Ford strizza l’occhio al green

Ford-guarda-al-green-(Motori-EcoBoost)---UltimoGiro.com

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Se l’immagine di apertura ha catturato la vostra attenzione, non preoccupatevi. Non stiamo per annunciare un cambio di brand del gruppo americano ma stiamo per parlarvi delle novità a cui Ford sta lavorando per quel che riguarda l’ecocompatibilità e l’ecosostenibilità dei suoi veicoli e delle sue fabbriche.

In un mondo in cui si parla continuamente di inquinamento, spesso attribuito alle autovetture, Ford non perde di vista l’aspetto green del proprio lavoro. Non solo per quanto riguarda la ricerca e la progettazione nel campo dei motori in sé per sé, ma anche per quanto riguarda l’inquinamento che le proprie fabbriche possono avere. E così Ford sta guardando, oltre che alla democratizzazione delle tecnologie ed alla loro diffusione per una guida più confortevole e sicura, ad un futuro più verde. Vediamo dopo il salto qualcosa in più.

Incentivi per auto elettriche: 5 mila euro entro il 2012

Il testo redatto dalla commissione parlamentare Trasporti e Attività produttive della Camera ha reso noto di aver stipulato un provvedimento che gli automobilisti in genere e gli ambientalisti in particolare attendevano da tempo: è stato previsto un bonus che può arrivare a oltre 5 mila euro di per chi acquista una auto elettrica.

L’incentivo è stato incluso nel testo base in adozione: il passaggio siuccessivo della manovra è quello di essere esaminato dall’Aula dopo la pausa estiva. Nel dettaglio, si parla di un bonus fino a 5.000 euro per le auto acquistate entro il 2012.

L’incentivo tocca quota massima di 3.000 euro per il 2013, 2.000 per il 2014, fino a 1.000 euro nel 2015.

PolyZion, batterie allo zinco per vetture elettriche

Batterie ricaricabili assai efficienti e in grado di garantire prestazioni tali da esercitare un impatti sostenibile sull’ambiente: il progetto, denominato PolyZion, è sviluppato da un consorzio di enti di ricerca e Università, costituiti in  cordata con partner provenienti da buona parte dell’Europa – Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito – oltre che dal Canada e dalla Russia.

Con la prospettiva di crescita che interessa, da qui al 2015, il mercato globale dei veicoli elettrici e ibridi aumenteranno di pari passo anche anche i requisiti ambientali garantiti da ciascun prodotto al fine di assicurare una sempre maggiore sostenibilità.

Auto elettrica, Italia senza progetto. Filipponi (Unrae) chiede un impegno concreto

Resta fuori solo l’Italia, perennemente in ritardo rispetto alla individuazione di un piano politico-strutturale che favorisca e incentivi in maniera evidente l’utilizzo delle auto elettriche. A chiamare la componente politica e settoriale verso un impegno concreto in tal senso è Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae. Lo stesso Filipponi evidenzia, infatti, che

“Con il Piano Merkel, approvato in questi giorni dal Governo tedesco, praticamente tutta l’Europa ha messo a punto coordinati programmi di incentivazione per lo sviluppo dei veicoli elettrici. Solo l’Italia brilla per la sua assenza ed ha una posizione divenuta sempre più difficile da comprendere”.

Audi sponsorizza la “pole2pole”

Johan Ernst Nilson nel Centro Ricerca Audi
23.000 chilometri, è la distanza che separa il Polo Nord ed il Polo Sud, e percorrerla ad impatto ambientale zero è lo scopo che si è prefissato Johan Ernst Nilson. La spedizione, battezzata “Pole2Pole” è solo l’ennesima dell’esploratore svedese, noto per la sua spiccata sensibilità ambientale. All’attivo ha infatti oltre 28 spedizioni in 100 paesi diversi, ed il rispetto dell’ambiente è il minimo comun denominatore che accomuna tutte queste avventure.
Anche Audi ha sposato la causa, e sponsorizza il viaggio con soldi e mezzi. In particolare la casa di Ingolstadt ha fornito a Nilson una slitta realizzata in fibra di carbonio dai propri ingegneri, “Abbiamo cercato di sviluppare una slitta su cui Johan Ernst Nilson potesse contare durante il suo intero viaggio attraverso l’Antartide – ha detto Wolfgang Egger, responsabile del design del Gruppo Audi – e a tal fine abbiamo utilizzato esclusivamente materiali ad alta tecnologia”.

Ford: nel 2020 auto più leggere di 300 kg

La nuova Focus è la prima ad utilizzare la tecnologia MuCell

La lotta alla C02, alle polveri sottili e a quant’altro di nefasto venga prodotto dal traffico automobilistico non passa solo per la costosa auto elettrica, ma anche e soprattutto per la riduzione del peso. Venti anni fa iniziò la corsa alla sicurezza passiva con dispositivi che hanno salvato milioni di vite; airbag, abs ma soprattutto scocche più resistenti e inevitabilmente più pesanti. Se una Fiat Uno del 1990 pesava all’incirca 750 chili, una Grande Punto del 2011 arriva a superare la tonnellata. Ma l’ingrasso a cui sono sottoposte le vetture moderne non è imputabile soltanto alle sacrosante esigenze di sicurezza passiva. Anche le soluzioni ecologiche più diffusamente adottate gravano con tutto il loro peso sulle nostre autovetture, aumentando di conseguenza i grammi di anidride carbonica prodotta per chilometro. Il pacco batterie della Toyota Prius pesa 40 chili che salgono a 160 nella versione “plug-in”; un comune impianto gpl pesa almeno 60 chili sommando tutte le sue componenti, che possono raddoppiare nel caso di un impianto a metano.

Fiat 500 EV: 10.000 dollari persi per ogni esemplare

Il prototipo della 500 elettrica destinata al mercato U.S.A.

Sul mercato nordamericano è attesa solo per il prossimo anno, ma la 500 EV, versione completamente elettrica della nota utilitaria chic torinese, già fa parlare di sé. E non per le sue qualità.

È lo stesso amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a dichiarare che la 500 EV farà perdere al neonato Gruppo Chrysler-Fiat ben 10.000 dollari su ogni singolo esemplare prodotto e venduto. Ciò nonostante il prezzo di questa 500 sarà almeno tre volte superiore rispetto a quello della corrispondente versione a benzina.

Sono le batterie a ioni di litio che la equipaggiano ad alzare vertiginosamente i costi. E anche se la coppia motrice sembra promettere grande divertimento per chi guida, peraltro con una discreta autonomia (circa 160 chilometri con una ricarica), a Torino serpeggia il malcontento.

Fiat, Marchionne: “Produrre auto elettriche non conviene”

Foto: AP/LaPresse

Più di uno spunto di riflessione: succede sempre quando a pronunciarsi è l’Amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, il quale si è stavolta pronunciato nel corso dell’assemblea degli azionisti presso il Lingotto di Torino e nella conferenza stampa che ha fatto seguito. L’esordio è rivolto alle considerazioni economiche relative all’andamento del comparto automobilistico nel più prossimo corso:

“Il mese di marzo non sarà un grande mese, fino a quando non passerà il periodo 2010 in cui erano in corso gli incentivi non si può fare un raffronto 2010-2011. Per il 2011 ci aspettiamo un miglioramento generalizzato dei mercati, ad eccezione di quello delle autovetture in Europa la cui performance è influenzata dai cali già ampiamente previsti in Italia e in Francia”.

C’è il tempo, per Marchionne per rilasciare qualche affermazione anche in merito alle auto elettriche: tutt’altro che un’apertura verso quel tipo di produzione non per preconcetti culturali quanto piuttosto per insostenibilità economica. Le parole di Marchionne:

Fiat Panda a idrometano per Regione Lombardia

Il parco auto della Regione Lombardia si è rimpolpato con dieci Fiat Panda alimentate a idrometano.

Presentate a Palazzo Lombardia dal presidente Roberto Formigoni, dall’assessore all’Ambiente Marcello Raimondi e dai responsabili tecnici del Centro ricerche Fiat e di Sapio, le auto sono parte di una flotta di 20 vetture il cui utilizzo è finalizzato a sperimentare l’efficacia ambientale, in termine di riduzioni dell’inquinamento, di motori alimentati dalla miscela metano-idrogeno.

A illustrare le motivazioni che hanno spinto all’utilizzo dei modelli Panda della Fiat è lo stesso Formigoni: