Brawn: “Andiamo in Bahrain per vincere. Come sempre”

Non parlategli di secondo posto. Ross Brawn ha in mente solo la vittoria e da una “vecchia volpe” come l’ex tecnico della Ferrari ormai siamo abituati ad ogni sorpresa. Nessuno lo scorso anno avrebbe mai scommesso sul trionfo della Brawn GP, la scuderia sorta dalle ceneri della Honda e portata alla vittoria da una coppia di piloti piuttosto insolita: Jenson Button e Rubens Barrichello, due personaggi di cui la F.1 pareva volersi sbarazzare in gran fretta. Per il 2010, Brawn è riuscito a portare alla Mercedes GP addirittura il sette volte campione del mondo di F.1 Michael Schumacher che aveva smesso di guidare una monoposto da ben tre anni. E in pochi mesi il kaiser è tornato ai suoi livelli, almeno stando alle parole del direttore sportivo della scuderia tedesca. E adesso Brawn si è pure messo in testa di poter vincere in Bahrain: “Il nostro obiettivo è vincere tutte le prossime gare – confessa l’ex tecnico della Ferrari –. E il prossimo Gran Premio da affrontare è quello del Bahrain”.

Brawn: “Schumi vincerà il titolo piloti”

schumi_brawnMichael Schumacher vincerà il campionato del mondo 2010”, firmato Ross Brawn. Non ha dubbi il direttore sportivo della Mercedes Gp, l’ex Brawn Gp che detiene i titoli iridati della stagione 2009, avendo trionfato nella classifica costruttori e pure in quella piloti con Jenson Button, ora alla McLaren. Secondo Brawn, infatti, il pilota tedesco sette volte campione del mondo (due con la Renault e cinque con la Ferrari) sarebbe il favorito alla vittoria nella prossima stagione. E non importa se in pista ci saranno altri campioni, come Fernando Alonso (due volte con la Renault), Lewis Hamilton (con la McLaren) e appunto il detentore del titolo Button. Brawn ha le idee chiare e punta su Schumi, tornato a correre dopo tre anni trascorsi lontano dai circuiti.

Schumacher dimentica la Ferrari: “Alla Mercedes si parla tedesco”

schumi_mercedesDalla Ferrari alla Mercedes Gp il passo è breve. Per averne un’idea basta rivolgersi a Michael Schumacher, uno dei più grandi piloti del mondo, che in agosto (dopo l’incidente a Felipe Massa il 25 luglio) era stato vicinissimo a rientrare in pista con la Ferrari del brasiliano, ma che poi in inverno ha trovato sotto l’albero di Natale la chiamata di Ross Brawn (la mente dei successi di Schumi) alla Mercedes Gp. E così, senza troppe remore, il campione tedesco ha abbandonato Maranello, dove ricopriva il ruolo di super consulente (attività che non è mai stata troppo chiara, né ha mai aiutato il team a vincere), per trasferirsi nella scuderia della casa automobilistica tedesca.

F.1, Herbert: “Il ritorno di Schumi? Interessante”

herbertIl ritorno di Michael Schumacher in Formula 1? “Potrebbe essere stata una decisione azzeccata”. Lo sostiene Johnny Herbert, ex pilota della Sauber e della Renault che nel 1995, al fianco del sette volte iridato tedesco, conquistò due vittorie sulle tre totali della sua carriera. “Michael è un pilota e una persona molto competitiva: posso capire che abbia voglia di tornare a lottare contro Hamilton e Vettel, ma anche con Button e Webber” dice Herbert ricordando che l’australiano (arrivato quarto nella classifica mondiale lo scorso anno) “ha dimostrato che non serve essere giovani per giocarsi la vittoria”. “Sarà un osso duro, Michael” prosegue l’ex pilota che nel 2005 è stato il responsabile delle relazioni sportive della Jordan. “Basta vederlo e immaginare come soffrisse a restare a bordo pista: penso che si sia fermato troppo presto. Stava facendo ancora bene quando ha deciso di lasciare la F.1, ma sono d’accordo con Niki Lauda: perché tornare indietro adesso?” si chiede Herbert che aggiunge la sua voce a quella di Nico Rosberg, compagno di scuderia di Schumacher alla Mercedes Gp, che prevede un rientro difficoltoso per il campione tedesco.

F.1, Booth punta sulla Virgin di Richard Branson

virginSir Richard Branson, stupiscici ancora. Dopo il progetto dei viaggi spaziali dedicati ai multi milionari, il proprietario della Virgin ha deciso di sbarcare anche in Formula 1. C’è da giurare che la sua presenza non passerà inosservata, visto che, da sempre, Branson è abituato a sbalordire il pubblico. O, per lo meno, a farlo divertire. E se qualcuno potrebbe guardare con diffidenza ai volti nuovi che da marzo (ma non dimentichiamoci che il primo assaggio di F.1 si avrà a Valencia il 1 febbraio con i test), basta che si ricordi di quanti avrebbero puntato sulla Brawn Gp poco meno di un anno fa, quando la Honda, uscendo dal mondiale, cedette macchine e scuderia all’ex direttore tecnico della Ferrari. Certo, Ross Brawn aveva un’esperienza decennale in F.1, ma Branson si sta impegnando seriamente, anche economicamente. Lo conferma anche John Booth, proprietario della Manor Sport, diventata Virgin Racing dopo l’accordo con Branson: secondo Booth, l’imprenditore inglese dimostrerà, infatti, le sue capacità costruendo un progetto che stupirà.

F.1, Button: “Voglio tenermi stretto il numero 1”

buttonDa “paracarro” (secondo la definizione di Flavio Briatore) a campione del Mondo. Il passo che ha separato un’anonima carriera dal trionfo in Formula 1 è stato piuttosto breve per Jenson Button che a inizio stagione 2009 si era quasi ritrovato senza un team per poi sorprendere tutti vincendo il titolo piloti e contribuendo alla vittoria in quello costruttori della Brawn Gp. E dopo il 2009 esaltante, il pilota inglese ha deciso di cambiare scuderia, finendo alla McLaren al fianco dell’altro inglese Lewis Hamilton, campione del Mondo 2008.