Fiat Doblò Cargo è International Van of the Year 2011

Sono passati dieci anni dalla commercializzazione del primo esemplare di Fiat Doblò, il Multi Purpose Vehicle di medie dimensioni e buon successo del costruttore torinese. Nel corso degli anni, l’autovettura è stata prodotta in un milione di unità: risultato, questo, raggiunto soltanto qualche settimana fa. Oggi, dopo l’arrivo della nuova generazione, che va a sostituire il restyling della prima, Fiat Doblò riceve un nuovo riconoscimento, assegnatogli soltanto qualche ora fa: il titolo International Van of the Year 2011 è andato a Fiat Doblò Cargo.

Fiat 500 Prima Edizione, già esaurita l’edizione limitata per gli States

E pensare che, quando Sergio Marchionne annunciò, convinto, tra il fiducioso (troppo?) ed il vaticinante, di voler vendere 50.000 unità di Fiat 500 in quel mercato, lo statunitense, che è stato sempre fin troppo solidale con vetture di tutt’altra stazza (e c’è voluta una crisi mondiale a stroncare questo innamoramento profondissimo), non avevamo dato quel tanto peso che sarebbe stato giusto concedere. Siamo quasi abituati ai voli pindarici dei manager in giacca e cravatta. E lui che il completo non c’è l’ha? Lui che la divisa di rappresentanza neppure sotto tortura? Lui ha visto giusto.

Nasce Fiat Industrial

E’ il giorno: rivoluzione in casa Fiat, dove nascono due gruppi in seguito allo scorporo

Fiat 500, allestimento Sport per gli Stati Uniti

Il costruttore italiano l’aveva promesso. Marchionne stesso ha preso a cuore la causa americana. Là, negli Stati Uniti, si vuole realizzare il rilancio in grande stile di una casa automobilistica, Fiat, e di quelle che ne fanno da satellite. Fiat 500, l’alfiere di questa trasformazione globale, la più intrepida vettura, la prima che solcherà gli asfalti americani, che transiterà nelle stazioni di servizio statunitense, che sosterà nei garages yankees…dunque, quell’automobile che è stata indicata come la più idonea per questo compito, beh, è già pronta.

Abarth 500C esseesse e Abarth Punto Evo esseesse al Salone di Parigi

Supportata dal recente e cospicuo successo delle così chiamate “cassette di trasformazione” (nello specifico, un modello di Abarth 500, ogni tre commercializzati, viene elaborato con il pacchetto ufficiale. Tanto per essere chiari), la maison automobilistica dello Scorpione arricchisce il proprio listino, presentando in anteprima mondiale il programma di personalizzazione definito “esseesse” per i nuovi modelli Abarth 500C e Abarth Punto Evo, realizzati per migliorare le prestazioni, l’handling e la sicurezza delle due autovetture, pur senza rinunciare ad un ottimo livello di emissioni e ad un basso tasso di consumi di carburante.

Massa e Alonso su una Abarth 695 Tributo Ferrari

Qualche giorno fa, proprio a Monza, dove s’è consumato il Gran Premio di Italia, giusto ieri, durante una manifestazione creata ad hoc i due piloti del team Ferrari di Formula Uno, Fernando Alonso e Felipe Massa, hanno ricevuto un emolumento speciale, riservato loro proprio dal Cavallino Rampante e, trasversalmente, dal Gruppo Fiat. I due, infatti, sono stati premiati – per i risultati che erano previsti? Mah – con un esemplare di Abarth 695 Tributo Ferrari, edizione limitata dell’utilitaria del Lingotto, Fiat 500, realizzata e preparata a puntino dalla casa automobilistica dello Scorpione, Abarth.

Fiat 500 Arancia, allestimento esclusivo per il Giappone

Forse per ribadirne una particolarità ed una pregevolezza non comune alle automobili quotidiane. O forse per tenere aggiornato il proprio frizzante listino, che, stringi stringi, ha succo per poche sorsate e che in fatto di tecnologia e personalizzazione cede il passo a novità molto più moderne (come Citroen DS3 e Audi S1). Sicché, memori di quanto sta accadendo ed è accaduto per MINI, l’altra utilitaria di antiche radici e nobili sonorità, anche all’interno del Gruppo Fiat si sta studiando come declinare, in maniera nuova e fresca, la propria Fiat 500, alfiere di un momento più sereno per il costruttore. Fiat 500 Arancia è una versione speciale (finché non si possono produrre geometrie inedite, si passa all’inventare bizzarri allestimenti esclusivi e un po’ vuoti, se volete) destinata al solo mercato giapponese.

Fiat 500, Marchionne vuole vendere 50.000 unità nel 2011 negli Stati Uniti

Lo sbarco nella patria dei SUV di grandi dimensioni di un prodotto di design minuscolo, come può essere l’esempio di Fiat 500, va calibrato, controllato, soppesato, studiato e preparato nella maniera più accurata possibile. Ogni giorno in più è uno in meno tra il costruttore italiano e il grande evento, che vedrà il piccolo Cinquino solcare il reticolato d’asfalto americano, a partire dall’ultima parte dell’anno in corso. Cosa aspettarsi? Non sappiamo come potrebbe reagire l’economia di un Paese abituata a standard differenti, macroscopici, sebbene prostrata da una recessione ancora più malevola. Marchionne e i suoi, per converso, hanno le idee chiare.

Fiat, al via la selezione della rete di vendita negli Stati Uniti

Nella giornata di ieri, Fiat ha compiuto il primo passo verso l’America. Direte voi: il legame con Chrysler è già un bel passo compiuto. Una marcia. Certo, ma lo sbarco concreto, con vetture e tutto ciò che ne consegue, non è ancora avvenuto. Ed è, probabilmente, la parte più complessa del progetto: forgiare l’America e l’americano sul prodotto italiano. Spetta a Laura J. Soave il compito, amaro e onorevole, di preparare la strada alla piccola Fiat 500, la prima delle automobili del Lingotto che, dopo 25 anni, riporteranno là il brand italiano Fiat.