Alla luce della nascita di nuove e differenti geografie industriali, all’interno dell’assetto di Fiat Group e di Chrysler, sono nate preoccupazioni o gioie di sorta tra gli appassionati di taluno – o di ciascuno – dei marchi che fanno parte del pacchetto di brand del Lingotto. Per Lancia, tanto per fare un esempio e per non togliere il coperchio alla pignatta di Pandora di Alfa Romeo, invischiata in trame industriali di dubbio giudizio, si prevede un futuro ancora tutto da delinearsi: una casa automobilistica storica, all’interno del panorama italiano, ma rimasta – forse – troppo spesso in disparte.
Lancia si appresta a bardare d’una nuova veste due modelli della stringata gamma di vetture ancora prodotte: Lancia Ypsilon, l’utilitaria di segmento B, e Lancia Phedra, Multi Purpose Vehicle, congiunto di Fiat Ulysse e realizzato in uno sposalizio decennale con il Gruppo PSA. Per entrambe le vetture, una nuova generazione verrà presentata al Salone di Ginevra, durante la prossima edizione, in programma per il marzo dell’anno venturo.
Lancia Ypsilon è stata commercializzata nel 2003 ed ha ricevuto un aggiornamento estetico nel 2006: le annualità sul groppone si fan sentire: ad aggravare la posizione poco felice, oggi, della citycar del brand italiano, il fatto che la casa automobilistica la produsse con una forte connotazione estetica e con un decisa raffinatezza, un concetto poco comune al centro dell’emisfero del segmento B. Oggi, questa linguaggio estetico ricercatissimo ed affascinante di Lancia Ypsilon ha lasciato il posto alla vecchiaia, in special modo nel comparto tecnologico, grande limitatezza dell’utilitaria.
Proprio per questa ragione, la nuova generazione di Lancia Ypsilon, che verrà realizzata sulla piattaforma di Fiat Panda (ma che avrà un sovrappiù di lunghezza pari a 10 centimetri), coniugherà la medesima ricercatezza, lo stesso comportamento chic, lo charme smaccato, con maggiori doti di tecnica e tecnologia. Sebbene le voci propendano per il prossimo anno, taluni spiragli di speranza gettano luci ed ombre sulla scelta di un più adiacente Salone di Parigi, laddove mostrare per la prima volta la nuova Lancia Ypsilon.
Sorte opposta per Lancia Phedra, che perde una fetta – grossa – della propria identità, già troppo condivisa con altre tre vetture: il Multi Purpose Vehicle italiano, infatti, dopo il divorzio con il Gruppo PSA, sarà costretto ad intessere una relazione con Chrysler, nuovo partner strategico di Sergio Marchionne: in soldoni, la nuova Lancia Phedra sarà una mera rimarchiatura dell’americano Chrysler Grand Voyager. Una politica di contenimento dei costi o un disinteresse neppure troppo occultato? Mah…
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