F1, De la Rosa:”La Lotus Renault mi aveva chiamato”


De la Rosa era tra i possibili candidati per sostituire il pilota polacco Robert Kubica. A riferire la notizia è stato lo stesso spagnolo spiegando che i collegamenti con la Lotus Renault ci sono stati prima che Heidfeld, il suo sostituto alla Sauber nel 2010, si aggiudicasse definitivamente il sedile.

Quello che ho detto alla Renault quando mi hanno chiamato era: ho esperienza, sono veloce e non ho bisogno di 200 giri per sapere cosa rende una macchina competitiva” ha spiegato sul suo sito personale.

L’unico sedile rimasto per questo campionato è alla HRT, ma De la Rosa convinto di avere tutte le caratteristiche per essere un concorrente ha intenzione di rimanere per altri 3 anni in Formula 1:”Le mie aspettative come pilota sono quelle di rimanere per altri 3 anni. Poi mi piacerebbe correre in altre categorie, ad esempio mi piace correre a Le Mans”.

Nonostante l’età il pilota è particolarmente deciso ad una lunga permanenza nello sport, il motivo va ricercato nel fatto che De la Rosa ritiene di avere delle caratteristiche fisiche migliori di quando aveva 20 anni. Il suo esordio risale al 1999 con la Arrows per poi passare alla Jaguar nel 2001. Successivamente fu ingaggiato dalla McLaren come riserva fino al 2009.

Ricordando il passato Pedro ha ammesso i suoi principali errori che non gli hanno permesso una brillante carriera.

F1, non solo spettacolo con le Pirelli


Con questo articolo vogliamo spiegare quali sono i dubbi che in questa fase pre-stagionale sono presenti tra le diverse squadre di Formula 1. L’alto degrado che gli pneumatici Pirelli subiscono sono frutto di uno studio appositamente premeditato dalla casa italiana proprio per incentivare lo spettacolo durante le gare, ma dietro a questo appetibile fattore si nasconde una dubbiosa conseguenza. Il forte degrado costringerà le squadre a ridurre la durata dei test liberi del venerdì. Il risultato? Meno sviluppo per le gare successive e meno occasioni per i giovani di testare le macchine più veloci del mondo.

Ogni squadra porta 11 treni di gomme per l’intero week-end. Considerando che 3 treni(2 set Hard – 1 set Soft)vengono utilizzati durante le prove libere del venerdì rimangono per i restanti giorni 8 treni. Da notare il fatto che le prove libere devono essere gestite nella maniera ottimale, soprattutto quando i team provano componenti nuove, perché l’alto degrado delle gomme(l’attuale degrado riduce di 6 secondi la prestazione di uno pneumatico) non permette a gli ingegneri di effettuare confronti tra le varie prestazioni che un pilota effettua.

Si arriva al sabato. Prima delle qualifiche i piloti utilizzano altri due set e dunque la pole position viene contesa con 6 treni, ma in considerazione della gara domenicale il pilota dispone di 3 set per effettuare l’intero programma. A questo punto è evidente che i piloti dovranno eseguire la loro prestazione in un singolo giro secco, perché da come si è constatato negli ultimi test,dal secondo giro in poi le prestazioni dello pneumatico alzano i tempi di 1 secondo compromettendo l’esito della qualifica stessa.

La carriera di Webber finirà in Red Bull


Webber è chiaro e deciso, le sue intenzioni sono quelle di rimanere con la squadra attuale campione del mondo per poi concludere sempre con la stessa la carriera in Formula 1, anche se confessa contatti ambigui con la Ferrari.

Mark dopo un esordio ed una carriera non brillante ha visto enormi miglioramenti negli ultimi due anni, soprattutto l’anno scorso quando si candidò tra i possibili vincitori del titolo mondiale. I suoi progetti sono quelli di concludere con la Red Bull, ma la squadra austriaca in relazione a quello che è successo l’anno scorso con Sebastian Vettel dovrà prendere una decisione al termine di questo 2011 decisivo.

Alla Red Bull dicono che la politica non è cambiata e che dunque le pari opportunità permetteranno sia a Mark che a Sebastian di potersela giocare, anche se è chiaro che la squadra tiene più a cuore Vettel in quanto il pilota essendo più giovane, tedesco è il frutto di un lunghissimo programma d’investimento.

Spero di poter continuare a lavorare sodo per la Red Bull. Sanno che quando faccio le cose io cerco di farle per il meglio delle mie possibilità e loro sanno che lo farò di nuovo” ha spiegato Webber.

I punti chiave al termine di questa stagione che determineranno la carriera dell’australiano sono semplici: la competitività della macchina e quindi nel caso in cui la RB7 si dimostrasse

F1, diventare azionisti della Williams


Questo Marzo 2011 rappresenta un momento storico per la Formula 1 in quanto per la prima volta nella storia la Williams ha introdotto sul mercato di Francoforte 2,4 milioni di azioni, ognuna delle quali è vendibile al prezzo di 25 €, il che per un totale di 60.000.000 €.

Se desiderate diventare azionisti della Williams, una delle squadre più storiche ed importanti della Formula 1, o se volete semplicemente vedere il suo andamento azionario cliccate qui.

Il primo giorno in borsa non è stato roseo, infatti le azioni hanno chiuso in leggero ribasso. Il presidente Adam Parr era presente ed ha commentato l’evento riferendosi alla fiducia degli investitori e alla volontà della Williams di rimanere un costruttore indipendente:”Williams ho un solido potenziamento di crescita. Ci concentreremo a realizzare un potenziale a beneficio degli azionisti, pur continuando il nostro cammino in Formula 1”.

Anche Bernie Ecclestone si è mostrato favorevole all’ingresso in borsa della squadra inglese, consigliando questa scelta anche a gli altri team facenti parte del circus.

L’acquisto delle azioni dimostra la fiducia degli investitori nonostante nel 2013 ci sarà la firma di un nuovo patto della concordia, possibile fonte di squilibrio simile a quello del 2009. La Williams ha un modello di business particolare, infatti non essendo più ai vertici dagli anni 90 la sua posizione