La sinergia tra il Gruppo Fiat e il Gruppo Chrysler è sempre più stretta, a mano a mano che ci si avvicina agli eventi chiave del programma di Sergio Marchionne per il rilancio di Chrysler e degli altri brand e per la rinascita di una Fiat un po’ più internazionale (con essa, anche altri fabbricanti italiani a quest’azienda legati). Inevitabilmente, questa liaison italo-americana funziona anche con la spartizione dei beni: ciò significa che non manca molto all’arrivo di vetture che utilizzino componenti dell’una e dell’altra parte. Nello specifico, bisognerà attendere sino al termine dell’anno venturo, quando verrà presentata una berlina Dodge (il primo dei brand americani del Gruppo Chrysler ad avventurarsi in questa pratica di economia di scala a livello extra-continentale) che utilizzerà una piattaforma del Gruppo Fiat.
Questa nuova tre volumi Dodge, di cui non sappiamo che queste poche righe, verrà costruita sulla base del pianale Fiat Compact Wide, quello utilizzato dalla media di segmento C della casa automobilistica del Biscione, Alfa Romeo Giulietta, la più recente (e forse l’ultima, in ordine di tempo) delle novità di carattere mondiale del Lingotto. Pare si tratti della nuova generazione di Dodge Caliber, che verrà presentata al termine del 2011, ma che entrerà ufficialmente nel listino della casa automobilistica statunitense nell’anno successivo. A confermare questa particolare e specifica fusione di componenti è Sergio Marchionne in persona, Amministratore Delegato di Fiat Group e Chrysler Group e fautore di questa collaborazione tra i due gruppi motoristici, che ha raccontato la nuova Alfa Romeo Giulietta come l’automobile più avanzata tra quelle con una grande produzione (e dunque commerciale, non limitata a particolari bacini, come possono essere i veicoli Ferrari e Maserati) che l’azienda italiana possiede, oggi (e i buoni risultati che la media sta avendo sembrano ribadire il concetto). Non sappiamo, invece, per quale motivazione Dodge sia la più indicata a beneficiare del pianale Fiat Compact Wide di Giulietta.
Dalla nuova Dodge Caliber, in seguito alla commercializzazione, verrà sfornato un allestimento assai parco nei consumi e nelle emissioni di gas nocivi: una prassi, oramai, per ogni costruttore europeo, forse meno sentita da quel mercato americano che fu patria di sprechi ed insensibilità automobilistiche.
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