagine di un nuovo capitolo, più ordinato, se volete.

Volvo S60 R-Design e Volvo V60 R-Design

Audi lo chiama S-Line. BMW lo chiama M-Sport. Mercedes lo chiama Avantgarde AMG. Se anche voi volete essere come i Premium della terra, i Premium automobilistici, dovete adeguarvi a questa tendenza. La casa automobilistica svedese Volvo ha già provveduto ad allinearsi alle consuetudini teutoniche. In special modo, quella che vuole un allestimento di chiara intonazione sportiva, che rimandi a potenze che solo probabilmente sono presenti, per effetto di accorgimenti estetici (meramente estetici) disposti accortamente qui e lì sulla carrozzeria esterna e all’interno dell’abitacolo.

Volvo, aumento di produzione nello stabilimento di Torslanda

Da quando il costruttore svedese Volvo è stato acquistato da Geely, casa automobilistica cinese, per mezzo di una trattativa che s’è conclusa qualche settimana fa, sembra seriamente che la sorte si sia voltata. Dalla loro parte. Dopo l’annuncio, da parte del neo-acquirente giallo, della nascita, ventura, di alcune linee di montaggio in Oriente (presumibilmente, due. Ma non c’è nulla di concreto…ancora), pochi giorni fa il produttore europeo ha annunciato l’aumento della produzione nel proprio stabilimento sul Vecchio Continente.

Volvo T3 e T4, il nuovo propulsore 1,6 litri GTDi

Da qualche tempo, il costruttore svedese Volvo ci ha abituati ad una nuova generazione di propulsori, che stanno svecchiando la gamma tecnica del fabbricante nord-europeo e che la stanno rendendo maggiormente appetibile. Non correlerei, ancora, questo fatto all’acquisizione della succitata da parte della cinese Geely. Piuttosto, lo ricollegherei alla tentazione e al tentativo di omologarsi al panorama occidentale moderno. Teutonico, se volete. Ebbene, Volvo annuncia oggi l’introduzione di un nuovo propulsore 1,6 litri benzina. Vediamolo, nello specifico.

Volvo, una berlina da cinque metri, Jacoby nuovo amministratore delegato

L’annuncio dell’acquisto definitivo di Volvo, che è passata dalla proprietà americana di Ford Motor Company a quella cinese di Zhejiang Geely Holding Group Company Limited (o, per semplicità, Geely), non interrompe il flusso di interesse, che s’aggira attorno alle sorti del cosltruttore svedese di Goteborg, ora che i nuovi proprietari hanno tutto il diritto (se si vuole, anche il dovere) di rimescolare l’identità del marchio europeo.