Hyundai Coupe Genesis

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Hyundai Coupe Genesis arriverà nei prossimi mesi in Europa con il compito di rubare terreno alle case europee e giapponesi in materia di coupè economicamente accessibili.

A giudicare dalle immagini diffuse in via più o meno ufficiale da Hyundai sembra proprio che la nuova sportiva coreana si guadagnerà una nutrita schiera di ammiratori.

Prima di tutto l’estetica aggressiva e accattivante, fattore determinante in una vettura “emozionale” come una 2+2. La nuova Hyundai Genesis sfoggia un design riuscito e a tratti decisamente originale: una cosa rara di questi tempi.

Bassa e larga, è dotata di muscolosi passaruota atti a movimentare la fiancata a cuneo. Il cofano è solcato da due pronunciate nervature che convergono verso la calandra, dal look semplice e pulito.

Linea di cintura alta e finestratura laterale ridotta e arcuata verso il posteriore fanno il resto, conferendo personalità all’insieme. Il retrotreno non delude, grazie alle riuscite luci di coda a goccia, ai fianchi muscolosi e all’aggressivo estrattore munito di due terminali di scarico.

Gli interni sono caratterizzati da una console centrale massiccia, dalla quale prendono origine due “nicchie” in corrispondenza di pilota e passeggero.

F1, Honda sfortunata

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Rubens Barrichello è stato autore di una bellissima gara oggi sul tracciato dell’Albert Park, nell’appuntamento di apertura della stagione 2008, ma la soddisfazione del sesto posto è stata presto cancellata dalla delusione per essere stato estromesso dalla zona punti a causa di un irregolarità in pitlane.

Il primo GP dell’anno si è rivelato una gara a eliminazione, nella quale solo sette piloti sono giunti al traguardo, con Jenson purtroppo compreso nell’elenco dei ritirati vittime della sfortuna. Button ha effettuato un’ottima partenza, infilando subito Fernando Alonso, ma nella mischia alla prima curva è stato urtato da Sebastian Vettel, con conseguente rottura della sospensione posteriore sinistra e ruota di traverso, e lì è finita la sua gara.

“Sono scattato bene, superando Alonso e affiancando Vettel” ha affermato Jenson. “Purtroppo, c’è stato quel contatto, come capita in gara, che ha danneggiato la mia monoposto mentre in tre o quattro macchine molto vicine stavamo approssimandoci alla prima curva, stretta e veloce. Ho toccato la fiancata della macchina di Vettel, la quale per un attimo è sembrata andare in testa coda, poi lui ha sterzato colpendo la mia ruota posteriore mentre stavo passando. Ho pensato di riuscire a raggiungere i box per un’eventuale riparazione, ma poi ho realizzato di non potere proseguire a causa della rottura del braccetto posteriore sinistro“.

Poco dopo, il team ha chiamato Rubens per il secondo dei due pitstop previsti, ma negli stessi momenti Timo Glock ha avuto un incidente che ha causato l’ingresso in pista della safety car. Il muretto Honda non aveva alternative. Il brasiliano rischiava di restare senza carburante e quindi il team non ha rimandato la sosta, pur sapendo che in regime di safety car la corsia box viene chiusa e che quindi il suo pilota sarebbe incorso in uno stop and go di 10 secondi.

Durante il pitstop, il lecca-lecca è stato sollevato in leggerissimo anticipo mentre un meccanico stava estraendo il dispositivo di rifornimento dal bocchettone. Rubens è quindi ripartito, uscendo dai box con il semaforo rosso e commettendo così un’infrazione.

Una serie di circostanze davvero negative per un Rubens che per il resto si è distinto con una gara molto determinata. Il brasiliano è infatti partito bene, riuscendo a tenere a bada Kimi Raikkonen per 19 giri e questo è uno degli aspetti positivi che confortano il team dopo questo week-end.

Ecco i migliori marchi di auto di lusso secondo i clienti

Un sondaggio del Luxury Institute di New York ci propone una particolare quanto interessante panoramica sul mondo delle auto di lusso.

La domanda fatta dall’istituto a tutti i fortunati, ricchissimi possessori di auto di lusso è stata, più o meno, questa: “le automobili di lusso di quale marchio vi hanno dato più soddisfazioni ed emozioni particolari nel guidarle?”.

Le risposte sono tutte riassunte in questa classifica dei migliori marchi di auto di lusso secondo i clienti che stiamo per proporvi. Purtroppo non si tratta di una classifica “di competizione” e quindi tutte le voci sono solamente in rigoroso ordine alfabetico:

1. Acura
2. Audi
3. BMW
4. Cadillac

F1, le voci del paddock

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L’atmosfera del paddock ricalca quelle che sono state le tante emozioni del Gran Premio d’Australia. Musi lunghi e poca voglia di parlare nel box Ferrari, tappi di bottiglie di champagne che volano e urla di gioia in quello McLaren con la soddisfazione di Briatore e della Renault nel mezzo. Cominciamo dalla delusione Ferrari.

Kimi Raikkonen, uscito per noie al motore poco prima della fine del Gran Premio, cerca di ragionare con ottimismo su un bilancio negativo: “E’ stato un week-end difficile e sfortunato. Ma la Ferrari non è quella che avete visto. Ci sono dei miglioramenti, e ci sono notevoli possibilità di migliorare ancora. Potevamo arrivare anche alla pole ieri, e oggi le cose potevano andare in modo molto diverso. Non c’è stata fortuna ma dobbiamo continuare a lavorare e guardare al futuro con ottimismo”.

Quando gli chiedono un commento sulla gara, Felipe Massa scuote la testa, ripensando agli errori ma anche alla sfortuna: “Non ne è andata dritta una. E’ vero che l’Australia non mi ha mai particolarmente portato fortuna, ma non posso certo dire che la gara di oggi sia andata bene. Peccato, perché la macchina stava andando bene, e girava molto forte. Sul mio recupero dopo la prima uscita ho avuto sensazioni eccellenti dalla vettura“.

Massa critica anche l’atteggiamento di Coulthard nella collisione che li ha visti protagonisti: “Non capisco tanta aggressività, forse non mi ha visto. Ma non capisco come possa non avermi visto”.

Luca Baldisseri non gira intorno al problema: “E’ stato un disastro, dall’inizio alla fine. Anzi, direi che se è cominciata male è finita anche peggio. Ma siccome bisogna cercare di valutare anche gli aspetti positivi, posso dire che le due macchine hanno avuto dei momenti eccellenti in cui si sono dimostrate estremamente veloci e competitive. Ripartiremo di qui. Errori dei piloti? Mah… non mi sembra il caso di banalizzare. Ci sono stati dei problemi, dobbiamo valutarli tutti”.

Salone di Ginevra: Ford Fiesta

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Non è una sorpresa che le piccole si siano “affilate”, nella meccanica e nelle forme, fin dal lancio della Grande Punto nel 2005.

Ma stavolta, con la nuova Ford Fiesta si superano davvero le attese, perchè le superfici ricalcano perfettamente il prototipo Verve, apparso lo scorso settembre a Francoforte.

Ovvero si potrà custodire in box una vera e propria opera d’arte, con un nome ed un prezzo da utilitaria.

E se il “contenitore” convince, il resto non si rivela da meno, almeno sulla carta.

I propulsori riprendono in gran parte la gamma attuale benzina e diesel (ma aggiornata per la prossima omologazione Euro 5 anche con filtro DPF e l’aggiunta di un L6 benzina by Focus), però i progettisti hanno contenuto i pesi nonostante le dimensioni leggermente cresciute.

Per promuovere dinamiche e guidabilità, come sulla cugina Madza 2, la gamma includerà anche una versione eco-sostenibile, la Econetic, che emetterà meno di 100 g\km di CO2.

Anche sul piano sicurezza si parla in grande: di serie ci sarà anche l’airbag per le ginocchia del guidatore. Per completare, sotto le linee “postmoderne” non mancano degni equipaggiamenti, come gli schermi Convers+, rubati dalla Mondeo, che Ford prevede di montare sull’85% della propria produzione.

Primo GP di F1, disfatta rossa

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La sagra degli errori. Il GP d’Australia di Formula 1 ha visto più sbagli che prodezze, con 14 ritirati su 22 piloti al via. L’unico, o quasi, a non mettere una ruota fuori posto è stato Lewis Hamilton. Che ha vinto, con grandissimo merito, dopo aver conquistato la pole e dominato la corsa al volante di una McLaren sembrata perfetta.

L’inglese è l’uomo del giorno, non ci sono dubbi. Ma insieme a lui vanno segnalate le bellissime gare di Nick Heidfeld, secondo con la BMW, e Nico Rosberg, terzo con la Williams-Toyota.

Dietro di loro Fernando Alonso (Renault), Heikki Kovalainen (McLaren), Barrichello (Honda) e Nakajima (Williams).

Ma non va dimenticata la corsa di Sebastien Bourdais, che si è dovuto ritirare per la rottura del motore a 3 giri dalla fine. Era quarto con la Toro Rosso, tenendo a bada comodamente Alonso e Kovalainen.

Si può consolare con i due punti guadagnati nonostante lo stop, grazie al notevole numero di ritiri e alla squalifica di Barrichello.

F1, sorpresa per BMW ed Honda

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Nella prima sessione di qualifiche del 2008, la scuderia di Hinwill ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre in questo esercizio.

Robert Kubica scatterà da una fantastica prima fila dopo aver segnato il secondo miglior tempo, mentre il compagno di squadra Nick Heidfeld si lancerà dalla quinta piazza dello schieramento.

“Il secondo posto è un risultato fantastico per tutto il team, è una buona partenza di stagione! Ho preso molti rischi nel secondo run della Q3, ma alla fine hanno pagato. Sono finito largo alla curva 12 passando sull’erba artificiale perdendo due o tre decimi e forse la pole” ha detto Robert Kubica.

“Sono molto soddisfatto anche se ho mancato la quarta posizione di pochi centesimi. L’intera qualifica è andata liscia, è un risultato superbo per la squadra, più di quanto ci aspettavamo. Dopo che i nostri test iniziali con la F1.08 non erano stati molto buoni abbiamo continuato a dire che lavoravamo duramente e che saremmo progrediti” ha sottolineato Nick Heidfeld.

“Questo diventa evidente oggi, è una ricompensa fantastica per gli sforzi della squadra. E’ il nostro primo passo nella direzione che volevamo prendere quest’anno. Aspetto la gara con impazienza. Senza controllo di trazione la partenza sarà eccitante e mi aspetto che sulla distanza di gara la Ferrari sia più forte di oggi”, ha concluso il tedesco.

L’Honda Racing ha concluso una positiva prima sessione di qualifiche dell’anno all’Albert Park, contro ogni aspettativa.

Rubens Barrichello e Jenson Button sono stati veloci, restando fuori dalla top ten di 2 decimi scarsi, e affronteranno la gara di domani, prevista sui 58 giri, scattando rispettivamente dalla 11° e dalla 13° piazzola della griglia.

Salone di Ginevra: Maserati Granturismo

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Linee tese, ispirate alla Quattroporte, realizzate dalla sapiente mano di Pininfarina; passaruota bombati, che mettono fin da subito in chiaro chi si ha di fronte.

Cerchi in lega che seguono la fantasia del tridente, giusto per non tenere mai nascosta l’anima emiliana; interni in pelle “Poltrona Frau” e Alcantara dalla pregevole fattura, perché il fortunato che compra un’auto come questa pensa anche alla comodità.

Sul frontale la Maserati GranTurismo presenta un ampia griglia concava che da origine ad una bocca gigante, che presenta orgogliosamente in segno del tridente.

I gruppi ottici si estendono fino ai passaruota, sotto i quali si trovano i cerchi in lega dal design nuovo che richiama il disegno dello stemma del tridente.

Il posteriore integra uno spoiler sul bordo superiore del cofano, i quattro terminali di scarico cromati e i fanali triangolari con tecnica LED.

Sotto l’ elegante cofano della Maserati Granturismo gli ingegnieri modenesi hanno piantato un motore con i geni della famosa sorella di Maranello, che si fregia della cosìdetta “cura S“. Il propulsore V8 con 4.244 cc è lo stesso che equipaggia l’ammiraglia Quattroporte, ma ha un surplus di 35 CV scaricati a terra da un cambio elettroattuato “MC-Shift“, con passaggi di marcia ancora più veloci.

Con 440 cavalli, 460 Nm a 4.750 giri, questo motore riesce a catapultare la GT in 5,2 secondi da 0 a 100 ed a una velocità massima di 285 orari, nonostate la massa di 1.955 kg.

La trasmissione è dotata di controllo cosiddetto auto-adattivo che adegua il tipo di cambiata allo stile di guida e alle condizioni di marcia. Il guidatore può scegliere tramite tasti sul cruscotto tra quattro differenti modalità di funzionamento: Auto normal, auto sport, bassa aderenza/auto ice e Manuale.

Tutto questo fa della nuova GT una coupè bellissima, italianissima e con prestazioni di tutto rispetto. Il capitolo meno gradevole è sempre quello di prezzi e consumi.

Hamilton al top, Raikkonen in fondo…

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Hamilton parte in pole, con Raikkonen giù costretto alla prima rincorsa della stagione, addirittura dalla ottava fila e dal quindicesimo posto a causa di un problema di pressione al carburante che ha fatto finire prestissimo le sue prove.

Confermando l’affidabilità di una vettura che già nel corso delle prove cronometrate di ieri aveva dimostrato la sua velocità, ottenendo il secondo tempo al termine delle due sessioni di test, Hamilton ha girato con estrema regolarità, sfruttando la sua occasione nel modo migliore e regolando la BMW di Kubica (il più veloce anche nella sessione di prove iniziale di oggi) e il compagno di scuderia Kovalainen. Solo quarto, con la prima delle due Ferrari, Felipe Massa.

Ottime prestazioni anche per Jarno Trulli, sesto con la Toyota, Nico Rosberg, settimo con la Williams che sta confermando importanti progressi; David Coulthard ottavo con una Red Bull molto aggressiva.

Raikkonen paga dunque la prima incertezza tecnica della F2008: al termine della prima fase di prove il campione del mondo improvvisamente ha rallentato adagiandosi poi sul lato della corsia del box.

Era quinto, e qualificato ma per recuperare la macchina i meccanici sono intervenuti fuori dalla pit lane e Raikkonen, come vuole il regolamento, non ha più potuto fare rientro in pista.

Male anche Alonso, solo dodicesimo: “siamo indietro e dobbiamo essere realistici. Partendo così indietro dobbiamo cercare semplicemente di andare a punti, è inutile pensare di poter arrivare a giocarci la vittoria. Ma la macchina sta facendo progressi, nel corso della seconda partenza eravamo in vantaggio e stavamo realizzando un ottimo tempo. Poi, quando ho visto il display, mi sono accorto che era stato annullato per via di una bandiera rossa uscita appena 100 metri prima che tagliassi il traguardo. Non cerco scuse, ma sicuramente siamo stati molto sfortunati”.

La sua Renault ha ancora tanti problemi: “Abbiamo delle difficoltà – riconosce il general manager Flavio Briatore – anche se non me ne aspettavo così tante, soprattutto da Alonso. E comunque in pista abbiamo dimostrato di poter fare anche molto bene; la bandiera rossa che è stata segnalata ad Alonso quando spingeva per passare al Q3 ci ha sicuramente molto penalizzato”.

Prove libere Melbourne: il duello è iniziato

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Il primo duello in pista della stagione di F.1 tra Ferrari e McLaren finisce in parità. Kimi Raikkonen, campione del Mondo in carica, è stato il più veloce nella prima sessione di prove (1’26″461) in Australia, mentre nella seconda è arrivata la zampata di Lewis Hamilton (1’26″559).

Il caldo è stato protagonista. In Australia è fine estate ma non si vede: 36 gradi l’aria, quasi 50 sull’asfalto. Per questo nella sessione del pomeriggio quasi tutti i piloti hanno dovuto fare i conti con un degrado eccessivo delle gomme, soprattutto quelle a mescola più morbida.

La Ferrari è andata molto bene al mattino, con Raikkonen primo davanti a Hamilton (a quasi mezzo secondo) e Felipe Massa. A seguire l’altra McLaren di Heikki Kovalainen.

Nel pomeriggio la situazione si è ribaltata. Raikkonen ha provato sulla sua F2008 un nuovo alettone anteriore per cercare di modificare l’assetto della monoposto, mentre Massa (terzo a 1″ da Hamilton) ha proseguito con quello utilizzato al mattino.

I ferraristi sono andati bene con le gomme a mescola più dura, mentre con quella morbida ci sono state tante difficoltà a causa dell’alta temperatura dell’asfalto.

A tre minuti dalla fine poi Hamilton, con gomme morbide nuove e probabilmente poca benzina nel serbatoio, ha piazzato il miglior tempo in 1’26″559.

Massa invece ha lavorato soprattutto per la gara, dicendosi molto soddisfatto del passo della Ferrari. A 15 minuti dalla fine della sessione poi il brasiliano è anche finito in testacoda ad alta velocità, ma è riuscito comunque a riprendere la pista e proseguire le prove.

Raikkonen invece ha chiuso sesto a 1″6 da Hamilton, poco convinto dell’assetto provato sulla sua F2008. Ma c’è tempo per sistemare le cose.

L’assenza del traction control sulle monoposto 2008 ha causato tante uscite di pista e testacoda, fortunatamente senza conseguenze.

Dalle prime prove è emerso dunque un sostanziale pareggio tra Ferrari e McLaren.

Salone di Ginevra: Lancia Delta

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Dando uno sguardo alle vetture presenti al Salone di Ginevra ci si accorge che è tornato di moda il bianco, che sta progressivamente sostituendo l’aggressivo grigio metallizzato nel colore delle auto. E in bianco ha affrontato il pubblico la novità più importante per numeri e posizione sul mercato: la Lancia Delta.

Una vettura molto attesa e non solo perchè richiama un modello-mito che è entrato nella leggenda dei rally tra gli anni ’80 e ’90.

La Lancia doveva infatti allargare la propria gamma, al momento basata fondamentalmente su Ypsilon e Musa.

Dalla metà del 2008 la Delta sarà in vendita e potrà sfidare un lungo elenco di concorrenti nel settore delle medie di alta gamma.

Tra le sue armi, certamente le dimensioni: con un passo di 270 cm e una lunghezza di 450 cm, la nuova torinese ha il vantaggio di una abilità notevole, alla quale si abbina un vano bagagli capiente e favorito dalla linea a due volumi con portellone.

Da notare che i passeggeri posteriori dispongono di vere e proprie “poltrone“, scorrevoli e con schienale reclinabile.

Ma un’autentica Lancia deve essere essenzialmente elegante, ed ecco dunque all’esterno il contrasto cromatico tra il tetto, la carrozzeria e le modanature cromate che regalano slancio all’insieme.

Ferrari, si poteva fare meglio

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Al box Ferrari non c’è preoccupazione ma il pensiero generale è che le cose potevano andare meglio. Felipe Massa e Kimi Raikkonen, infatti, sono stati veloci nella prima sessione di libere a Melbourne, ma nel pomeriggio, anche a causa del gran caldo, hanno avuto parecchie difficoltà con l’assetto delle monoposto. Raikkonen al mattino era stato il più veloce, mentre nel pomeriggio non è andato oltre il sesto tempo.

Non sono molto soddisfatto di come sono andate queste prove” – ha detto il finlandese – “stamattina avevamo trovato delle buone regolazioni della macchina mentre nel pomeriggio abbiamo fatto fatica e i tempi ne sono una conferma. Abbiamo avuto qualche problema. Dobbiamo capire cosa è successo, sistemare le cose e assicurarci che la macchina sia a posto per domani. Le gomme? Posso dire poco”.

Faremo delle modifiche all’assetto per domani e vedremo come reagirà la macchina. Dobbiamo analizzare attentamente i dati per capire come migliorare. Abbiamo visto che, se riusciamo a trovare il giusto assetto, c’è il potenziale per essere competitivi”.

Il campione in carica non è preoccupato del miglior tempo ottenuto da Hamilton nella seconda sessione: “McLaren più veloce? Non lo so, non mi interessa oggi. Dobbiamo pensare a migliorare l’assetto”.

Più tranquillo invece Felipe Massa. Il brasiliano ha chiuso la seconda sessione con il terzo tempo e un brivido per un testacoda ad alta velocità, senza comunque conseguenze.

Salone di Ginevra: Citroen C5

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Alla Citroen si sono posti un obiettivo ambizioso, quello di battagliare, a colpi di vendite, con le ultimissime berline e wagon “evolute”, la cosiddetta Business Class, giocando anche sulle doti dinamiche.

Il risultato è la Citroen C5, modello che racchiude tutta la tecnologia e le conoscenze della Casa Francese e che è stato presentato al Salone di Ginevra.

Le carte in regola per competere con Bmw e Vw in questo settore la Citroen le ha tutte, nello stile come nei contenuti, comuni alla berlina e alla wagon.

La nuova Citroen C5 ha misure simili a quelle di sempre: la 4 porte è più lunga di 3 cm e più larga di 8, mentre la station risulta più corta (di 1 cm) dell’attuale.

Ma l’abitabilità non deluderà così come non mancherà la tecnologia, a cominciare dalle sospensioni “Hydractive 3 Plus” (fornite solo su richiesta), in grado di assicurare un assorbimento eccellente e mantenere la vettura perfettamente piatta in curva.

La vera sorpresa comunque è l’assetto tradizionale sulla versione base

Riguardo la parte elettronica, troviamo il sistema che, mentre effettuate un parcheggio, calcola lo spazio utile e vi dice se “ci state” oppure no. Inoltre non manca il dispositivo che avvisa del superamento involontario di carreggiata.

Sotto il cofano poi, un’ampia scelta di motori. Per quanto riguarda i diesel, saranno disponibili quattro HDi (1.6 da 109 CV, 2.0 da 138Cv, 2.2 da 173 CV e un 2.7 V6 da 208), mentre per quanto riguarda i motori a benzina si può scegliere tra tre possibilità: un 1.8 da 127Cv, un 2.0 da 143 e un potente 3.0 V6 da 215.

Massa punta al titolo

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Appoggiato alla parete retrostante il box della Scuderia Ferrari Marlboro, Felipe Massa ha parlato con i giornalisti riguardo le sue previsioni per la stagione 2008, nel giorno precedente la prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Australia.

Alla richiesta di paragonare la sua attuale situazione con quella di due mesi fa, il pilota brasiliano ha dato una risposta chiara:

Nulla è cambiato rispetto allo scorso anno, per il fatto che questa è la prima gara e tutti quanti partiamo da zero, e la nostra squadra ha lo stesso approccio che aveva l’anno scorso. Questo significa che siamo orientati a finire le gare con il più alto punteggio possibile e a vincere. Questo week-end, sarà interessante vedere chi è davvero più forte dopo la sessione di test invernali. Ovviamente, come sempre, proveremo a vincere”.

Massa non crede che il fatto che la Scuderia abbia conquistato il Campionato del Mondo abbia avuto alcun effetto sul suo approccio nei confronti di questa stagione.

“La Ferrari è sempre sotto i riflettori, e a prescindere dal fatto che siamo campioni o meno, andiamo sempre in pista con soltanto un obiettivo in testa, quello di vincere la gara” – ha affermato. “In alcuni campi abbiamo fatto dei miglioramenti se paragonati all’inverno dell’anno scorso, quando avevamo avuto molti problemi tecnici che si erano ripetuti anche nel corso della stagione stessa. Questo inverno ci sono stati davvero pochi problemi di questo tipo, il che è positivo”.

“Spero che partiremo da qui domenica dopo aver raggiunto il nostro obiettivo. Dove sono ora le Ferrari? In garage, in attesa della luce verde delle prove libere di domani!”.