Ferrari svela le carte, puntare su qualifiche e Felipe Massa


Da adesso in poi è necessario che ogni singolo componente della squadra dia il massimo. La Ferrari necessita di concentrare le sue forze su Fernando Alonso, unico rimasto per la lotta al titolo. Stefano Domenicali elogia le prestazioni in pista della rossa ma avverte” Bisogna migliorare in qualifica”, mentre il presidente da Maranello incita lo sfortunato Massa, cercando di ottenere dal brasiliano quella grinta che si possa materializzare in performance da vero campione( e non solo in occasione del penultimo Gran Premio che si disputa in Brasile).

Qui con le gomme dure siamo stati veramente competitivi in gara” questi i commenti di Domenicali dopo il Gran Premio, ma bisogna stare allerta e ricordarsi che le Red Bull stando davanti hanno praticamente fatto il passo, anzi può essere dato per scontato che Vettel e Webber abbiano tranquillamente amministrato il divario dal ferrarista e che quindi il vero potenziale della Red Bull in questa fase cruciale sia ancora invisibile ai suoi concorrenti.

Poi il team boss della Ferrari ha continuato”Credo che stiamo facendo un ottimo lavoro in preparazione delle qualifiche. Se stiamo davanti a loro li possiamo battere, altrimenti diventa dura”.

Come sempre Fernando Alonso tenta di tirare il morale ricordando che forse la gara appena trascorsa è la più critica, ovvero quella dove la sua Ferrari si adattava meno, dunque il terzo piazzamento è meglio di ciò che si aspettava, considerando il fatto che le McLaren sono dietro e con gravi problemi di affidabilità

Il presidente Montezemolo non si concentra sui complimenti e sposta l’attenzione sul morale di Massa, sicuramente non al massimo dopo la deludente prestazione a Suzuka.

Massa sarà un nuovo Barrichello


La politica degli ultimi anni in casa Ferrari è evidente. Pilota di punta e spalla. Questa è la gestione piloti da sempre attuata dalla Ferrari e adesso che il team italiano è in possesso del pilota più forte del mondo, ovvero di Alonso, non cambierà mai strategie per via delle minacce del brasiliano Massa. Felipe in questi giorni ha avvisato: “Non sarò il secondo Barrichello. Se così fosse me ne vado”. Poi sono arrivate la parole di conforto del presidente Montezemolo, le solite parole che non altro scopo se non quello di calmare le acque. Per farla breve la Ferrari non lascerà mai i suoi piloti allo sbaraglio come fa attualmente la Red Bull o come finge di fare la McLaren, dunque se Felipe vuole rimanere in F1 è consigliato che cominci a guardarsi attorno.

Se questo dovesse accadere prima del 2012, la Ferrari come reagirà, con chi sostituirà l’ex vice campione 2008? Robert Kubica? Il polacco piace a moltissimi, è amico di Fernando Alonso, ma è troppo bravo per sostituire Massa. Rovinerebbe una grande opportunità, guidare per una Ferrari senza poter sperare la vittoria del titolo, perché la squadra ha obiettivi chiari, far strage di vittorie come ai tempi del Kaiser, ma con lo spagnolo coccolato dalla Santander che sborsa i soldi.

Ripescare Fisichella? Briatore per diversi anni lo ha impiegato alla Renault come maggiordomo di Alonso ed è sempre andato bene. La Ferrari potrebbe schierarlo senza nulla da perdere, ma il campionato costruttori necessita di un pilota che arrivi per lo meno con costanza al podio senza intralciare il compagno rivale.

Alonso vince, ma i motori Ferrari possono tradire


Allarme motori! Pare proprio che da ora in poi alla Ferrari ci sarà un’ulteriore sfida pronta a porre a giudizio la resistenza dei motori italiani. Fernando Alonso ha vinto a Singapore con lo stesso propulsore utilizzato in Germania ed in Ungheria, un motore che ha permesso allo spagnolo di portare a casa 68 dei 75 punti.

Mancano 4 gare o forse 3, dato che il Gran Premio della Corea fa parlare molto di se. Comunque sia la Ferrari ha già da qualche gara utilizzato tutti gli 8 motori disponibili, mentre Red Bull e McLaren possiedono ancora un’ulteriore possibilità. Se lai dovesse arri Ferrarvare ad utilizzare il nono motore, oltre alla penalità economica, Alonso sarà soggetto nella gara interessata ad una retrocessione di dieci posizioni rispetto al suo arrivo nelle prove del sabato.