Vettel non è protetto come Hamilton


Paragoni, scenari simili o semplici eventi che possono essere confrontati per farsi un’idea su quello che veramente sta succedendo attorno al giovane Sebastian Vettel. Pilota di spicco, appoggiato dalla sua squadra fin da subito, cresciuto sotto il programma juniores, amico di Michael Schumacher, ma momentaneamente in una squadra giovane, nuova tra i top team.

Fernando Alonso ad Agosto aveva spiegato che nell’ultima fase la pressione del campionato si sarebbe fatta sentire e per piloti come Webber e Vettel sarebbe stata dura sopportare tale frustrazione, dovuta proprio all’assenza di titoli iridati. Questo è quello che sta succedendo esattamente ad un pilota di talento, ma poco esperto come Vettel, che a 23 si è ritrovato con una vettura competitiva ad inseguire un titolo da campione del mondo.

Una situazione simile accade nel 2007, quando alla McLaren Lewis Hamilton esordì precocemente, eliminando la concorrenza del compagno campione Alonso, proprio perché l’inglese era pienamente coperto e spinto dal suo team. Alonso era indubbiamente il più forte, perché sapeva preparare la macchina, ma fu Hamilton che nonostante non vinse il titolo a confermarsi un futuro in McLaren.

La Red Bull è un team più giovane rispetto a McLaren e Ferrari, dunque ha molto da imparare nella gestione dei propri piloti. Horner ha sempre smentito il favoreggiamento di Sebastian e questo pare confermarsi nelle ultime gare padroneggiate da Webber. Sportivamente parlando l’attuale politica Red Bull, che sia spontanea o frutto di inesperienza, è la più apprezzata, la migliore, perché rispecchia pienamente il criterio della meritocrazia ottenuto in pista. A sfavore però c’è da dire che il titolo di campione del mondo è assegnabile ad un unico pilota e quando team come Ferrari e McLaren giocano con un’unica punta, è necessario capire che bisogna adattare lo stesso comportamento per far si che il titolo non vada perso ingenuamente.

MINI, l’allestimento Cooper S Diesel arriverà nel 2011

Ce la ricordiamo tutti (e chi la dimentica!), la passione dell’Europa per il carburante diesel. D’altro canto, la tanto ipocrita, quanto odiata fidelizzazione del pilota del Vecchio Continente verso il petrolio non è affatto affare chiuso, sebbene i costruttori automobilistici di tutto il globo stiano adeguando la propria gamma alle norme ecologiche e offrano sempre maggiormente opzioni di guida amiche di Madre Natura. MINI, infatti, proprio nel momento dell’arrivo del restyling, effettuato sulla seconda generazione, potrebbe commercializzare una versione Cooper S equipaggiata con un propulsore diesel.

Volvo T3 e T4, il nuovo propulsore 1,6 litri GTDi

Da qualche tempo, il costruttore svedese Volvo ci ha abituati ad una nuova generazione di propulsori, che stanno svecchiando la gamma tecnica del fabbricante nord-europeo e che la stanno rendendo maggiormente appetibile. Non correlerei, ancora, questo fatto all’acquisizione della succitata da parte della cinese Geely. Piuttosto, lo ricollegherei alla tentazione e al tentativo di omologarsi al panorama occidentale moderno. Teutonico, se volete. Ebbene, Volvo annuncia oggi l’introduzione di un nuovo propulsore 1,6 litri benzina. Vediamolo, nello specifico.