Melbourne, scintille Schumi-Alonso tra la gioia di Vettel

SCHUMI-FERRARI. Michael Schumacher e Fernando Alonso faccia a faccia. Un diverbio a duro muso avvenuto appena dopo le qualifiche di Melbourne per il Gran premio di Australia (con pole di Sebastian Vettel, terza e quinta le due Ferrari).

Il tedesco si è lamentato fortemente con lo spagnolo, reo a detta di Schumi di avergli ostacolato la traiettoria in occasione del giro buono. Avvicinatosi ad Alonso, ancora seduto nell’abitacolo, l’ex ferrarista gli ha detto:
Che cosa combini?”.
Da lì, una spiegazione di qualche minuto, con tanto di commissari dalla parte di Alonso che – a loro dire – non sarebbe indiziato di alcunchè. Michael Schumacher ha scambiato poi due parole con la stampa per dire che ad Alonso “Ho chiesto se non lo avessero avvertito via radio dai box che stavo arrivando. Nella riunione di ieri con i piloti si era detto che in questo caso i team avrebbero dovuto avvertire i piloti”. Scene da C’eravamo tanto amati. Peccato ma, forse, inevitabile.

Schumacher il “taxista” ammette: “La nuova F.1 è troppo facile”

Gli hanno dato del taxista, ma Michael Schumache non si è offeso. Anzi, è riuscito a dimostrare che il suo sesto posto in Bahrain (dopo essere partito dalla settima posizione in griglia di partenza) è stato un risultato da non denigrare. Senza considerare che il tedesco della Mercedes GP ha guidato senza avere neppure una difficoltà. In molti – soprattutto i tifosi traditi della Ferrari – hanno sperato che il sette volte campione del Mondo potesse almeno incontrare qualche ostacolo. Invece, Schumi ha guidato come se fosse in una tranquillo weekend con moglie e figli, permettendosi pure di aggiungere che la nuova F.1 è nettamente “più facile” rispetto a quella che aveva abbandonato nel 2006. “La gara non è stata difficile e se date un’occhiata ai tempi noterete che sono stato solo leggermente più lento rispetto al passato – ha confessato Schumacher alla stampa inglese –. Perché non sono andato forte come una volta? La risposta è nelle nuove gomme: non è più possibile spingere come prima e questo permette di poter guidare con maggiore semplicità”.

La Mercedes GP sogna un mondiale da protagonista

Se la Ferrari deve fare i conti con il surriscaldamento del motore, in casa Mercedes GP l’entusiasmo è alle stelle. Nonostante il quinto e il sesto posto ottenuti da Nico Rosberg e Michael Schumacher in Bahrain, il team di Ross Brawn guarda al futuro con speranza. Rispetto al pre-stagione spagnolo, nel deserto di Sakhir sono arrivate risposte importanti, anche se l’auspicato balzo in avanti è ancora lontano.

La nuova soluzione aerodinamica non è servita a colmare il gap con Ferrari e Red Bull, ma Schumi è riuscito a tenersi alle spalle il campione del mondo Jenson Button sulla McLaren.

Per questi motivi Nick Fry, direttore esecutivo della scuderia tedesca ha confermato che il clima in casa Mercedes GP è sereno, perché il progetto sta procedendo come desiderato: “I nostri piloti sanno che devono ancora lavorare per migliorare la macchina, ma il team è buono e tutti stanno facendo il loro dovere per ottenere risultati. La stagione è ancora lunga e sono certo che sotto la direzione di Ross Brawn tutto possa andare come vogliamo. Arriveremo lontano, questo è il nostro obiettivo”.

E’ tornato Schumacher il “capriccioso” e Rosberg s’infuria

Condividere il team con Michael Schumacher è un’impresa. Per informazioni chiedere a Eddie Irvine, Rubens Barrichello e anche a Felipe Massa. Adesso alla lista dei piloti che devono fare i conti con la presenza – scomoda – di Schumi, c’è Nico Rosberg, il giovane pilota della Mercedes GP che in Bahrain, nonostante l’età e la poca esperienza, è riuscito a stare davanti al sette volte campione del mondo. Certo, Schumacher è un po’ arrugginito e la sua performance è anche viziata da quel pizzico di emozione che tradisce anche i più esperti, ma per Rosberg è una soddisfazione da incorniciare, visto che Schumi era stato scelto da Ross Brawn per fare da mentore al giovane tedesco. Eppure se Rosberg si comporta da pilota esemplare, il kaiser inizia a ritagliarsi i suoi spazi, facendo il divo della F.1.

La delusione di Vettel, la soddisfazione di Schumi. Gli altri volti del Bahrain

Aveva la vittoria in pugno. Gli sarebbe bastato rimanere in testa per altri 20 giri e oggi i titoli dei giornali sarebbero stati tutti per lui. Invece Sebastian Vettel è uscito deluso e amareggiato per la prima gara della stagione. Il tedesco della Red Bull è stato costretto ad accontentarsi del quarto posto, superato da Alonso, Massa e pure da Hamilton. Risultato? Fuori dal podio per un problema meccanico che neppure i tecnici avrebbero potuto risolvere con un nuovo pit-stop. “Il weekend è stato molto positivo, però il problema meccanico mi ha fatto perdere la prima posizione: avevo la macchina più veloce in pista” ha poi dichiarato Vettel al termine della gara.

McLaren, Mercedes GP e Ferrari a confronto. Chi nasconde il segreto della vittoria?

Iniziamo dalla fine. Lewis Hamilton è stato il più veloce nell’ultima giornata di prove sul circuito del Montmelò. Era l’ultima sessione di test prima di ritrovarsi sulla pista del Bahrain dove non ci sarà più in palio la gloria, ma i punti iridati. La McLaren non è stata protagonista di un pre-stagione esaltante, anche se i motori Mercedes non sono da sottovalutare: lo scorso anno – nonostante il vantaggio abissale di Brawn GP e Red Bull – la scuderia di Woking è risultata più competitiva della Ferrari che ha iniziato i lavori sulla F10 da luglio. Anche Michael Schumacher ha ricordato che non si deve sottovalutare la McLaren: “Hanno dimostrato di poter andare forte, però tutto dipende da ciò che succederà in Bahrain”.

Test al Montmelò: Rosberg miglior crono della terza giornata

E sotto la pioggia di Barcellona alla fine spuntò il giovane Nico Rosberg. Nonostante la Mercedes GP celi sapientemente le novità tecniche per sbaragliare la concorrenza solo nel primo Gran Premio in Bahrain, nella terza giornata di prove al Montmelò, il più veloce di tutti è stato Rosberg che ha chiuso i suoi 128 giri con il miglior crono di 1:21.686. Il tedesco si è concentrato al mattino sull’assetto da qualifica e sullo sviluppo della MGP W01, mentre nel pomeriggio ha simulato la gara: “Abbiamo lavorato molto bene e siamo riusciti ad ottenere importanti progressi – ha dichiarato Rosberg –. Negli ultimi giorni siamo rimasti sempre indietro rispetto alle altre scuderie, ma è un passo in avanti verso la giusta direzione e durante la simulazione di gara ho provato sensazioni positive”.

Massa stupito dell’assenza di Heidfeld, terza guida alla Mercedes GP

L’assenza di Nick Heidfeld dal mondo della Formula 1 inizia a farsi sentire. Il tedesco, dopo 169 Gran Premi disputati e 12 podi, si è trovato senza una vettura per gareggiare nel campionato che il 12 marzo prenderà il via dal Bahrain. Heidfeld è stato scelto come terza guida della Mercedes GP, la scuderia tedesca che ha affidato le vetture ufficiali a Michael Schumacher e a Nico Rosberg. Ad accorgersi dell’assenza del tedesco è stato per primo Felipe Massa che dopo i test di Jerez – dove Heidfeld è stato fotografato mentre chiacchierava con qualche cronista nel paddock (come testimoniato dalle foto di Claire Williams sulla sua pagina di Twitter) – si è detto sorpreso che un pilota esperto come l’ex compagno di scuderia ai tempi della Sauber Petronas sia rimasto fermo ai box. Nella stagione 2002, infatti, Massa e Heidfeld sono stati colleghi di team, prima che il tedesco andasse alla Jordan e poi alla Williams e il brasiliano finisse invece in Ferrari. “Perché nessuno ha offerto un posto a Heidfeld? – si è chiesto Massa, subito ripreso dal quotidiano svizzero BlickNick è un pilota, non un collaudatore”.

Schumacher: “Tornare in F.1 era un’occasione che non potevo perdere”

Michael Schumacher a carte scoperte. Dopo le prime due sessioni di test (a Valencia prima e a Jerez poi), il tedesco della Mercedes GP – che sta dimostrando di non essere un stato ingaggiato pe r fare da insegnante a Nico Rosberg – ha confessato i motivi che lo hanno spinto a tornare in Formula 1. “Era un’occasione che non potevo perdere: come avrei potuto resistere?” ha dichiarato il 41enne sette volte campione del mondo sul sito ufficiale della F.1. Intanto c’è subito da registrare il blando affetto con cui i tifosi hanno accolto il pilota tedesco che sperava di poter riaccendere gli animi dei tanti fan che tre anni fa avevano pianto calde lacrime all’annuncio dell’addio alle corse di Schumi. “Se trascorri tanto tempo, come ho fatto io, in F.1 è normale che ci siano tifosi che mi vogliano bene e altri che non mi sopportino.

Test a Jerez: domina la pioggia, Rosberg è il più veloce sull’asciutto

Doveva essere una giornata di prove su pista asciutta. Invece il primo giorno di test a Jerez si è trasformato in una corsa tra le acque, grazie alla pioggia che ha iniziato a scendere in mattinata e che nel pomeriggio si è trasformata in un nubifragio. In mezzo solo pochi giri in condizioni ottimali che non possono avere lo stesso significato dei tempi rilevati a Valencia. In Andalucia si sono presentate le principali scuderie, capitanate dalla Ferrari, seguita da McLaren, Mercedes GP, Williams, Toro Rosso, Sauber, Force India e l’esordiente Virgin Racing. C’è anche la Red Bull che ieri, poco prima di scendere in pista ha presentato la nuova RB6, una versione più lunga della monoposto che lo scorso anno ha provato a infastidire il predominio della Brawn GP. La Lotus, invece, farà il suo esordio la prossima settimana quando dal 17 al 20 febbraio si terrà la terza sessione di prove libere.

La solitudine del campione Michael Schumacher

Il triste tramonto del Kaiser si chiama Valencia e Mercedes Gp. Ma ha anche un pizzico di Ferrari, il tutto mischiato dalla forza di Fernando Alonso. Michael Schumacher, tornato in F.1 all’età di 41 anni, fortemente voluto da Ross Brawn e dalla Mercedes per lanciare il nuovo team e fare da balia a Nico Rosberg, è il re nudo. Esageriamo? Per il momento no, visto che lo stesso pilota tedesco è apparso demoralizzato nella sua tre giorni di test a Valencia, dove ogni volta ha dovuto risolvere una grana. Ha iniziato con il bimbo col cappellino della Ferrari a cui non ha concesso un autografo, ha proseguito con il pranzo solitario nel motorohome del Cavallino alla ricerca, forse, di allentare la pressione dopo le frecciatine del mese scorso e ha continuato rassegnandosi a rimanere alle spalle di Felipe Massa e Fernando Alonso.

Barrichello a Rosberg: “Lascia la Mercedes GP finché sei in tempo”

Che a Rubens Barrichello non sia mai stato simpatico Michael Schumacher, non era un mistero per nessuno. Ma che l’ex pilota della Brawn GP, adesso alla Williams, debba mettere in guardia il giovane Nico Rosberg dall’aggressività del sette volte campione del mondo, suona quasi come un allarme. Barrichello deve ancora digerire le sei stagioni come secondo pilota trascorse al fianco di Schumi: il tedesco doveva vincere, mentre il brasiliano doveva fargli da fido scudiero. “Deve andarsene dalla Mercedes GP – ha tuonato Barrichello alla volta di Rosberg –. E’ l’unico consiglio che posso dargli”. In effetti il rapporto tra il brasiliano ex ferrarista e il tedesco non è mai stato idilliaco: Schumacher era il campione che catalizzava le attenzioni di tutti, mentre per Rubens era riservato il lavoro sporco. Come nel 2002 in Austria, quando sul circuito di Zwelteg, la Ferrari intimò a Barrichello, che in quel momento era in testa alla gara, di lasciare strada a Schumi in seconda posizione. Rubens si rifiutò di eseguire l’ordine, ma secondo quanto riferito in seguito dal brasiliano, dai box la richiesta si trasformò in minaccia di una “regolazione nei termini del contratto”.

Mercedes Gp e Toro Rosso, ecco la nuove vetture

Benvenuta nuova Formula 1. Da oggi si apre ufficialmente la stagione 2010 di F.1 con i test sul circuito di Valencia. Per la prima gara, però, si dovrà attendere ancora un mesetto, visto che la gita in Bahrain avverrà solo il 12 marzo. Intanto sulla pista dell’Andalucia, le prime macchine a fare la loro apparizione sono state la Mercedes Gp e la Toro Rosso. L’ex Brawn Gp, che la scorsa settimana aveva presentato a Stoccarda la livrea e i piloti, finalmente ha scoperto le novità tecniche della MGP W01.

Ross Brawn si svela: “Così ho convinto Schumi a tornare”

Chiamatelo Ross Brawn il fortunato. Ma anche Ross la volpe. Insomma, chiamatelo come vi pare, perché tanto lui vince sempre. Dopo aver trionfato come tecnico della Renault e della Ferrari, Brawn si è tolto la soddisfazione di mettere in piedi una scuderia tutta sua, di vincere il titolo costruttori e quello piloti nel 2009, d’ingaggiare Michael Schumacher e di cedere tutto alla Mercedes, rimanendo a capo del progetto. Per Brawn il 2009 è stato un anno eccezionale, la giusta ricompensa per una carriera costellata di successi. Domani finalmente le monoposto faranno la loro prima apparizione e finalmente sapremo chi ha fatto sul serio e chi invece è ancora in ritardo. Sicuramente l’ex tecnico della Ferrari avrà un alleato in più, la Mercedes, che già nella scorsa stagione forniva i motori alla sua Brawn Gp.