In occasione della presentazione e della prova stampa della nuova Maserati GranTurismo Sport avvenuta in quel di Modena, abbiamo potuto visitare un “luogo di culto” per gli appassionati di automobilismo d’epoca e dell’industria automobilistica emiliana in genere.
La location individuata da Maserati per la presentazione della sua nuova vettura non poteva essere più indicata. Si tratta del Casa Museo Enzo Ferrari a Modena dove, di fianco alla casa dove il fondatore dell’azienda con il cavallino rampante nacque, si erge una galleria espositiva di auto d’epoca che racconta non solo la storia della passione di Enzo Ferrari per i motori fin da quando era bambino, ma anche la storia dell’industria automobilistica. Soprattutto di quella modenese.
Un luogo che potrebbe essere visitato dai vacanzieri che si recheranno in Emilia Romagna nel corso di questo mese di agosto e che sono appassionati di motori.
La Casa Museo Enzo Ferrari, nota anche con l’acronimo MEF, è sita al civico 85 di via Paolo Ferrari a Modena ed è davvero molto semplice da raggiungere per cui si reca a Modena in treno, magari per una gita fuori porta o una pausa dal mare (specie nei giorni in cui le nubi fanno capolino). La distanza dalla stazione della città emiliana, infatti, è di circa 500 metri.
Come già accennato il museo è formato da due strutture. Una è la casa natale di Enzo Ferrari in cui è raccolta e raccontata la sua storia personale. L’altra è la galleria in cui sono presenti auto d’epoca che hanno fatto la storia dell’Emilia. Tra tutte, spiccano ovviamente Ferrari (o auto della scuderia, ma di produzione lombardo-piemontese che ricordano un Enzo Ferrari pilota) e Maserati.
Quello che però ci ha maggiormente colpito è l’amore che Ferrari aveva per la sua azienda e che è raccontato proprio nella sua casa. Quando durante gli anni Sessanta era in atto la guerra Ferrari-Ford, il fondatore del cavallino non esitò a mettere alla porta la delegazione della casa automobilistica di Dearborn che voleva acquistare l’azienda italiana per accaparrarsi il know-how italiano nell’ambito delle corse. Enzo Ferrari, distrutto dal dolore per la morte del figlio, in un primo momento prese in considerazione l’offerta, ma l’accordo sfumò grazie all’importanza che egli dava prima al prodotto ed al marchio da lui reso famoso che non al denaro. Ferrari voleva essere libero di continuare ad avere carta bianca per quel che riguarda il reparto corse, ma l’accordo non faceva altro che mettere lui ed il suo team in disparte.
È così che divenne famoso quell’autografo “no, non ci siamo!” sulla bozza di accordo e che è riproposto nella casa natale. Tutti sanno come è poi andata a finire. La Ferrari è rimasta in mani italiane ed il modenese poté continuare ad avere carta bianca per quel che riguardava la sua più grande passione: le corse automobilistiche.
L’amore di Enzo Ferrari per il prodotto e per la sua passione ricorda quello di un altro grande personaggio del nostro secolo: Steve Jobs. Anche il californiano, fu iCEO di Apple, non aveva vero interesse per il denaro. Adorava, invece, realizzare prodotti innovativi e dal design favoloso che potessero far sognare le persone. Proprio come Enzo Ferrari, seppure i due lo facessero in ambiti industriali diversi.
Spostandosi nella galleria espositiva, poi, è possibile ammirare svariate automobili, sia stradali che da corsa, che hanno reso famosa la provincia di Modena. Qui potrete ammirare le seguenti automobili, veri gioielli d’epoca. Eccezion fatta per il modello più datato che è “parcheggiato” all’interno della casa vera e propria. Per le immagini vi rimandiamo alla galleria fotografica a fine articolo.
- De Dion & Bouton Mod. BG del 1907
- Alfa Romeo 40-60 del 1914
- Alfa Romeo RL Super Sport Mille Miglia del 1927
- Alfa Romeo 8C 2300 Spider Corsa del 1932
- Alfa Romeo Gran Premio Tipo B P3 Aerodinamica del 1934
- FIAT 508 S MM Coppa d’Oro del 1934
- Alfa Romeo Bimotore del 1935
- Alfa Romeo Tipo 158 Alfetta del 1938
- Auto Avio Costruzioni 815 Carrozzeria Body by Touring del 1940
- Stanguellini 1100 Barchetta Ala d’Oro del 1943
- Ferrari 166 MM Barchetta Touring del 1948
- Maserati A6 1500 del 1948
- Ferrari 166 MM Coupé Touring del 1949
- Maserati A6G 54 2000 del 1955
- Maserati A6G 54 Allemano del 1957
- Stanguellini Junior del 1961
- De Tomaso Vallelunga del 1965
La galleria fotografica di seguito, però, non rende merito alla bellezza di questi modelli. Solo visitando dal vivo la Casa Museo Enzo Ferrari potrete ammirare davvero questi gioielli del passato. Se siete dalle parti di Modena, quindi, non dimenticatevi di andarci. Non ne rimarrete affatto delusi. Inoltre, potrebbe essere l’occasione giusta anche per una visita alla fabbrica Maserati.
2 commenti su “Casa Museo Enzo Ferrari, un tuffo nel passato dei motori”