Alfa Romeo e Chrysler, amore possibile?

Quando parlammo dei primi interessamenti di Alfa Romeo circa l’apertura di una nuova fabbrica negli Stati Uniti d’America era il mese di dicembre, e d’allora quasi nulla sembra essersi mosso verso la concretizzazione delle buone intenzioni di Sergio Marchionne.

Se per quanto concerne il cambio a noi positivo tra euro e dollaro (che quando ci fu questa importante decisione rappresentava uno dei fattori principali) nulla è cambiato, sul fronte alleanze con case automobilistiche locali lo scenario sembra smuoversi, anche se non eccessivamente. Pare infatti possibile un “amore” tra Alfa Romeo e Chrysler, orientato proprio ad una maggiore affermazione delle due big del settore automobilistico in terra statunitense (con ovviamente l’azienda di casa nostra più impegnata in questo senso rispetto alla possibile collaboratrice americana).

L’etanolo fatto in casa ad un dollaro per gallone

Come anche visto insieme qualche tempo fa, il prezzo della benzina sta facendo disperare gli automobilisti (e tutti gli altri che ne usufruiscono) di tutto il mondo, statunitensi in testa, anche se come ben noto pagano un prezzo irrisorio confronto quello che siamo costretti a pagare noi in Italia.

Ad ogni modo è proprio dalla società statunitense E-Fuel Corp che arriva un prodotto in grado di salvare le tasche di tantissime famiglie: l’etanolo fatto in casa ad un dollaro per gallone.

BMW X6 sbanca il mercato statunitense

SUV di fascia alta derivato dalla già affermata X5, ma dalla quale si differenzia per la carrozzeria dalla coda più sfuggente e dal padiglione più inclinato, in modo da sembrare una sorta di coupé a quattro porte molto rialzata da terra.

Questo l’identikit della BMW X6, che ha letteralmente sbancato il mercato statunitense. E’ infatti stato reso noto da Norbert Reithofer (responsabile dell’ufficio acquisti BMW) che le ragguardevoli 40.000 unità della vettura approdate in quel degli States, con circa metà di queste ultime destinate alle concessionarie, sono già state vendute tutte, e sono anche iniziate a nascere le liste d’attesa per accaparrarsene un esemplare.

Ecco la lista dei prezzi della benzina in Europa ed in U.S.A.

Alzi la mano chi in questi ultimi giorni, aprendo un giornale o vedendo un TG, non si è subito messo le mani nei capelli per gli aumenti sconsiderati e costanti del prezzo del petrolio. Ciò ovviamente si ripercuote sul costo della benzina, negli altri paesi così come nel nostro, che rimane comunque uno dei più costosi anche per colpa dell’alta tassazione dell’oro nero.

L’aumento dei prezzi, come appena accennato, non riguarda solo l’Italia o l’Europa, ma anche gli Stati Uniti d’America, dove gli autisti sono su tutte le furie per il prezzo della benzina anche lì aumentato moltissimo negli ultimi tempi. Ma sarà davvero così tremendo il prezzo che pagano gli americani, o forse non sono a conoscenza dei prezzi europei?

Noi opteremmo per la seconda ipotesi, infatti stiamo per vedere insieme una classifica con la lista dei prezzi della benzina in Europa ed in U.S.A.. Chi è che deve davvero lamentarsi? Vediamo:

410.000 Volkswagen Passat richiamate in U.S.A.

Richiami di autovetture dovuti a problemi tecnici. Chissà quante volte ne abbiamo parlato, e chissà quante volte queste sette parole hanno sconfortato i possessori di taluni veicoli.

Ebbene sì, cari autolettori, anche se in più di un’occasione ci eravamo augurati di non doverne parlare più, siamo purtroppo ancora una volta di fronte ad un richiamo di auto per problemi tecnici. Questa volta i problemi sono locati negli Stati Uniti d’America e riguardano 410.000 Volkswagen Passat datate dal 1999 fino al 2005.

Mercato dell’auto: in Italia, Giappone ed U.S.A. è crisi nera

Viviamo tempi non certamente floridi sotto il punto di vista dell’economia generale, e anche il mercato dell’auto inizia ad accusare il colpo in mezzo mondo.

Stiamo infatti parlando di un marzo (per non dire un 2008) se non proprio nero almeno grigio scuro per quanto concerne le vendite in paesi importanti come Italia, Giappone e Stati Uniti d’America, dove la crisi relativa all’esorbitante prezzo del petrolio e qualche altra “mazzata” locale hanno fatto sì che si vendessero pochissime automobili.

Nel nostro paese i non felici dati sono esattamente questi: a marzo 2008 un crollo del 18,76% con 212.326 nuove auto immatricolate, contro le 261.370 di un anno fa.

I produttori tedeschi verso un paese con bassi costi di produzione: gli U.S.A.!

Qualcuno esclamerebbe “il mondo alla rovescia”, carissimi autolettori, ed effettivamente la notizia che vi segnaliamo oggi è un qualcosa che, se profetizzato solo qualche anno fa, avrebbe senza ombra di dubbio fatto urlare quasi tutti alla fantascienza più spinta.

Stiamo infatti parlando della situazione economica che abbiamo attualmente di fronte a noi, con l’euro arrivato ad un cambio di circa 1,50 dollari e l’andamento generale del paese a stelle strisce che poche volte nella storia è stato così traballante. Tutto questo, per farla breve, ha fatto considerare dai produttori di auto tedeschi gli U.S.A. un paese con bassi costi di produzione!

California, autostrada chiusa per invasione di api!

Carissimi autolettori, quella che vi stiamo per raccontare è una storia pressoché assurda, ma realmente verificatasi in quel degli States, più precisamente in California.

Scenario della bizzarra faccenda è stata la Highway 99, vicino Sacramento, dove un tir con un carico di, udite udite, 12 milioni di api (apparentemente) semi-addormentate si è incidentalmente ribaltato con delle conseguenze che, siamo sicurissimi, in molti avrete già ampiamente intuito…