L’annosa questione del problema della ricarica delle auto elettriche è vicina alla risoluzione.
Ieri in Senato è stato approvato il disegno di legge che permette di effettuare un importante passo in avanti verso la diffusione di una rete nazionale di colonnine di ricarica che possa evitare che le auto elettriche rimangano a secco, avendo un’autonomia spesso molto limitata.
La casa automobilistica Daimler e quella cinese BYD si sono unite per entrare nel mercato delle auto elettriche.
Lo hanno annunciato in un comunicato congiunto le due società, fuse nella joint venture Daimler-BYD, in cui veniva anche comunicato che la presentazione ufficiale avverrà già nel prossimo Salone dell’Auto di Pechino che si terrà il mese prossimo. La nuova auto si chiamerà Denza in tutto il mondo, tranne che in Cina in cui pare che gli amministratori siano indecisi se chiamarla Tengshi o Dingcheng.
In base a quanto sostenuto in recenti voci ed indiscrezioni che si stanno rapidamente diffondendo sul web, la nuova Volkswagen Golf elettrica potrebbero davvero essere lanciata sul mercato molto prima di quanto previsto e di quando tutti si aspetterebbero.
Sembra che la nuova Volkswagen Golf elettrica farà il suo esordio in commercio nel corso del prossimo anno: il periodo ideale per lanciare tale vettura dovrebbe corrispondere a qualche mese dopo il rilascio della Golf VII, ovvero la nuova generazione che dovrebbe essere presentata nel corso degli ultimi mesi di quest’anno.
Se le auto elettriche in Italia non si diffondono, è specialmente a causa della carenza di punti di ricarica, o per la difficoltà nel raggiungerli. Per questo la Renault, probabilmente la casa automobilistica più impegnata da questo punto di vista, ha avviato con l’Enel una collaborazione per un “innovativo modello di integrazione per la mobilità elettrica”. Nome pomposo a parte, di che si tratta?
La Nissan Leaf è senza dubbio una delle auto elettriche più apprezzate al mondo. Auto dell’anno e miglior auto venduta in Europa nel 2011, nonostante questi titoli ha ancora penetrato poco il mercato europeo. Attualmente infatti è venduta in 14 nazioni UE in appena 110 concessionarie. Una limitazione visto che potenzialmente potrebbe diventare una delle auto più diffuse al mondo, e per questo la casa nipponica ha deciso di moltiplicare i suoi sforzi.
Diciamo la verità, le vere attrazioni del Salone di Ginevra di quest’anno sono le auto elettriche. Sì, quelle sportive e di lusso sono belle da vedere, ma c’è ben poco di nuovo. Per questo ad ogni presentazione di un’auto EV c’è la ressa per ammirarle. L’ultimo gioiellino ad essere presentato in ordine di tempo è la Renault Zoe, una macchina annunciata da anni ma che finalmente è pronta ad entrare sul mercato.
Gli svizzeri hanno dimostrato sempre di saperci fare con le energie pulite ed anche all’attuale edizione del Salone di Ginevra 2012 l’attenzione verso il settore ecologico è di primaria importanza. Infatti, è stato dedicato un intero padiglione “verde” nel parco che precede il luogo in cui si svolge l’evento, in cui vengono presentati i vari prototipi di auto elettriche e plug-in. Tra le varie novità elettriche che accompagnano l’attuale edizione della manifestazione svizzera, troviamo certamente la Renault Zoe, che ormai sta per essere lanciata sul mercato.
Dopo aver molto parlato di tecnologie democratiche che migliorano la vita dell’automobilista, dopo la novità del motore EcoBoost 1.0 e, infine, dopo la presentazione su un palcoscenico fuori dal comune della nuova B-MAX, Ford pensa già al prossimo passo da fare sul vecchio continente: le auto elettriche a zero emissioni.
Quale occasione migliore se non il Salone di Ginevra 2012 ormai pronto a partire? Sarà qui che l’azienda di Dearborn metterà a disposizione per le prove su strada la sua auto più conosciuta, la Ford Focus, con motore elettrico.
Se l’immagine di apertura ha catturato la vostra attenzione, non preoccupatevi. Non stiamo per annunciare un cambio di brand del gruppo americano ma stiamo per parlarvi delle novità a cui Ford sta lavorando per quel che riguarda l’ecocompatibilità e l’ecosostenibilità dei suoi veicoli e delle sue fabbriche.
In un mondo in cui si parla continuamente di inquinamento, spesso attribuito alle autovetture, Ford non perde di vista l’aspetto green del proprio lavoro. Non solo per quanto riguarda la ricerca e la progettazione nel campo dei motori in sé per sé, ma anche per quanto riguarda l’inquinamento che le proprie fabbriche possono avere. E così Ford sta guardando, oltre che alla democratizzazione delle tecnologie ed alla loro diffusione per una guida più confortevole e sicura, ad un futuro più verde. Vediamo dopo il salto qualcosa in più.
Il testo redatto dalla commissione parlamentare Trasporti e Attività produttive della Camera ha reso noto di aver stipulato un provvedimento che gli automobilisti in genere e gli ambientalisti in particolare attendevano da tempo: è stato previsto un bonus che può arrivare a oltre 5 mila euro di per chi acquista una auto elettrica.
L’incentivo è stato incluso nel testo base in adozione: il passaggio siuccessivo della manovra è quello di essere esaminato dall’Aula dopo la pausa estiva. Nel dettaglio, si parla di un bonus fino a 5.000 euro per le auto acquistate entro il 2012.
L’incentivo tocca quota massima di 3.000 euro per il 2013, 2.000 per il 2014, fino a 1.000 euro nel 2015.
Resta fuori solo l’Italia, perennemente in ritardo rispetto alla individuazione di un piano politico-strutturale che favorisca e incentivi in maniera evidente l’utilizzo delle auto elettriche. A chiamare la componente politica e settoriale verso un impegno concreto in tal senso è Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae. Lo stesso Filipponi evidenzia, infatti, che
“Con il Piano Merkel, approvato in questi giorni dal Governo tedesco, praticamente tutta l’Europa ha messo a punto coordinati programmi di incentivazione per lo sviluppo dei veicoli elettrici. Solo l’Italia brilla per la sua assenza ed ha una posizione divenuta sempre più difficile da comprendere”.
Sul mercato nordamericano è attesa solo per il prossimo anno, ma la 500 EV, versione completamente elettrica della nota utilitaria chic torinese, già fa parlare di sé. E non per le sue qualità.
È lo stesso amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a dichiarare che la 500 EV farà perdere al neonato Gruppo Chrysler-Fiat ben 10.000 dollari su ogni singolo esemplare prodotto e venduto. Ciò nonostante il prezzo di questa 500 sarà almeno tre volte superiore rispetto a quello della corrispondente versione a benzina.
Sono le batterie a ioni di litio che la equipaggiano ad alzare vertiginosamente i costi. E anche se la coppia motrice sembra promettere grande divertimento per chi guida, peraltro con una discreta autonomia (circa 160 chilometri con una ricarica), a Torino serpeggia il malcontento.
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