Hamilton vuole conquistare Montecarlo

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Il pilota inglese è sicuro di non farsi scappare l’occasione di vincere il gran premio più spettacolare nella storia della Formula Uno.

Da quando McLaren e Mercedes si sono unite, in questo tracciato il team ha sempre ottenuto notevoli prestazioni, infatti è reduce di 5 importanti vittorie: Mika Hakkinen nel 1998, David Coulthard nel 2000 e 2002, Kimi Raikkonen nel 2005 e Fernando Alonso nel 2007.

Lewis proprio l’anno scorso è arrivato dietro il compagno, segnando così una doppietta per la squadra, ma spera che quest’anno sarà lui a salire sul gradino più alto del podio.

Il primato di vittorie in questo circuito spetta ad Ayrton Senna con 6 vittorie, 1 su Lotus e ben 5 con McLaren.

Norbert Haug teme un dominio Ferrari anche in Turchia

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Il vicepresidente della McLaren – Mercedes ha dichiarato in una intervista che nel prossimo gran premio che si disputerà 11 Maggio nel circuito di Istanbul la favorita sarà nuovamente la Ferrari.

Haug ha spiegato che le caratteristiche del circuito turco non sono inerenti alle particolarità tecniche della McLaren, infatti proprio in questo circuito negli ultimi due anni il team anglo – tedesco non ha avuto ottimi risultati. Nel 2006 conquistarono il quinto posto con Pedro de la Rosa, mentre nel 2007 furono reduci di un terzo piazzamento grazie allo spagnolo Fernando Alonso.

Norbert ha continuato l’intervista spiegando che quest’anno i posizionamenti nelle qualifiche sono molto importanti, perché da come si è visto a Barcellona chi parte davanti a tutti è più avvantaggiato in gara e quindi ha maggiore probabilità di gestire le varie strategie e dunque vincere.

Sostiene inoltre che la McLaren – Mercedes ha qualche decimo da recuperare ancora alla Ferrari, che attualmente è il team di riferimento per tutte le squadre che partecipano alle competizioni di Formula Uno.

Emerson Fittipaldi incoraggia la McLaren

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L’ex campione del mondo di Formula Uno ha lasciato una dichiarazione nella quale ha inviato un messaggio di incoraggiamento alla sua ex squadra, che gli diete l’opportunità di vincere nel 1974 il suo secondo titolo mondiale.

Il brasiliano ha spiegato che la Ferrari quest’anno è molto forte e competitiva, infatti grazie alle ultime tre vittorie la scuderia italiana si trova al primo posto della classifica costruttori ed al primo nella classifica piloti grazie al suo campione Raikkonen.

Ciò nonostante Fittipaldi incita la squadra di Working a non gettare la spugna, perché ricorda che il campionato è lunghissimo e oltretutto la McLaren ha tutte le carte in regola per tornare al primato come nel 2007.

Kovalainen non ha memoria sull’incidente

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Heikki Kovalainen è stato protagonista in un incidente avvenuto sul circuito di Catalunya durante il gp di Spagna la scorsa Domenica.

Il pilota ha perso il controllo della sua vettura ad una velocità di 240 km/h ed ha avuto un impatto frontale alla velocità di 130 km/h con le barriere di protezione.

Momenti di panico sono stati vissuti durante l’evento che si è concluso per il pilota finlandese nei migliori dei modi.

Dopo il difficile soccorso Heikki è stato trasportato nell’ospedale di Sant Cugat del Valles dove verrà rilasciato dopo pochi giorni di accertamenti.

Il pilota Mclaren non ha riscontrato lesioni in testa ne ossa rotte, ma ha dovuto pernottare in ospedale per controlli ed accertamenti.

Kovalainen è stato sottoposto a diversi controlli dopodiché ha potuto rilasciare una intervista speciale nella quale ha dichiarato di stare abbastanza bene e di essere un po’ confuso dato il mal di testa che lo accompagna in queste ore.

Ha dichiarato di sentirsi pronto a tornare in forma e spera di poterlo fare prima del gran premio della Turchia, perché egli tiene molto a questo circuito e quindi farà di tutto per esservi presente.

Dopo aver avuto l’incidente l’unica anomalia riscontrata è il fatto che il pilota non ricorda nulla dopo l’impatto.

Hamilton, bonus di 4 milioni di dollari per la vittoria del mondiale

Ed ecco che per la serie “tira più un pugno di dollari che un carro di buoi” (ma forse il detto non era proprio così… fa’ niente!) arriva la notizia di un importante incentivo per la vittoria nel mondiale di Formula 1 di Hamilton: 4 milioni di dollari.

Qualcuno direbbe “i soldi vanno dove ci sono già” screditando un po’ l’efficacia di questo incentivo, ma siamo sicuri che per la giovane stella del mondo F1 varrà molto di più il detto che abbiamo citato qualche riga più sopra di questa.

F1, la rivincita di Dennis

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La stampa inglese e quella spagnola lo avevano ormai dato in pensione, dimissionario. Si diceva che in Australia non sarebbe neanche andato, ed invece Ron Dennis ha sfruttato la vittoria di Lewis Hamilton per salire sul podio insieme a lui davanti al mondo intero, ad alzare il trofeo del vincitore e prendersi una rivincita contro tutto e tutti, ripetendo quella ritualità che nel 2007 la FIA, in un eccesso di repressione, gli aveva proibito di celebrare.

Per la Mclaren una giornata perfetta, per Hamilton la vittoria della maturità. Perchè dimostra che la crisi di nervi avuta in Cina e in Brasile 2007 è gia dimenticata e senza l’irritante presenza di Alonso, Hamilton è ormai prossimo alla perfezione: come consistenza mentale, precisione di guida e resistenza fisica.

Non ci doveva essere e magari è stata solo una coincidenza, ma contemporaneamente all’assenza di Jean Toad, la prima dai box Ferraridal 1993, il Cavallino e i suoi piloti sono andati incontro ad una giornata disastrosa.

Un vero incubo considerando che i Ferraristi e Kimi Raikkonen erano i favoriti. La Ferrari ha rotto due motori, in qualifica ha incontrato problemi meccanici, ha sbagliato le scelte tattiche.

Con Dennis ai box la Mclaren rinasce, senza Toad la Ferrari naufraga. Semplice coincidenza?

F1, le voci del paddock

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L’atmosfera del paddock ricalca quelle che sono state le tante emozioni del Gran Premio d’Australia. Musi lunghi e poca voglia di parlare nel box Ferrari, tappi di bottiglie di champagne che volano e urla di gioia in quello McLaren con la soddisfazione di Briatore e della Renault nel mezzo. Cominciamo dalla delusione Ferrari.

Kimi Raikkonen, uscito per noie al motore poco prima della fine del Gran Premio, cerca di ragionare con ottimismo su un bilancio negativo: “E’ stato un week-end difficile e sfortunato. Ma la Ferrari non è quella che avete visto. Ci sono dei miglioramenti, e ci sono notevoli possibilità di migliorare ancora. Potevamo arrivare anche alla pole ieri, e oggi le cose potevano andare in modo molto diverso. Non c’è stata fortuna ma dobbiamo continuare a lavorare e guardare al futuro con ottimismo”.

Quando gli chiedono un commento sulla gara, Felipe Massa scuote la testa, ripensando agli errori ma anche alla sfortuna: “Non ne è andata dritta una. E’ vero che l’Australia non mi ha mai particolarmente portato fortuna, ma non posso certo dire che la gara di oggi sia andata bene. Peccato, perché la macchina stava andando bene, e girava molto forte. Sul mio recupero dopo la prima uscita ho avuto sensazioni eccellenti dalla vettura“.

Massa critica anche l’atteggiamento di Coulthard nella collisione che li ha visti protagonisti: “Non capisco tanta aggressività, forse non mi ha visto. Ma non capisco come possa non avermi visto”.

Luca Baldisseri non gira intorno al problema: “E’ stato un disastro, dall’inizio alla fine. Anzi, direi che se è cominciata male è finita anche peggio. Ma siccome bisogna cercare di valutare anche gli aspetti positivi, posso dire che le due macchine hanno avuto dei momenti eccellenti in cui si sono dimostrate estremamente veloci e competitive. Ripartiremo di qui. Errori dei piloti? Mah… non mi sembra il caso di banalizzare. Ci sono stati dei problemi, dobbiamo valutarli tutti”.

Primo GP di F1, disfatta rossa

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La sagra degli errori. Il GP d’Australia di Formula 1 ha visto più sbagli che prodezze, con 14 ritirati su 22 piloti al via. L’unico, o quasi, a non mettere una ruota fuori posto è stato Lewis Hamilton. Che ha vinto, con grandissimo merito, dopo aver conquistato la pole e dominato la corsa al volante di una McLaren sembrata perfetta.

L’inglese è l’uomo del giorno, non ci sono dubbi. Ma insieme a lui vanno segnalate le bellissime gare di Nick Heidfeld, secondo con la BMW, e Nico Rosberg, terzo con la Williams-Toyota.

Dietro di loro Fernando Alonso (Renault), Heikki Kovalainen (McLaren), Barrichello (Honda) e Nakajima (Williams).

Ma non va dimenticata la corsa di Sebastien Bourdais, che si è dovuto ritirare per la rottura del motore a 3 giri dalla fine. Era quarto con la Toro Rosso, tenendo a bada comodamente Alonso e Kovalainen.

Si può consolare con i due punti guadagnati nonostante lo stop, grazie al notevole numero di ritiri e alla squalifica di Barrichello.

Hamilton al top, Raikkonen in fondo…

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Hamilton parte in pole, con Raikkonen giù costretto alla prima rincorsa della stagione, addirittura dalla ottava fila e dal quindicesimo posto a causa di un problema di pressione al carburante che ha fatto finire prestissimo le sue prove.

Confermando l’affidabilità di una vettura che già nel corso delle prove cronometrate di ieri aveva dimostrato la sua velocità, ottenendo il secondo tempo al termine delle due sessioni di test, Hamilton ha girato con estrema regolarità, sfruttando la sua occasione nel modo migliore e regolando la BMW di Kubica (il più veloce anche nella sessione di prove iniziale di oggi) e il compagno di scuderia Kovalainen. Solo quarto, con la prima delle due Ferrari, Felipe Massa.

Ottime prestazioni anche per Jarno Trulli, sesto con la Toyota, Nico Rosberg, settimo con la Williams che sta confermando importanti progressi; David Coulthard ottavo con una Red Bull molto aggressiva.

Raikkonen paga dunque la prima incertezza tecnica della F2008: al termine della prima fase di prove il campione del mondo improvvisamente ha rallentato adagiandosi poi sul lato della corsia del box.

Era quinto, e qualificato ma per recuperare la macchina i meccanici sono intervenuti fuori dalla pit lane e Raikkonen, come vuole il regolamento, non ha più potuto fare rientro in pista.

Male anche Alonso, solo dodicesimo: “siamo indietro e dobbiamo essere realistici. Partendo così indietro dobbiamo cercare semplicemente di andare a punti, è inutile pensare di poter arrivare a giocarci la vittoria. Ma la macchina sta facendo progressi, nel corso della seconda partenza eravamo in vantaggio e stavamo realizzando un ottimo tempo. Poi, quando ho visto il display, mi sono accorto che era stato annullato per via di una bandiera rossa uscita appena 100 metri prima che tagliassi il traguardo. Non cerco scuse, ma sicuramente siamo stati molto sfortunati”.

La sua Renault ha ancora tanti problemi: “Abbiamo delle difficoltà – riconosce il general manager Flavio Briatore – anche se non me ne aspettavo così tante, soprattutto da Alonso. E comunque in pista abbiamo dimostrato di poter fare anche molto bene; la bandiera rossa che è stata segnalata ad Alonso quando spingeva per passare al Q3 ci ha sicuramente molto penalizzato”.

Prove libere Melbourne: il duello è iniziato

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Il primo duello in pista della stagione di F.1 tra Ferrari e McLaren finisce in parità. Kimi Raikkonen, campione del Mondo in carica, è stato il più veloce nella prima sessione di prove (1’26″461) in Australia, mentre nella seconda è arrivata la zampata di Lewis Hamilton (1’26″559).

Il caldo è stato protagonista. In Australia è fine estate ma non si vede: 36 gradi l’aria, quasi 50 sull’asfalto. Per questo nella sessione del pomeriggio quasi tutti i piloti hanno dovuto fare i conti con un degrado eccessivo delle gomme, soprattutto quelle a mescola più morbida.

La Ferrari è andata molto bene al mattino, con Raikkonen primo davanti a Hamilton (a quasi mezzo secondo) e Felipe Massa. A seguire l’altra McLaren di Heikki Kovalainen.

Nel pomeriggio la situazione si è ribaltata. Raikkonen ha provato sulla sua F2008 un nuovo alettone anteriore per cercare di modificare l’assetto della monoposto, mentre Massa (terzo a 1″ da Hamilton) ha proseguito con quello utilizzato al mattino.

I ferraristi sono andati bene con le gomme a mescola più dura, mentre con quella morbida ci sono state tante difficoltà a causa dell’alta temperatura dell’asfalto.

A tre minuti dalla fine poi Hamilton, con gomme morbide nuove e probabilmente poca benzina nel serbatoio, ha piazzato il miglior tempo in 1’26″559.

Massa invece ha lavorato soprattutto per la gara, dicendosi molto soddisfatto del passo della Ferrari. A 15 minuti dalla fine della sessione poi il brasiliano è anche finito in testacoda ad alta velocità, ma è riuscito comunque a riprendere la pista e proseguire le prove.

Raikkonen invece ha chiuso sesto a 1″6 da Hamilton, poco convinto dell’assetto provato sulla sua F2008. Ma c’è tempo per sistemare le cose.

L’assenza del traction control sulle monoposto 2008 ha causato tante uscite di pista e testacoda, fortunatamente senza conseguenze.

Dalle prime prove è emerso dunque un sostanziale pareggio tra Ferrari e McLaren.

Dennis non lascia la Mclaren

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Ron Dennis non lascerà il comando della scuderia McLaren. A rivelarlo è l’autorevole sito Autosport.com, secondo cui prima di partire per Melbourne, dove nel week-end avrà inizio il Gran Premio d’Australia che apre il Mondiale 2008 di Formula 1, Dennis avrebbe chiamato a rapporto tutto lo staff del Technology Centre della McLaren nel quartier generale di Woking per assegnare le consegne prima della partenza per Melbourne, assicurando che sul muretto dei box ci sarebbe stato ancora lui.

Se la notizia venisse confermata dai fatti, verrebbero smentite le voci di un abbandono di Dennis prima dell’inizio della stagione in seguito alla spy-story ai danni della Ferrari nel corso del Mondiale 2007.

Nelle passate settimane, Dennis aveva pensato di lasciare almeno uno dei tre incarichi ricoperti attualmente alle “frecce d`argento”: presidente ed amministratore delegato del McLaren Group e di team manager della scuderia di Formula 1.

Tuttavia, il n° 1 della McLaren ha cambiato idea ed ha deciso di restare alla guida del team, confermando la decisione ai membri della squadra prima della partenza per Melbourne.