BMW Serie 6 Shooting Brake, la quarta vettura della famiglia Serie 6

Udite, udite: BMW annuncia un nuovo sviluppo della propria famiglia di veicoli, con una più che inedita automobile, mai prima d’ora anche solo accennata. Il costruttore bavarese, infatti, starebbe lavorando sulla nuova BMW Serie 6, al fine di estendere il bacino d’utenza della grande coupé monacense. Quale declinazione ti tira fuori dal cappello il fabbricante? Una BMW Serie 6 Shooting Brake. Cioè?

Jaguar XJ75 Platinum Concept, una possibile declinazione speciale

La cartina tornasole utilizzata da Jaguar per mostrare la personalità graffiante dell’ammiraglia del Growler, XJ, berlina di lusso di segmento F, si chiama Jaguar XJ75 Platinum Concept: a Pebble Beach, in California, in occasione delle manifestazioni automobilistiche settimanali è una delle versioni speciali che il costruttore, di proprietà Tata Motors, ha realizzato per rammentare al mondo automobilistico d’aver raggiunto i settantacinque anni d’età. La tre volumi lascia senza fiato: lei, bassa, acquattata, elegante, filante, spontanea, ma quasi mai eccessiva, riserva all’astante una dose inaspettata di cattiveria. Con l’eleganza tipica dei gentlemen drivers che a Jaguar si rivolgono.

Morgan EvaGT, un disegno ne anticipa le fattezze

Qualche mese fa, una voce fuori dal coro annunciò l’arrivo, al termine dell’estate, o giù di lì, di una nuova vettura Morgan. Il costruttore britannico, Morgan Motor Company, che venne fondato da Henry Frederic Stanley Morgan nel 1909, è un piccolo atelier (per dirla alla Horacio Pagani) che produce circa un centinaio di vetture ogni anno (non una produzione pret-à-porter, perciò), con poco più che 150 dipendenti: la sede di Malvern è anche il quartier generale, da cui, qualche ora fa, è stato diffuso un bozzetto che anticipa l’aspetto della nuova vettura, Morgan EvaGT.

Land Rover, una nuova vettura in programma

Da quando, nel 2008, il buon Ratan Tata vestì i panni – mantello compreso – del salvifico manager, in sella al proprio purosangue industriale, Tata Group, ed acquistò, da una Ford Motor Company ormai lontana dai fasti d’un tempo, Jaguar e Land Rover, le due case automobilistiche sono divenute frizzanti paradigmi di espansività industriale: se Jaguar sta vergando nuovamente le formule del proprio aplomb, con una matita più recente, più moderna, Land Rover ha intrapreso una strada differente, fatta di innovazioni piccole o grandi, ma interessanti. Quali?

Infiniti JX, un’inedita vettura per il marchio nobile di Nissan Motor Company?

Qualora non foste rimasti al passo con i tempi e non aveste seguito le ultime puntate automobilistiche, questo è il posto ed il momento giusto: sedetevi comodi. La storia narra di una casa costruttrice, Infiniti, che nacque per volere dell’attuale proprietaria Nissan Motor Company, nel lontano novembre del 1989, allorquando nel Nord America ebbero inizio le vendite dei modelli del marchio nobile. Oggi, anche grazie – forse – alla maggiore vicinanza del brand nipponico con l’Europa, in ossequio alla relazione industriale con Renault, Infiniti viene commercializzata anche sul Vecchio Continente.

Audi A7 2011, il costruttore potrebbe produrre una Coupé ed una Cabriolet

All’incirca due settimane fa, Audi svelava la nuova A7 Sportback, la berlina con il tetto da coupé (altrimenti conosciuta come coupé con le quattro portiere) di grandi dimensioni – è lunga 496 centimetri, larga 191 centimetri e possiede un’altezza di 142 centimetri – che il costruttore di Ingolstadt ha realizzato per assicurarsi un posto nel coacervo (eterogeneo) di questa tipologia di vetture: mostrata a macchia d’olio attraverso il reticolato di vie telematiche, la nuova Audi A7 Sportback 2011 ha ottenuto una discreta quantità d’attenzione mediatica.

Lamborghini, una berlina anche per il Toro emiliano?

Smentendoci e smentendosi, in merito a quanto comunicato qualche temphttp://www.ultimogiro.com/wp-admin/post.php?post=22755&action=edit&message=10o fa – le dichiarazioni sul futuro produttivo della casa automobilistica italiana, naturalizzata tedesca –, la notizia di oggi potrebbe ribaltare la personale concezione che ognuno ha del costruttore del Toro, Lamborghini, che dal 1998 appartiene al pacchetto Volkswagen, ma che possiede ancora una sana dose di italianità. Quanto sana?

Ferrari, un misterioso prototipo per le strade di Maranello

Chissà com’è vivere accanto ad una fabbrica di automobili. Di quelle più nobili, s’intende. Chissà com’è abitare a San Cesario sul Panaro, nelle vicinanze dell’Atelier di Horacio Pagani. Chissà com’è soggiornare a Sant’Agata Bolognese, laddove vengono prodotte le vetture del Toro, Lamborghini. Chissà com’è risiedere nelle zone adiacenti a Maranello, la casa del Cavallino Rampante e di tutte le vetture Ferrari.

Nissan Murano cabriolet al Salone di Los Angeles?

La fertilità dell’economia mondiale viene, oggi, sottolineata da una notizia che potrebbe valere nella realtà quanto essere bardata di falsità: a voi il compito di scegliere e decretare se ci sia davvero un fondo di verità o se tutto ciò che vi racconterò sia una bufala neppure troppo occultata. Secondo il sito internet Inside Line, infatti, il Salone di Los Angeles, che si svolgerà tra il 19 ed il 28 novembre dell’anno corrente, sarà il palcoscenico per la presentazione, tra le altre, di una nuova ed inedita Nissan Murano cabriolet.

Ginevra 2009: iChange

Volete sapere l’ultima di Rinspeed, l’eccentrica azienda svizzera di Frank M. Rinderknecht? Bene, allora tenetevi

New York 2008: Saleen S5S Raptor

90803200101m.jpg

A prima vista si potrebbe pensare che questa vettura sia italiana, molto simile ad una Lamborghini o addirittura ad una Ferrari. Questa supercar invece è americana al 100% si chiama Saleen S5S Raptor, e ha debuttato proprio in questi giorni in occasione del Salone dell’auto di New York.

Notevolmente più ammorbidita rispetto alla precedente Saleen S7, la S5S Raptor offre linee pulite, una superficie vetrata molto ampia, che si estende anche sul tetto, e caratteristiche da vera e propria supercar.

Il cuore della S5S Raptor è un nuovo V8 sovralimentato da 5,0 litri con una potenza di 650 cavalli, alimentato ad etanolo. Saleen ha scelto appositamente un motore con alimentazione ad etanolo in parte prendendo spunto dal mondo delle corse, ma anche tenendo in considerazione una riduzione delle emissioni e una futura indipendenza dal petrolio.

Salone di Ginevra: Opel Meriva Concept

opel-meriva.jpg

Al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, dal 4 al 16 Marzo 2008, Opel espone in anteprima mondiale la Meriva Concept, un prototipo dall’aspetto molto dinamico, che anticipa una nuova flessibilità delle monovolume che sarà nel 2009 la nuova Opel Meriva.

La Concept si muove nel segno della continuità con la gamma a catalogo giusto a livello del frontale, che è pettinato con la riga in mezzo e dominato dall’ormai classico listellone cromato. Già i fari hanno un look fuori dagli schemi, con il piccolo corpo centrale dallo sguardo tagliente e una parte esterna che sembra fare da ombretto, dando slancio all’indietro.

Quanto a dinamismo nessuno batte però il parabrezza, che ha addirittura una forma a U e si estende fin sopra le teste dei passeggeri posteriori. Originale è anche l’andamento dei finestrini, che nella parte bassa disegnano una specie di onda utile a garantire la miglior visibilità possibile a chi viaggia dietro.

L’elenco dei segni particolari della Meriva Concept continua con i passaruota bombati, una nervatura che movimenta la fiancata e fari posteriori che prefigurano quelli che vedremo anche sulla nuova media Insignia.

Mentre le porte anteriori si aprono in modo convenzionale, quelle posteriori sono incernierate all’indietro con il sistema FlexDoors.

La particolarità del sistema consiste nel fatto che, a differenza di quanto avviene su altri modelli già in commercio, le porte posteriori possono essere aperte senza dover avere già aperto quelle anteriori, cosa che limitava sensibilmente la praticità d’uso della vettura.

Salone di Ginevra: Caddy Maxi Life EcoFuel

19.jpg

Al Salone di Ginevra Volkswagen ha presentato in anteprima mondiale la sua nuova concept car Caddy Maxi Life EcoFuel. Anche se si tratta ancora solo di un prototipo, il Caddy Maxi Life EcoFuel è già molto vicino alla versione definitiva e probabilmente la produzione vera e propria inizierà verso fine anno.

Tra le caratteristiche del Caddy Maxi Life EcoFuel fa senz’altro scalpore l’ampia autonomia nel funzionamento a metano: ben 570 km, dati estremamente significativi per un veicolo di questa categoria. Se si considera anche la capacità del serbatoio della benzina, il valore dell’autonomia sale potenzialmente a ben 700 chilometri.

Come la versione di partenza Caddy EcoFuel, Caddy Maxi Life EcoFuel, maggiorato di 47 cm in lunghezza, è impostato come vettura con alimentazione quasi monovalente. Questo significa che il quattro cilindri 2.0 litri lavora con un elevato rapporto di compressione (13,5:1) per sfruttare in modo ottimale l’energia. Al tempo stesso, però, può funzionare solo a benzina e, in entrambi i casi, il motore sviluppa una potenza di 109 CV a 5.400 giri.