Heidfeld e Pirelli, Nick vuole ritornare in F1


In questi giorni proprio in Italia il futuro fornitore di pneumatici Pirelli sta testando 4 tipi diversi di mescola per studiare ed adattare i composti alle esigenze della Formula 1. La macchina in uso per i suddetti test è la Toyota del 2009, una macchina veloce e vicina alle prestazioni delle auto attuali, ma allo stesso tempo imparziale in quanto non partecipa a nessuna competizione sportiva conseguentemente al ritiro del colosso giapponese.

Pirelli torna protagonista in Formula 1 dopo un’assenza di ben 20 anni e proprio per venire in contro alle esigenze delle corse ha ingaggiato uno tra i piloti più esperti che lo sport potesse offrire, Nick Heidfeld. Il pilota 33enne dopo il ritiro della BMW-Sauber ha dovuto accettare il ruolo di riserva nel neo team Mercedes, ma fondamentalmente il suo lavoro svolto in questa stagione, in mancanza di test si è concretizzato esclusivamente sul simulatore in fabbrica e dietro le quinte durante gli eventi di gara.

Nick non ha mai avuto intenzione di abbandonare le gare ed è per questo che il pilota ha accettato il ruolo di tester per la Pirelli. Il tedesco sa benissimo che grazie all’assenza dei test, essere a conoscenza del comportamento degli pneumatici è un fattore chiave fondamentale che può sicuramente fare la differenza l’anno prossimo, quando tutti i team si ritroveranno a lavorare con nuovi pneumatici, dei quali non si conosce proprio niente.

Spa e Monza, la Red Bull rischia il mondiale


L’anno scorso fu la Force India con Giancarlo Fisichella a conquistare la pole position ed il secondo piazzamento in Belgio. Come è possibile che una squadra mediocre improvvisamente diventi competitiva ai massimi livelli?

I circuiti di Spa e di Monza, prossimi eventi nel calendario di F1, sono caratterizzati da lunghi rettilinei che determinano l’impostazione della macchina con un bassissimo carico aerodinamico, fattore non decisivo, al contrario della potenza del motore.

La Mercedes ha attualmente i motori più potenti in Formula 1 e la Force India monta tali motori, come la McLaren. L’allarme risuona in casa Red Bull, lo dice lo stesso Horner che alla vicinanza della vigilia del gran premio belga ha ammesso che l’intero campionato può essere compromesso…….

F1, crisi e stipendi piloti


Il ritiro di Toyota e BMW dalla Formula 1 è stato uno dei segnali più evidenti che ha messo in luce il bisogno di abbassare la spesa elevata dei costi, da sempre caratteristica di questo sport. FIA e FOTA hanno promesso un ritorno, in termini economici, pari a quello degli anni 90, ma gli stipendi ed in particolare quello dei protagonisti e quindi dei piloti, hanno subito un reale taglio o sono rimasti invariati? Ecco i risultati della breve indagine condotta dal britannico James Allen.

Quasi tutti i team ingaggiano i propri piloti allo stesso modo. Lo stipendio è diviso in una parte fissa, quasi sempre un 70%, e da una parte bonus costituita dal restante 30%. Appunto quest’ultima parte dipende dalle vittorie, dai podi e dal risultato in classifica che ogni singolo pilota ottiene.

Alla Red Bull hanno le braccia corte, in quanto la parte fissa è pari al 40%, mentre il bonus è pari al rimanente 60%, condizione che sicuramente incentiva i propri piloti a vincere di più. Quest’anno la parte fissa dei piloti Vettel e Webber ammonta a circa 3,5 milioni €, somma che aumenterà conseguentemente all’ottimo progresso della squadra.

Il desiderio di abbassare il prezzo degli stipendi dei piloti c’è stato, soprattutto nel 2009, ma per il momento la vera riduzione ottenuta dai team è nella lunghezza dei contratti stipulati con i propri piloti. Chi ne è uscito vincitore da tutto questo è stato Lewis Hamilton, che seguito fin dalla giovane età da Ron Dennis, proprio nel 2007, anno di debutto, firmò un contratto quinquennale con il suo team del valore di 50 milioni di €, senza contare che Lewis ha dei contratti pubblicitari che gli fanno intascare circa 3 milioni di € all’anno.

Ralf Schumacher difende Michael


Norbert Haug non è l’unico ad aver preso le difese del sette volte campione del mondo, all’uomo Mercedes si è aggiunto l’ex pilota Toyota nonché fratello di Michael. Il ritorno alle corse per il tedesco non è stato semplice come tutti credevano, non sono bastate le prime gare per rivedere lo Schumacher dei bei tempi, questo perché principalmente i problemi sono altri.

Le gomme che si utilizzano adesso non sono le stesse Bridgestone del 2006, le macchine sono diverse, la Mercedes è un team in ascesa, non si effettuano più test infrasettimanali ed in più l’età accompagnata da una maggiore considerazione dei rischi non rende.

Schumacher non è un robot, ha riflettuto sull’azione commessa ed ha chiesto scusa” ha spiegato Ralf.

David Coulthard, Eddie Irvine, Niki Lauda, Jackie Stewart, questi i nomi di tutti i piloti che hanno criticato il pilota della Mercedes, contrariamente a Ralf che considera il ritorno alle corse di suo fratello un bene per tutta la Formula 1: “C’è sicuramente un sacco di gente legata alla storia di Michael. La manovra su Barrichello è stata pericolosa e difficile, ma questo dimostra anche la determinazione del pilota” Ralf ha continuato “In precedenza è stato criticato per essere troppo duro e freddo, mentre adesso……..

Renault per Buemi e Suttil. Trulli non si pensiona


Pausa estiva, motori spenti e caschi appesi, ma il mercato piloti parla ancora di se, anche se i top team hanno confermato la loro linea di conducenti per l’anno avvenire, la Renault ed il pilota Petrov hanno tutti i requisiti per mischiare ancora le carte con i piloti militanti nelle squadre di centro.

Sebastian Buemi è tra i nomi comparsi per sostituire Vitaly nel team francese, ma lo svizzero felice di rimanere a Faenza è stato ulteriormente riconfermato dalla sua squadra e dalla Red Bull: “ La Red Bull mi ha aiutato in passato e mi aiuta ancora, per questo voglio rimanere ancora con loro”.

Adrian Suttil vive una situazione non molto facile, perché in passato il suo team era al centro di critiche per via di debiti che il proprietario Mallya non riusciva a togliersi da dosso. Il team indiano è cresciuto e quando i costi in F1 si abbasseranno sicuramente in Force India si avrà più agevolazione a lavorare con un basso budget, ma Adrian è un pilota promettente e non vuole firmare un contratto triennale con una macchina che non garantisce una seria evoluzione:”Sono felice di stare in Force India, ma io voglio andare avanti. I top team sono completamente chiusi, quindi è difficile trovare un posto”.

Sono solo voci quelle che indicano Jarno Trulli prossimo al pensionamento….

Porsche festeggia i 60 anni a Monterey e Pebble Beach con vetture vecchie e nuove

Sessantanni fa, per la prima volta, Porsche, da piccolo costruttore europeo, spostava il proprio interesse al mercato americano, sbarcando sulle coste degli Stati Uniti. Oggi quella scelta è ricordata dal festeggiamento dell’anniversario dei sei decenni presso la settimana di eventi che si terranno dal 9 al 15 agosto 2010 tra Monterey, una cittadina di 30.000 abitanti in California, affacciata sull’Oceano Pacifico, e Pebble Beach, nomea più nota che accoglierà il Concorso d’Eleganza di ferragosto.

Lancia Yspilon e nuova Phedra, informazioni sulle due vetture

Alla luce della nascita di nuove e differenti geografie industriali, all’interno dell’assetto di Fiat Group e di Chrysler, sono nate preoccupazioni o gioie di sorta tra gli appassionati di taluno – o di ciascuno – dei marchi che fanno parte del pacchetto di brand del Lingotto. Per Lancia, tanto per fare un esempio e per non togliere il coperchio alla pignatta di Pandora di Alfa Romeo, invischiata in trame industriali di dubbio giudizio, si prevede un futuro ancora tutto da delinearsi: una casa automobilistica storica, all’interno del panorama italiano, ma rimasta – forse – troppo spesso in disparte.

Fiat 500 Giardinetta, il progetto di riesumare la station wagon storica

Fiat 500, dopo una versione cabriolet dal dubbioso significato industriale ed una sportiva Abarth, anch’essa apprezzabile fino ad un certo limite, in seguito ad innumerevoli configurazioni speciali (500 Pink, 500 by Diesel, 500 Prima Edizione, 500 Blackjack) e ad aggiornamenti tecnici in seno alla gamma dei propulsori (come, tanto per fare un esempio non troppo distante, l’introduzione del motore bicilindrico TwinAir), ora tenta di reinventarsi, introducendo la propria personale versione giardinetta.

Vettel lancia un sospiro, Ferrari cattivi esempi


Sebastian non si fa scappare l’occasione del “Carpe Diem” e sfrutta la disattenzione personale dei media per godersi il meritato relax dopo il Gran Premio della Germania. Adesso i riflettori sono sopra la Ferrari, oggetto di critica che la Red Bull si trascinava da tempo per via dei GP di Turchia e Gran Bretagna.

Fino all’Ungheria Vettel è certo di poter lavorare nella massima tranquillità, prendendo in considerazione solo le prestazioni della Red Bull, che alla vigilia del ritorno a Budapest si rivela permanente in termini di prestazione:” Per questa settimana saranno assenti le attenzioni e la pressione, ma torneranno successivamente” poi il tedesco ha commentato le prestazioni della Ferrari in pistala nostra macchina rimane forte, come lo è stato in Germania, ma la Ferrari ha fatto un passo avanti e nel prossimo circuito la loro macchina si adeguerà perfettamente alle caratteristiche tecniche”.

Vettel non è il leader del campionato, ma Lewis Hamilton. Nonostante ciò il pilota non è preoccupato ne della McLaren, ne tanto meno del risveglio in casa Ferrari:” ora è presto, solo alla fine del campionato sapremo quanto è valso la conquista…..

Fiat 500 Blackjack, svelato l’allestimento dominato dal nero

La moda del bianco è passata … di moda? Numerose case automobilistiche hanno offerto, nell’ultimo periodo, una serie di allestimenti o pacchetti speciali, che hanno come fulcro dominante il colore nero: è sufficiente giocare in casa, con Lancia Delta Hard Black, o ricordare Mercedes CL, che ora propone una colorazione grigia opaca nel pacchetto di personalizzazione Designo.

Ultima in ordine di tempo è Fiat, con la nuova 500 Blackjack, che anticipammo qualche giorno fa con un’immagine teaser: l’utilitaria torinese, che ha concesso la possibilità dell’esclusività di ogni modello acquistato e che ha fatto del farcire di optional il contratto un trend al pari di quello della cromia bianca della carrozzeria – sopra citato –, si propone, oggi, come alfiere del nero.