Auto, Lamborghini tra Cina e Singapore

Automobili Lamborghini continua nella politica di espansione lungo la Cina continentale dove ha appena inaugurato un nuovo concessionario: con quello aperto a Macao, diventano 15 i punti vendita del marchio. A illustrare l’evento è Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato di Automobili Lamborghini Spa:

“L’apertura del nuovo concessionario a Macao rinforza la nostra presenza sul territorio cinese e riflette l’enorme opportunità di crescita in questo Paese”.

I numeri relativi all’anno 2010 riportano la vendita di 206 Lamborghini in Cina, cifra che corrisponde a un incremento percentuale del 150% sui valori relativi al 2009.

Lamborghini cresce ancora in Cina

Non fa più notizia che la Cina sia uno dei mercati con l’espansione più mostruosa di tutto il mercato automobilistico e che la Grande Muraglia non rappresenti più solo un nemico dal copia-incolla facile facile, ma piuttosto una possibilità, una grande possibilità, per costruttori che in un mercato che ristagna, che marcisce, come in certe zone del mondo, rischiano di morire per mancanza d’ossigeno. Lamborghini (e non dico che sia uno di quei fabbricanti di cui facevo menzione qualche parola fa), ad esempio, ha capito, come tanti, quale sia la potenzialità del Paese orientale e ci si è buttata con triplo salto carpiato, forte della propria nobiltà, dell’immagine, dell’heritage (e del supporto del Gruppo Volkswagen). Il risultato?

Audi, un milione di vetture costruite in Cina

Torniamo ad occuparci di Audi e della sua volontà di diventare IL marchio Premium del mondo automobilistico globale entro il 2018 e di non rimanere UN brand Premium soltanto. Se questo vi sembra un capriccio di una bisbetica indomabile, non avete ancora avuto modo di sentire la notizia più importante, per la casa automobilistica, di oggi: Audi è riuscita a produrre il milionesimo veicolo in Cina, dopo ventidue anni di permanenza in quel mercato. Quel mercato che, oggi, rappresenta quello in più forte espansione, tanto da aver superato, per dimensione, quello degli Stati Uniti e da aver occupato le menti dei manager automotive per molto tempo, in questi ultimi anni.

Cina, i costruttori vogliono ridurre il peso delle automobili

Se non v’hanno fatto paura fino ad oggi, temo sia il tempo di riconsiderare la forza dei solerti costruttori automobilistici cinesi. Parlo a voi, fabbricanti europei, colossi teutonici, pianificatori del dominio del comparto: dovete tenere in grande considerazione, sempre più, la potenza di imprese che stanno tentando di fagocitare il mercato, che, sino ad oggi, è sempre stato spartito tra Vecchio e Nuovo Continente. La più recente evoluzione del Paese della Grande Muraglia, in campo automobilistico, è una particolare liaison, stretta tra alcuni importanti nomi dell’industria, che mirerebbe ad investire denaro e lavorare alacremente sul peso delle automobili lì prodotte. Mi spiego…

Volvo, aumento di produzione nello stabilimento di Torslanda

Da quando il costruttore svedese Volvo è stato acquistato da Geely, casa automobilistica cinese, per mezzo di una trattativa che s’è conclusa qualche settimana fa, sembra seriamente che la sorte si sia voltata. Dalla loro parte. Dopo l’annuncio, da parte del neo-acquirente giallo, della nascita, ventura, di alcune linee di montaggio in Oriente (presumibilmente, due. Ma non c’è nulla di concreto…ancora), pochi giorni fa il produttore europeo ha annunciato l’aumento della produzione nel proprio stabilimento sul Vecchio Continente.

BMW ///M3 Tiger, edizione limitata per la Cina

Di certo, siamo profondamente abituati alla produzione di versioni speciali e non ci stupiamo più nel vedere quale sorpresa ci abbia riservato il panorama automobilistico per coccolare questo o quel bacino d’utenza. Ancora più comune, ai giorni odierni, i nostri, è la realizzazione di regali limitati ai mercati orientali (cinese, giapponese o mediorientale che dir si voglia): BMW, alfiere di questa pratica di moine malcelate all’Est mondiale, annuncia oggidì l’ideazione e la produzione di un’altra, nuova, edizione particolare per festeggiare il venticinquesimo anno d’età della sportiva BMW ///M3: si chiama BMW ///M3 Tiger e la si potrà acquistare solo in Cina.

Lamborghini in forte crescita in Cina

La spaventosa crescita del mercato cinese ha costretto i grandi costruttori a fare i conti con una nuova clientela, a cui dedicare le medesime coccole che si sono sempre e soltanto rivolte ai mercati del Vecchio Continente o, in extremis, a quelli dell’America del Nord. Anche per Lamborghini, costruttore di Sant’Agata Bolognese di nicchia e relativamente interessato dalle logiche inumane ed inflessibili dell’industria mondiale, entrato nel consesso di prodotti nelle mani del Gruppo Volkswagen, è giunto il momento di tenere in grande considerazione la clientela della Grande Muraglia.

Cina batte Usa nelle vendite di automobili

cina_bandiera

I nuovi incentivi messi a disposizione dal governo, hanno consentito alla Cina di effettuare il sorpasso ai danni degli Usa nelle vendite di auto nuove. Il totale è stato di 1,14 milioni di unità, avvicinandosi al record di aprile che aveva toccato quota 1,15 milioni.

Secondo i dati dell’Associazione Cinese dei Costruttori di Automobili, le sole vendite di auto hanno raggiunto in giugno il record di 872.900 unità. Il totale nel primo semestre dell’anno è salito così a 6,1 milioni, con un aumento del 17,7% rispetto al 2008. Netto quindi è stato il sorpasso ai danni degli Stati Uniti d’America che ha raggiunto il 4.8.